L’ultima sfida di Baban: l’impreditoria diffusa che condivide i servizi
Organizzazione. Cinque aziende nel primo modello di cross management
di Barbara Ganz
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CCinque aziende di settori diversi, per un fatturato complessivo di 50 milioni e 200 addetti, gestito secondo un modello innovativo di “Cross Management”. Lo ha messo a punto Alberto Baban imprenditore del Nord Est, già presidente nazionale della Piccola di Confindustria e alla guida di VeNetWork Spa, società per azioni con capitali privati che è un acceleratore di opportunità produttive e finanziarie sostenuto da 73 imprenditori veneti animati dalla volontà di fare di più per il proprio territorio e sostenere progetti ad alto potenziale.
Negli ultimi tre anni – segnati dalla pandemia con i conseguenti rallentamenti - sono cinque acquisizioni messe a punto (e una sesta è in dirittura): la prima è stata Italtronic, società Padovana che produce contenitori per l'elettronica e poi Agrimec ( Grisignano , VI ) macchine per la lavorazione dei cerali, Officine Minute ( Villorba, TV ) 70 anni di storia nella produzione di essiccatoi per cereali, ed Elmec (Pojana Maggiore, VI ) carpenteria specializzata per la lavorazione delle lamiere e dallo scorso agosto Mobilfer (Noventa Vicentina, VI) storica produttrice di scaffalature e soppalchi. Le cinque aziende sono il cuore pulsante della Holding Perdieci Srl: “Ho voluto reinventarmi dopo la conclusione della meravigliosa avventura di Tapì, cresciuta dalla fase di startup nel 2000 a quella di azienda internazionalizzata e venduta nel 2017 a un fondo di investimento – spiega - Il confronto con le prime linee è continuo e collaborativo. E’ come se la holding avesse le caratteristiche di un Fondo d’Investimento che non opera però con quella logica. L'obiettivo nel giro di tre anni triplicare il fatturato: davanti ad una instabilità cronica, economica e finanziaria, ha deciso di puntare su una stabilità adattiva”.
Baban non si definisce un investitore finanziario: opera come imprenditore in prima linea nelle imprese: “Molte di queste hanno una grande e lunga storia alle spalle. Spesso si trovano nella difficoltà di dare una continuità generazionale o di trovare una nuova modalità per crescere. Nel solo Veneto sono centinaia le aziende in questa situazione”. Il principio gestionale è quello dei vasi comunicanti, la vicinanza territoriale – all'interno della regione Veneto – un requisito fondamentale. Nella gestione alcune funzioni direttive di coordinamento strategico restano orizzontali e valgono per tutte le aziende, mentre altre funzioni operative restano verticalizzate nelle singole realtà.
“Le figure chiave come il CEO G.Pozzer e il CTO F.Marcante sono in comune. Il “Cross Management” è la chiave. Strategia e coordinamento gestionale in una logica orizzontale, mentre in verticale, azienda per azienda, sono presenti specialisti assoluti dei diversi settori. Le sinergie vanno dall'utilizzo degli spazi alla logistica, fino alla soluzione dei problemi: è possibile che ci siano riunioni in cui il personale dell'azienda di carpenteria aiutano i colleghi di un altro settore, come la produzione di scaffalature o delle macchine per l'agricoltura. Una commistione generativa”. Una risposta possibile per lo sviluppo sostenibile e competitivo delle imprese, soprattutto Pmi, largamente presenti nel tessuto produttivo del NordEst. Un modello di imprenditorialità diffusa, che vede cambiare anche il ruolo dell’imprenditore: non più concentrato solo sulla propria industria, ma in continua contaminazione con altre fabbriche, altri mercati e altre tecnologie di trasformazione “Per questo servono delle dimensioni aziendali che consentano di sostenere investimenti e il coinvolgimento di capitale umano che creda nella crescita di un territorio che può tornare protagonista ed essere driver per il Sistema Paese”, sottolinea. Un modello di gestione che ha suscitato l'interesse del Prof. Bagnoli dell'Università Ca’ Foscari che ha dedicato un tesista per studiare il modello e collaborare per la sua ottimizzazione. “Il nostro ateneo è sempre attento all'evoluzione dei modelli di gestione imprenditoriali. Il vero prodotto delle imprese è l'impresa stessa. Il modello di gestione “Cross Management” può accelerarne la crescita e il suo valore per avere più risorse ed investire nel capitale umano e nella loro formazione. Un circolo virtuoso che si adatta bene alle nostre PMI”
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