L'Ucraina chiede aiuto agli hacker e Anonymous risponde a modo suo
L’altra fronte, quello informatico. Ecco cosa sta accadendo
di Giancarlo Calzetta
2' di lettura
Il grande attacco da parte delle forze armate russe all'Ucraina è stato preceduto da una campagna abbastanza fitta di “atti dimostrativi”: siti governativi, banche e altri enti di grande peso sono stati messi offline tramite attacchi diretti che in molti hanno attribuito alle Russia. Le dichiarazioni ufficiali si sono affrettate a chiarire che le violazioni non avevano portato a intrusioni importanti, ma forse le cose non sono andate come sembrava. Il 24 febbraio, infatti, sui forum del sottobosco hacker sono apparsi alcuni messaggi in cui si esortava gli hacker ucraini ad unirsi a una squadra governativa destinata a sostenere l'infrastruttura informatica statale continuamente sotto attacco e, contemporaneamente, spiare le forze ostili che hanno penetrato i confini.
L'autore dei post è Yegor Aushev, fondatore di un'azienda ucraina che si occupa di sicurezza informatica, al quale è stato dato l'incarico di organizzare una forza di difesa e spionaggio informatico. Il tempismo non è sicuramente dei migliori dal momento che è un po' tardi per cercare di arginare gli attacchi di una forza sicuramente ben organizzata come quella al servizio del governo russo, ma Putin ha anticipato i piani del governo ucraino che aveva pianificato per quest'anno la creazione di una cyber force.
Aushev ha dichiarato a Reuters che il suo post ha ricevuto centinaia di risposte e che adesso stanno vagliando le candidature per esser sicuri che non ci siano infiltrati nemici tra quanti si sono proposti. Chi passerà il vaglio andrà a formare una squadra che verrà successivamente divisa in due: la prima si occuperà di ripulire e mettere al sicuro le infrastrutture informatiche critiche del Paese, la seconda dovrà specializzarsi nell'ottenere informazioni sulla posizione delle forze nemiche.
Entrambe le missioni sembrano molto complesse. Nei giorni scorsi, molti aziende ucraine ed enti governativi sono stati colpiti da un malware che mirava a distruggere le macchine su cui veniva eseguito, rendendole inutilizzabili fino a un completo ripristino da parte di tecnici specializzati. Eset, tra le aziende che hanno rilevato il malware per prime, ha dichiarato che non è chiaro come i malware abbiano raggiunto le macchine che hanno poi danneggiato, ma il codice circolava già da almeno un paio di mesi, raggiungendo bersagli anche in Latvia e Lituania.
Il compito della seconda squadra è, se possibile, ancora più complesso dato che per identificare i movimenti delle forze nemiche serve una infrastruttura molto ben organizzata che sembra quantomeno utopico costituire mentre è in corso una guerra.Nel frattempo, Anonymous ha deciso di rispondere a modo suo alla chiamata alle armi dell'Ucraina, mobilitando il suo collettivo per attaccare siti istituzionali e servizi Internet russi.
In un tweet delle sette di sera del 24 si legge “Diversi siti governativi russi sono stati abbattuti”, seguito da altri annunci tutti ancora disponibili e ben visibili sul loro canale Twitter. Tra i bersagli si contano il sito RT News, il sito del ministero della difesa e quello del servizio anti monopoli russo.
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