La beauty valley vale i tre quarti dell’export totale della cosmetica
È la regione con la più alta densità di imprese del settore che fatturano il 68% del totale del comparto, una cifra pari a 8,2 miliardi l’anno
di Marika Gervasio
3' di lettura
Nel 1972 un giovane imprenditore di 29 anni decide di comprarsi un’azienda che faceva rossetti: dieci persone in un sottoscala di Milano con uno stabilimento di 2mila metri quadrati. Il piccolo laboratorio messo in piedi da Dario Ferrari cresce e nasce Intercos, ad Agrate Brianza (in provincia di Monza e Brianza), uno dei principali operatori business to business a livello globale - il più grande in Italia - nella creazione, produzione e commercializzazione di make-up, skincare, prodotti per capelli e corpo per marchi nazionali e internazionali. Una realtà da 835,6 milioni di ricavi (cresciuti del 24% rispetto al 2021) euro con un organico di circa 5.200 persone, 11 centri di ricerca, 16 stabilimenti produttivi e 15 uffici commerciali dislocati in tre continenti.
Intercos è una delle tantissime realtà che operano in quello che viene chiamato «quadrilatero della bellezza» che comprende le province di Cremona, Bergamo, Milano, Monza e Brianza e che rappresenta, a livello internazionale, il top di gamma della produzione italiana di cosmetici che è concentrata quasi interamente al Nord, dove, in sette regioni risiedono l’80% delle imprese del settore. La Lombardia è la regione in assoluto con la più alta densità di imprese cosmetiche (il 55,1%), seguita da Emilia-Romagna (10,9%), Veneto (6,8%), Toscana (5,5%) e Piemonte (5,1%). Anche a livello di fatturato, la Lombardia primeggia con una quota del 68%, cui seguono, con ampio distacco, Lazio (10,0%), Emilia-Romagna (6,4%) e Toscana (5,7%).
Una beauty valley, quella lombarda, da 8,2 miliardi di euro di fatturato (+3,1% rispetto all'anno precedente recuperando i livelli pre pandemici) e 3,8 miliardi di export (+3,4%) fiore all’occhiello delle aziende della regione che concentrano il 76% del totale nazionale di vendite all’estero (dati 2022 dell’Osservatorio Cosmetica di Assolombarda e Cosmetica Italia). E i numeri sono destinati a crescere nonostante le nuove sfide che le imprese hanno dovuto affrontare dai crescenti problemi di approvvigionamento delle materie prime, dell’ulteriore impennata dei costi dell’energia e del conflitto in Ucraina. Secondo le previsioni di Cosmetica Italia, infatti, il settore dovrebbe chiudere quest’anno con un fatturato nazionale di 14,4 miliardi, in aumento del 7,7%, trainato dalle esportazioni che dovrebbero arrivare a 6,4 miliardi (+10%).
Gli Stati Uniti sono il mercato principale di sbocco di cosmetici italiani e lombardi, grazie all’indebolimento dell’euro nei confronti del dollaro: hanno scalzato dalla prima posizione la Francia, importatore storico, seguita da Germania e Spagna. Tra i Paesi extraeuropei - destinazioni strategiche del futuro per la bellezza made in Italy e made in Lombardia - si distinguono Emirati Arabi, ottavi, e Cina, decima. Aree interessanti sono anche l’Asean e l’India.
Oltre alla forte vocazione internazionale, un elemento che caratterizza il settore cosmetico lombardo è l’altissima concentrazione di terzisti lungo tutta la filiera del beauty, dalle formule al prodotto al packaging. Il valore totale della produzione di queste aziende è prossimo a 1,4 miliardi di euro, di cui il 79,3% concentrati in Lombardia che, con un valore di 1,09 miliardi di euro, si conferma la regione con la più alta vocazione produttiva del sistema cosmetico industriale italiano (il resto del fatturato delle imprese terziste si concentra in Veneto, 6,1%, ed Emilia-Romagna, 5,1%). Da qui parte il 55% del make-up che viene consumato in tutto il mondo e prodotto per colossi come Estée Lauder, Lancôme, Dior, Chanel, Shiseido, Helena Rubinstein. Tra le aziende B2B - solo per citarne alcune - ci sono Gotha Cosmetics di Lallio (Bergamo), Hsa Cosmetics di Varese, Ancorotti Cosmetics di Crema, Lumson di Capergnanica e Chromavis di Offanengo, tutte in provincia di Cremona. Terzisti, ma non solo: il tessuto imprenditoriale della beauty valley lombarda è fatto anche di realtà che producono a marchio proprio come L’Erbolario di Lodi, Fedua Cosmetics di Brescia; in provincia di Milano, Parlux di Trezzano sul Naviglio, Framesi di Paderno Dugnano e Pidielle di Nerviano.
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