Bce, Lagarde: netta frenata crescita nel quarto trimestre. Nuove misure a dicembre
Nella prossima riunione del consiglio direttivo, valutata la situazione dell’epidemia, le prospettive di avere un vaccino efficace e anche l’andamento dell’euro, la Banca centrale rivaluterà le misure messe in campo per sostenere l’economia
di Riccardo Sorrentino
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È una promessa. La Bce non tocca i tassi e lascia invariata la politica di acquisti di titoli e di iniezioni di liquidità, ma non resterà ferma: è pronta a rispondere con gli attuali programmi di acquisti di titoli all’evolversi della situazione - caratterizzata da una netta frenata della crescita - fino a dicembre quando, in occasione della pubblicazione delle nuove proiezioni macroeconomiche, rivaluterà «le prospettive economiche e la bilancia dei rischi», che sono in ogni caso «chiaramente orientate al ribasso», e agirà di conseguenza. «La Bce era qui per la prima ondata, sarà qui per la seconda», ha detto in conferenza stampa la presidente Christine Lagarde.
Tre sono i punti sui quali si concentrerà - secondo le indicazioni contenute direttamente nel comunicato ufficiale pubblicato alla fine della riunione del consiglio direttivo - l’analisi della Bce: la dinamica dell’epidemia, le prospettive sui vaccini, ma anche l’andamento dell’euro. Il cambio effettivo resta infatti stabile da qualche settimana ma a livelli piuttosto elevati; e così l’euro dollaro (è a 1,17, dopo aver sfiorato quota 1,20, toccando 1,1970, il 1° settembre.
L’analisi permetterà alla Bce di «ricalibrare le proprie misure». «Tutte le misure», ha spiegato e ripetuto Lagarde. Si tratta di una indicazione precisa, in sostanza di un impegno. Il consiglio direttivo, ha spiegato Lagarde, è d’accordo nella sua totalità sul fatto che «è necessario intervenire». Lo staff della Bce è già al lavoro per valutare il mix più appropriato di correzioni da adottare. Nel frattempo, la possibilità di usare i programmi di acquisti di titoli, e in particolare il Pepp, in modo «flessibile» permette alla Bce di usare i propri strumenti con l’intensità più adeguata alla situazione.
L’obiettivo, spiega il comunicato è «assicurare che le condizioni finanziarie restino favorevoli al sostegno della ripresa economica e contrastino l’impatto negativo dell’epidemia sull’andamento dell’inflazione. Questo favorirà il convergere dell’inflazione verso il suo obiettivo in modo sostenibile, in linea con l’impegno alla simmetria». In particolare la Bce sarà molto attenta alla salute del settore bancario: «il credito - ha detto Lagarde - deve continuare a fluire verso l’economia».
Le nuove misure sono necessarie. La ripresa sta «perdendo slancio più rapidamente del previsto» proprio a causa dell’espandersi del contagio e dall’intensificarsi delle misure di contenimento - ha spiegato Lagarde - con il settore dei servizi che sta «visibilmente rallentando». Il quarto trimestre segnalerà quindi una netta frenata della crescita. «I consumatori sono molto cauti», ha aggiunto la presidente mentre gli investimenti languono anche a causa della «debolezza dei bilanci» delle imprese».
Un’inflazione ormai in territorio negativo da due mesi, con una core inflation - che elimina i prezzi sui quali la politica monetaria incide meno - molto bassa e aspettative al di sotto di quota 1,20 (contro un obiettivo del 2%) assicurano alla Bce un ampio spazio di manovra per intervenire anche a favore dell’attività economica. L’indice dei prezzi continuerà a calare anche all’inizio del 2021, ma - ha spiegato Lagarde - «non è deflazione, è inflazione negativa», legata a fattori molto specifici come il taglio all’Iva tedesca o ai saldi italiani.
Molto importante sarà anche l’apporto, benvenuto, delle politiche fiscali - soprattutto di quie paese che avevano molto spazio prima della pandemia - e del nuove intervento europeo, il piano Next Generation, che la Bce auspica diventi operativo in breve termine. «Un orientamente fiscale ambizioso e coordinato resta critico», ha detto Lagarde,
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