L’open banking di Penta guarda alle microimprese
La piattaforma ha appena chiuso un nuovo round di finanziamento da oltre 8 milioni di euro, guidato dal venture capital Hv Holtzbrinck Ventures, che si va ad affiancare a Finleap, a Fabrick e al management
di Pierangelo Soldavini
3' di lettura
Le piccole e medie imprese, ma soprattutto quelle piccolissime, stanno diventando un target privilegiato per le nuove banche e le società fintech che offrono servizi fatti su misura per le loro esigenze. “Quello delle microaziende, degli studi professionali e delle startup innovative è un segmento dimenticato dal sistema bancario tradizionale, abituato a offrire un servizio unico “one-fits-all” a una realtà che è fatta invece di tantissime nicchie diverse con peculiarità specifiche”. A parlare è Matteo Concas, fondatore di Beesy e ora manager di prima fila di Penta, la piattaforma digitale basata a Berlino che ambisce a fornire servizi bancari fatti su misura proprio per quel segmento che ha completato la propria struttura con l'acquisizione di Beesy sotto l'ombrello di Finleap, grande investitore nel fintech.
Penta ha appena chiuso un nuovo round di finanziamento da oltre 8 milioni di euro, guidato dal venture capital Hv Holtzbrinck Ventures, che si va ad affiancare a Finleap, a Fabrick, la piattaforma di open banking del gruppo Sella, e al management. Quei fondi serviranno per lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi finalizzati a consolidare l'offerta per le microimprese e i free lance. Ma anche per premere l'acceleratore dell'internazionalizzazione che partirà proprio dall'Italia, entro la fine dell'anno.
Più che una vera e propria challenger bank, Penta si propone come “una piattaforma tecnologica che punta a ridefinire i servizi bancari per il business in una logica di open banking, mirato unicamente alle persone giuridiche, a società individuali o con piccoli team”, spiega Concas, che ha un'esperienza anche come country manager di N26 (la banca tedesca online che offre servizi in Europa ma è da poco sbarcata begli Stati Uniti e sta per aprire anche in Brasile) per l'Italia.
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Penta offre sostanzialmente due servizi di base: un conto corrente online con un Iban tedesco appoggiato sulla licenza bancaria di solarisBank e carte di debito aziendali per i dipendenti, cui è associato un software di contabilità che semplifica la gestione amministrativa passando direttamente i dati al commercialista dell'azienda.
In Germania la startup, che ha 50 dipendenti divisi tra il quartier generale di Berlino e due uffici a Milano e Belgrado, dove è concentrato il team tecnologico, raggiunge a oggi 10mila aziende, di cui 8mila pienamente attive, con l'obiettivo di raddoppiare a 20mila entro fine anno. L'offerta si articola in tre pacchetti che vanno da quello gratuito, con una carta e cento operazioni bancarie al mese fino ai 19 euro del servizio premium con cinque carte accompagnate dai servizi di gestione contabile.
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Per l'Italia Concas preferisce non sbilanciarsi in previsioni, ma lascia trasparire la fiducia di poter dare un contributo decisivo alla crescita del gruppo, forte dell'esperienza di Beesy: “Per la proposizione di servizi innovativi e dinamici a valore aggiunto è innegabile che possa essere vantaggioso poter contare su partner privilegiati come Fabrick”, sottolinea Concas. D'altra parte Penta prosegue l'espansione proponendosi come una piattaforma estremamente semplice e flessibile, da adattare ai singoli Paesi con la collaborazione di partner locali specializzati per la creazione di servizi aggiuntivi. Ora guarda alle prossima tappe, a partire dall'espansione a Francia e Spagna.
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