La carica degli under 30, così il gruppo Doria disegna il proprio futuro
Il 60% dei 120 neoassunti nel 2021 aveva meno di 30 anni. Tra le misure messe in campo borse di studio per i figli dei dipendenti più meritevoli e che si iscrivono a facoltà in linea con le competenze richieste dall'azienda
di Micaela Cappellini
2' di lettura
Alla Doria, una delle più grandi industrie conserviere italiane, nel 2021 sono state assunte circa 120 persone. Di queste, il 60% erano giovani under 30. Ed è proprio questa una delle ragioni per cui l’azienda salernitana è stata selezionata tra i Leader della sostenibilità 2023 di Statista e Il Sole 24 Ore.
L’impegno sociale della Doria passa anche per le borse di studio universitarie assegnate ai figli dei dipendenti più meritevoli e che si iscrivono a facoltà in linea con le competenze richieste in azienda. A tutti i dipendenti invece, per alleviare almeno in parte gli effetti dell’inflazione sul costo della vita, a dicembre dell’anno scorso è stato erogato un contributo economico di 600 euro netti.
Ad oggi La Doria è l’unica azienda italiana del settore conserviero ad aver ricevuto, per la linea del pomodoro, la certificazione Social Footprint , che rappresenta una misurazione dell’impronta sociale di un prodotto attraverso l’analisi dell’organizzazione, delle persone e della filiera. La Doria ha ottenuto il rating AAA in quanto garantisce il rispetto dei diritti sia di chi lavora al proprio interno sia di chi opera lungo la filiera, dai campi di pomodoro alle aziende di imballaggi, fino agli addetti ai trasporti. In tutto, si tratta di 4.500 lavoratori, 350 aziende agricole, 20 associazioni di produttori e 40 aziende divise tra trasporti, ingredienti e packaging.
Sul fronte ambientale invece, l’azienda salernitana - controllata dal fondo Investindustrial e partecipata dalla famiglia Ferraioli - ha installato due impianti fotovoltaici negli stabilimenti di Sarno e Fisciano e due a cogenerazione in quelli di Angri e Parma, grazie ai quali soddisfa in maniera rinnovabile il 44% del fabbisogno energetico necessario alla produzione. Nel piano di investimenti da 38 milioni di euro per il 2023, inoltre, è prevista la realizzazione di un ulteriore impianto fotovoltaico.
Sul fronte dei rifiuti, nel 2022 La Doria ha avviato al recupero il 98% di tutti quelli prodotti, mentre nei campi di pomodori della filiera ha promosso la riduzione del consumo di acqua grazie all’irrigazione intelligente e l’uso responsabile degli pesticidi.
Del piano investimenti 2023, una fetta consistente è dedicata all’impatto ambientale della produzione: complessivamente, gli interventi previsti consentiranno all'azienda di ridurre le emissioni annue di mille tonnellate di CO2.
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