salute

La Casagit si apre al mercato

La cassa sanitaria dei giornalisti offre assistenza sanitaria anche a popolazioni diverse dai giornalisti: gruppi di professionisti, dipendenti di aziende e singoli individui

di Federica Micardi

(Songkhla Studio - stock.adobe.com)

3' di lettura

Dai giornalisti una mutua per tutti. È questo lo slogan scelto dalla cassa sanitaria dei giornalisti che l’11 dicembre 2019 si è trasformata nella Società nazionale di mutuo soccorso Casagit salute. Una scelta necessaria per sopravvivere. La professione giornalistica infatti negli ultimi anni ha perso tantissimi dipendenti, usciti dal mercato del lavoro e mai sostituiti. Conti alla mano, Casagit ha quindi deciso di aprirsi per poter mantenere i servizi sanitari offerti e spendere sul mercato l'esperienza acquisita in tantissimi anni di attività.

La tutela sanitaria dei giornalisti è sempre state il fiore all'occhiello della categoria: dei servizi di altissimo livello grazie a convenzioni e accordi su tutto il territorio nazionale.

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I numeri di Casagit
Gli iscritti Casagit nel 2008 erano 53.582 nel 2017 sono scesi a 49.102.
I giornalisti contrattualizzati in nove anni sono passati da 17.564 a 13.602 mentre i contributi che nel 2009 ammontavano a 83,9 milioni e nel 2017 sono stati di 79,6 milioni.

La crisi dell'editoria ha colpito anche la Casagit che ha deciso di aprirsi ad altri soggetti per poter restare sul mercato; con il calo demografico registrato negli ultimi anni, infatti, l'ente non riesce a sopravvivere oltre il 2026 se non entrano nuove leve Ma non è tutto. «L'età media degli scritti Casagit - racconta il presidente Daniele Cerrato - è passata in dieci anni da 38 a 46 anni e, in particolare, quella dei soci titolari che sono i giornalisti contrattualizzati e quelli volontari da 47 anni a 58 anni con conseguente fisiologico aumento di bisogno di prestazioni. In pratica - commenta Cerrato - in 10 anni siamo invecchiati di 11».

A questo stato di cose si aggiunge anche la crisi delle aziende editoriali: sono più di 1.400 le aziende che risultano iscritte alla Casagit - segnala il presidente Cerrato -; però circa 300 non versano regolarmente i contributi generando mancati incassi per 2,3 milioni ogni anno. A fronte dei quali vengono attivate lunga e faticosa azioni di recupero; a queste si devono poi aggiungere le circa 250 aziende fallite o cessate nei confronti delle quali riscontriamo una esposizione creditoria per oltre 4,5 milioni.

Cosa cambia con la trasformazione
L'assemblea degli 80 delegati Casagit (erano presenti in 71) che si è riunita l’11 dicembre 2019 ha approvato con 70 voti favorevoli e un solo astenuto lo Statuto, l'atto pubblico di trasformazione e il regolamento elettorale della nuova società.

La trasformazione da associazione non riconosciuta a società di mutuo soccorso permette ora di introdurre importanti novità. Innanzi tutto lo status di persona giuridica e la possibilità di offrire assistenza sanitaria anche a popolazioni diverse dai giornalisti: gruppi di professionisti, dipendenti di aziende e singoli individui.

«Quello di oggi è un passaggio storico per la Casagit. La trasformazione rilancia la sua azione e consente di tutelare meglio e più a lungo la popolazione che l'ha creata nel 1974 e mantenuta efficiente nei suoi valori fondanti in tutti questi anni - commenta Daniele Cerrato, che aggiunge -: siamo al culmine di un lavoro intenso e collettivo fatto con passione e professionalità. Eppure siamo all'inizio di un percorso di crescita e consolidamento, non alla fine. Continueremo ad assistere i colleghi giornalisti come abbiamo sempre fatto, ma abbiamo la possibilità di guardare fuori per portare dentro. Così dai giornalisti nasce una mutua per tutti».

Casagit è nata il 28 novembre di 45 anni fa il 28 novembre di quest'anno è stata convalidata la fondazione: una coincidenza che suona come un buon auspicio.

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