L’Ue punta a raccogliere 140 miliardi di euro dal tetto ai ricavi delle società energetiche
Nel discorso sullo stato dell’Unione la presidente della Commissione Ursula von der Leyen assicura che le sanzioni europee alla Russia resteranno
di Beda Romano
3' di lettura
DAL NOSTRO INVIATO
STRASBURGO - Nel suo annuale discorso sullo Stato dell'Unione, la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha confermato oggi, mercoledì 14 settembre, che le imprese energetiche saranno chiamate a contribuire all'uscita dalla crisi energetica ed economica. Le misure, che dovranno essere discusse e approvate dai Ventisette, dovrebbero permettere di raccogliere oltre 140 miliardi di euro da utilizzare per calmierare le bollette elettriche.
Tetto ai ricavi delle compagnie energetiche
«Vogliamo proporre – ha precisato la signora von der Leyen davanti al Parlamento europeo qui a Strasburgo – un tetto ai ricavi delle aziende che producono elettricità a basso costo (…) Nella nostra economia sociale di mercato, i profitti sono positivi (…) Di questi tempi, tuttavia, i profitti devono essere condivisi e incanalati verso coloro che ne hanno più bisogno». La strategia prevede anche un contributo delle aziende petrolifere (così come una futura riforma del mercato dell'energia).Secondo la Commissione, le due misure insieme permetteranno di raccogliere in tutto più di 140 miliardi di euro (117 + 25 miliardi).
Quanto al tetto al prezzo del gas, il tentativo sarà di trovare un accordo bilaterale con i diversi fornitori. Sempre sul fronte energetico, Bruxelles vuole promuovere l'idrogeno. «Dobbiamo passare da un mercato di nicchia a un mercato di massa», ha detto la presidente, annunciando la nascita di una banca dell'idrogeno, dotata di tre miliardi di euro.Al di là delle questioni energetiche, particolarmente importanti dopo che il prezzo del gas è stato moltiplicato per 10 dalla guerra russa in Ucraina, il discorso sullo Stato dell'Unione è stato l'occasione per la signora von der Leyen di mettere nero su bianco a metà legislatura le priorità dei prossimi due anni.
Sì alla riforma dei Trattati
Riassumendo, il discorso è stato improntato alla necessità di rafforzare gli strumenti europei, tanto che la dirigente politica si è detta favorevole a una (controversa) riforma dei Trattati.
Nel dettaglio, tra le proposte della presidente della Commissione europea vi è un pacchetto legislativo dedicato alle piccole e medie imprese, che «sono il pilastro della potenza economia dell'Europa».
L'obiettivo del SME Relief Package sarà di «ridurre gli ostacoli legali e burocratici e di offrire un corpus unico di norme fiscali» da applicare in tutta l'Unione europea. In questo contesto, Bruxelles vuole rivedere la direttiva sui ritardi dei pagamenti, perché venga finalmente applicata.Nel suo discorso, la signora von der Leyen ha discusso delle materie prime del futuro, le terre rare. Secondo Bruxelles, la domanda per queste materie prime, utilizzate in molti prodotti tecnologici, verrà moltiplicata per cinque da qui al 2030. «Oggi un paese controlla il mercato», ha detto la presidente della Commissione europea, riferendosi alla Cina. Un nuovo Raw Material Act dovrà servire a garantire gli approvvigionamenti del futuro, mentre un nuovo fondo sovrano dovrà finanziare progetti comunitari.
Proposte di riforma del Patto di Stabilità
Sul fronte delle regole di bilancio, la signora von der Leyen ha confermato che in ottobre la Commissione europea presenterà nuove proposte di riforma del Patto di Stabilità. “Abbiamo bisogno di regole che promuovano investimenti strategici e che garantiscano sostenibilità di bilancio (…) Vogliamo introdurre maggiore flessibilità nel percorso nazionale di riduzione del debito, ma al tempo stesso imporre maggiore rispetto delle regole”.Al netto delle proposte di politica economica, la presidente della Commissione europea ha sostenuto la necessità di una Europa “più coraggiosa”. Ha quindi preannunciato un patto per la difesa della democrazia, in modo da meglio lottare contro la disinformazione e la deriva dello Stato di diritto in molti paesi; e ha dato il suo appoggio alla creazione di una Convenzione Europea in vista di un aggiornamento dell'impianto istituzionale dell'Unione.
Per concludere, la signora von der Leyen ha tratteggiato la sua idea d'Europa, in base alle priorità appena descritte: «Un’Unione più coraggiosa, più vicina alle persone nei momenti di bisogno, più audace nel far fronte a sfide storiche e alle preoccupazioni quotidiane degli europei e nel restare al loro fianco nelle grandi prove della vita». Sempre in questo senso, sul fronte ucraino ha avvertito come «in questo momento è tempo di determinazione, non di pacificazione».
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