L'outdoor sceglie elementi rivisitati per un inno alla natura dal fascino rétro
Gli arredi lasciano spazio all'ambiente naturale per cui sono stati pensati. Tra i materiali domina l'eleganza mimetica di ferro e alluminio
di Fabrizia Villa
3' di lettura
Il più possibile con il meno possibile. Le nuove collezioni outdoor sembrano ispirarsi a quel principio di economia ecologica professato da Gilles Clément, il più grande paesaggista contemporaneo, il teorico del Giardino in movimento, quello spazio in cui la natura non è assoggettata e soffocata dalle briglie di un progetto e dove spesso è più prezioso sapere cosa non fare piuttosto che intervenire. Così i nuovi arredi sembrano fare un passo indietro per lasciare spazio all’ambiente naturale per cui sono stati pensati.
Si trova in sintonia con quest’orientamento la collezione Lido con cui Cappellini debutta nell’outdoor. «Ci siamo rifatti a quella che è la nostra memoria collettiva, cioè i terrazzi, le spiagge, i giardini dei grandi alberghi dell’Italia meridionale o delle coste francesi d’inizio ‘900», spiega Giulio Cappellini. «Ho voluto lavorare sulle dimensioni, penso che la misura consenta di vedere la qualità del progetto». La collezione si divide tra novità e pezzi rivisitati, tra cui spiccano la Thinking Man's Chair di Jasper Morrison, riproposta a 30 anni dalla sua presentazione, la serie di imbottiti Newood Lido di Brogliato Traverso, progettata nel 2018 e che ora torna con sedie, poltrone e divanetti rivisitati per l’esterno, e la Vendicari chair di Jangir Maddadi, interamente realizzata in allumino.
Di un’eleganza mimetica anche l’altro grande debutto nel mondo dell’outdoor, quello di Molteni & C. Sotto la guida del creative director Vincent Van Duysen, la collezione presenta materiali e colori organici, tecnologia nascosta e un rigore che la rende atemporale. Tre i concetti attorno a cui ruota la proposta del brand: la collezione Landmark, che rivisita l’inedito divano Palinfrasca disegnato da Luca Meda nel 1994, la collezione Timeout, firmata dallo stesso Van Duysen e ispirata all’architettura modernista in cui il ferro è protagonista, la collezione Heritage che propone la bellissima chaise longue D.150.5 progettata da Gio Ponti per gli spazi esterni dell’Andrea Doria.
Il principio di linearità è alla base della collaborazione tra Knoll e Piero Lissoni, che al Salone punta sull’esterno. «Lissoni Outdoor Collection si affianca silenziosamente ad altre collezioni outdoor di Knoll. Il divano è formato da una struttura in alluminio, proprio per questo è un prodotto pensato per durare nel tempo o per essere poi trasformato in qualcos’altro alla fine della sua vita», sottolinea il designer. Il motivo microforato che si trova sul retro dello schienale del divano e della poltrona ne definisce l’estetica contemporanea, mentre gli ampi cuscini suggeriscono un relax informale.
Si adatta a luoghi ed esigenze diverse FLAP, il progetto di Meneghello Paolelli per S-Cab, collezione modulare di imbottiti che gioca su quattro moduli e si distingue per lo schienale mobile, un alettone, un flap, che si adagia sul tubolare della struttura e che può ruotare sull’asse di circa 15 gradi, consentendo al cuscino di supporto di avere differenti inclinazioni, un’idea semplice e complessa allo stesso tempo.
Un omaggio, infine al savoir faire italiano è quello del designer inglese Francis Sultana che per Bonacina firma una collezione, nella versione per interno in giunco e midollino e per l’esterno in polycore, dall’anima spiccatamente decorativa che è un inno alla natura. I dieci pezzi, che evocano nelle linee immagini di piante e creature marine come i coralli, durante la Design Week avranno come naturale palcoscenico le fastose sale di Palazzo Litta.
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