conclusa L’ Esposizione

La 58ª Biennale di Venezia ha promosso una società libera

Si chiude dopo sei mesi la mostra con oltre 618mila presenze con un leggero incremento sul 2017, frequentata soprattutto da giovani. Focus con 79 artisti e 90 padiglioni nazionali sulla complessità del presente. Al centro il dialogo con il visitatore

di Marilena Pirrelli

Paolo Baratta e Ralph Rugoff (Photo by Jacopo Salvi Courtesy of La Biennale di Venezia)

3' di lettura

Mostra i segni del tempo che stiamo vivendo la conclusione della 58ª Biennale Arte 2019 che ha registrato 593.616 visitatori (più 24.762 presenze durante la pre-apertura), in totale 618.378, poco più di quelli della Biennale del 2017 pari 615.152. Tra cui oltre ai moltissimi giovani anche star del mondo del cinema e dello spettacolo come Brad Pitt, Julie Andrews, Tim Robbins, Atom Egoyan, Lucrecia Martel, Rodrigo Prieto, Shin'ya Tsukamoto, Emir Kusturica e Laurie Anderson. L’Esposizione Internazionale d'Arte organizzata dalla Biennale di Venezia presieduta da Paolo Baratta e curata da Ralph Rugoff, durata poco più di sei mesi si è messa in dialogo con il pubblico fino all’ultimo giorno, presentando il volume «Esposizione Internazionale d'Arte, La Biennale di Venezia, 1895-2019» che riassume tutte le Biennali d'Arte dal 1895 a quest'ultima, a cura dell'Archivio Storico della Biennale, edito dalla Biennale di Venezia.

L’istituzione, nelle parole del presidente Baratta: «si è impegnata a promuovere una società libera, aperta e consapevole e questa mostra ha voluto promuovere la conoscenza ma anche la consapevolezza, sviluppando rispetto e attenzione per l'autonomia dell'arte». Grande la presenza dei giovani: i ragazzi sotto i 26 anni hanno rappresentato il 31% dei visitatori. Quello del presidente Baratta è un discorso sui risultati ma forse anche un saluto: «Si chiude oggi la 58. Esposizione Internazionale d'Arte. Sono trascorsi 21 anni dalla riforma della Biennale. La 58ma, con il suo titolo - May You Live In Interesting Times - ci ha invitato a considerare sempre il corso degli eventi umani nella loro complessità, invito che ci appare particolarmente importante in tempi nei quali troppo spesso prevale un eccesso di semplificazione generato da conformismi e paure. Un titolo che così interpretato riassume anche le stesse ragioni d'essere di una Biennale. Ma al di là del titolo anche questa Mostra è stata segnata da una particolare sensibilità al tema del rapporto con il visitatore a renderlo partecipe alla riflessione sull'arte e sull'indagine che gli artisti contemporanei sviluppano continuamente su se stessi».

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Il tributo a Venezia
«Abbiamo apprezzato l'impegno dei paesi partecipanti – ha proseguito il presidente – cresciuti in numero (90) per lo spirito con cui hanno deciso di partecipare e hanno partecipato al grande dialogo sull'arte in un clima di straordinario pluralismo. I visitatori sono stati ancora una volta, nonostante le difficoltà delle recenti settimane, nell'ordine di 600.000, di cui una presenza di giovani ancora in crescita: sono diventati il partner principale della Biennale. Da essi viene un contributo decisivo per il mantenimento di condizioni di autonomia e libertà. In tali difficoltà abbiamo avvertito in misura ancor maggiore la responsabilità che ci viene dall'operare in e a favore di una città – ha concluso Baratta– che ci ospita e ci abbellisce e alla quale vorremmo sempre rendere almeno parte di quanto ci dona».

I numeri
La mostra ha invitato e ospitato 79 artisti, le partecipazioni nazionali sono state 90, 30 nei padiglioni storici ai Giardini, 25 all'Arsenale (con Italia), 35 nel centro storico di Venezia. Quattro presenti per la prima volta: Ghana, Madagascar, Malesia e Pakistan. La Repubblica Dominicana ha partecipato per la prima volta con un suo padiglione alla Biennale Arte; aveva già partecipato in passato con IILA. Tra i Progetti Speciali, il Padiglione delle Arti Applicate in collaborazione con il Victoria and
Albert Museum di Londra; il Progetto Speciale Forte Marghera a Mestre. Sono stati 21 gli eventi collaterali.

I media
L’eco mediatica della Biennale ha visto accreditati oltre 5.200 giornalisti provenienti da tutto il mondo. Il sito ufficiale della Biennale ha registrato dall'11 maggio al 23 novembre 2.009.454 utenti (+32,06% rispetto al 2017); 3.284.774 sessioni (+41,16% rispetto al 2017) e 9.530.316 visualizzazioni di pagina (+37,56% rispetto al 2017).

Formarsi in Biennale
Il progetto Biennale Sessions - dedicato alle Università, Accademie di Belle Arti, istituzioni di ricerca e formazione nel settore delle arti visive e nei campi affini – ha favorito per il decimo anno consecutivo la visita della Mostra a gruppi di studenti e docenti, registrando una straordinaria partecipazione di università straniere con 4.554 studenti universitari coinvolti: 69 università coinvolte di cui 19 italiane e 50 straniere provenienti da tutti i continenti, in primis da Germania, Regno Unito e Stati Uniti d'America. Mentre gli studenti delle scuole a partecipare alle attività edcational sono stati 34.858.

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