L’oro non brilla più, nemmeno con il rischio inflazione
Gli investitori sembrano aver voltato le spalle al lingotto: da inizio anno le quotazioni hanno perso il 7% e gli spunti rialzisti, quando ci sono, si esauriscono rapidamente
di Sissi Bellomo
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Non sembra esserci più nulla in grado di risvegliare le quotazioni dell’oro: né il timore di inflazione, che pure viene alimentato dalla corsa sfrenata dei prezzi dell’energia, né un possibile rinvio del tapering da parte della Federal Reserve, ipotesi che si è fatta più concreta dopo gli ultimi i dati sull’occupazione Usa, risultati molto deludenti.
A settembre oltre Oceano sono stati creati appena 149mila posti, invece dei 490mila attesi. Troppo pochi per incoraggiare la Fed ad affrettare il ritiro...