L’onda lunga del post Expo. Nuove tendenze e locali a Milano
di Camilla Rocca
4' di lettura
Il goloso mondo del food di Milano non si arresta con il nuovo anno, ma anzi sembra che l'energia propulsiva post Expo non accenni a finire. Gli ultimi dati della Camera di Commercio di Milano fotografano un fermento inarrestabile: nella citttà meneghina ci sono 15 mila attività nel settore della ristorazione (+21% in 5 anni). I ristoranti localizzati sono: 21.888 in Lombardia (+24% in 5 anni), di cui 5.581 a Milano città (+48%). Aumenta anche la richiesta di street food: 421 localizzazioni in Lombardia (+163%) di cui 92 a Milano (+99%).
I milanesi amano una cucina tradizionale ma veloce, rapida, gourmet senza essere pretenziosa, al passo coi tempi. Adatta per un pubblico eterogeneo: single, coppie, professionisti, over 60 e turisti (nel 2018 sono stati quasi 7 milioni, il 10% in più rispetto al 2017 ) che hanno tempo libero e capacità di spesa. Al via quindi street food, pizzerie, trattorie, bistrot e gastronomie con servizio di ristorazione annesso.
La moda dei bistrot si rispecchia anche all'estero dove impazzano le aperture degli chef pluristellati ma in chiave esemplificata: è in caso di Torno Subito di Massimo Bottura al lussuoso W Dubai – The Palm del gruppo Marriott, il bar con cucina di Ciccio Sultano con Pastamara a Vienna all'interno del Ritz Carlton, di Pierre Gagnaire che apre Piero TT a Parigi scegliendo uno chef italiano, Ivan Ferrara e dedicando un piatto, il risotto Oro e Zafferano, a Gualtiero Marchesi; di Norbert Niederklofer che in cima al Plan de Corones con lo chef Marco Perez sdogana in toto il suo progetto Cook the Mountain a 2250 metri d'altezza con AlpiNN.
Ecco 12 fresche aperture.
1- Anche Milano gode di una recente apertura di uno chef due stelle Michelin: è GUD Milano, l'italian chirashi di Stefano Cerveni, che propone un twist mediterraneo, per un' evoluzione tutta made in Italy del poke hawaiano vicino a Piazzale Bacone.
2- Da Orma Bruna l'obiettivo è sentirsi a casa: la nuova apertura di cucina al confine tra Marche e Abruzzo fa apprezzare le originali olive all'ascolana, la crema fritta, i vini del territorio e tanti prodotti dimenticati (come l'Anisetta) nella bottega all'interno del ristorante in zona Porta Genova. Imperdibile il rito del caffè del marinaio, rigorosamente alcolico e offerto a tutti gli ospiti.
3- Fusho raddoppia in via Plinio: il sushi da passeggio da via Sarpi si sposta in Porta Venezia per una fusion tra sushi e burritos, tra cucina giapponesee e messicana per una ristorazione veloce che nasce nel 2011 a San Francisco dall'incontro dei trentenni Jay Lin, Alex Pan, Sam Ye di Wenzhou, con Davide Croatto, 25 anni di Milano.
4- Alessandro Garlando e Federica Caretta, insieme nella vita privata e ora anche in quella professionale con la nuova apertura in zona Pagano. Il locale “Insieme” nasce su solide basi: Garlando, lo chef , ha iniziato da Antonino Cannavacciuolo a Villa Crespi, per continuare con Matias Perdomo, poi Elio Sironi al Ceresio7, fino all'esperienza con Francesco Mascheroni e Filippo Gozzoli all' Armani/Ristorante.
5- L'Umbria approda nuovamente a Milano. Dopo Pretesto arriva Testone, sui Navigli: due imprenditori perugini si sono specializzati nella produzione della torta al testo, che tradizionalmente viene cotta sulle braci nella tipica padella, appunto il “testo”.
6- Tram Tram, ovvero fermata con cucina è il nuovo vin bar e trattoria di via Lazzareto, che aprirà a giorni. Vini selezionati, una cucina casalinga e tanta creatività dal regista romano (Francesco d'Argenzio) e lei un'americana (Maureen Mann) che hanno trovato casa a Milano.
7- Mater in via Pasquale Sottocorno nasce dall'incontro di due pubblicitari, Giuseppe Pillone e Salvatore Giannone che insieme allo chef Alex Leone uniscono hip hop, arte di strada e cucina gourmet. Divertente anche il menù “da mangiare con le mani” decisamente hypster rispetto a quello “con le posate”.
8- Aprirà il prossimo 10 febbraio Ta-ttà dei fratelli Lamberti. Già conosciuti a diversi eventi di street food con il loro truck itinerante, hanno deciso di stabilirsi nel quartiere di Isola. Si mangeranno solo polpette partendo dalla tradizionale napoletana di nonna Tonia.
9- Nome d'impatto: TOP carne, in Piazzale Lotto. La filosofia è chiara: i migliori tagli di carne pregiata da tutto il mondo, passando dall'Argentina all'America, questo è il nuovo appuntamento per i meat lovers. Dal black angus alla rib eye, dalla picanha alla rubia gallega.
10- Crosta è forno con pizzeria e una piccola cucina nato (Porta Venezia) nato dall'incontro tra Simone Lombardi (il giovane veneto- messicano che ha fatto la fortuna della pizza di Dry, in formato cubotto) e Giovanni Mineo (con carriera da Davide Longoni e da Giuseppe Zen al Panificio Italiano del Mercato in Darsena). Dalle tradizionali alle pizze contemporanee questo è il paradiso dei lievitati.
11- Dal Sud Italia con furore per questa pasticceria tra Porta Venezia e Repubblica: Gelsomina propone cassate, cannoli, maritozzi e ottimi cornetti al pistacchio, mentre a pranzo non mancano arancini, panelle, busiata, orecchiette e polpette. Il tutto con un arredamento e uno stile da grande Mediterraneo: le piante grasse e i fichi d'India, il ferro battuto, la carta alle pareti, il tavolone di legno centrale e le tazzine e piattini “della nonna”.
12- La scaccia, la tipica focaccia ragusana è sbarcata in via Plinio. E' La Grotta, focacceria artigianale che esiste dall'84 a Ragusa e che Alex Vitale, figlio d'arte, dopo una laurea in food marketing all'Università Cattolica, ha deciso replicare. Oltre 10 tipi di arancine (da provare quella pistacchi e pancetta o quella con salmone, besciamella e noci), diverse scacce ( da provare quella ripiena di salsiccia al finocchietto modicana) e tanti biscotti tipici.
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