La cassa sanitaria Casdic oggetto misterioso dei bancari
Sul sito web i bilanci non ci sono. Si occupa soprattutto di non autosufficienza. Il patrimonio da 365 milioni gestito dalla Fondazione Ltc.
di Vitaliano D'Angerio
3' di lettura
Ha compiuto 30 anni. L’accordo sindacale che l’ha istituita è del 1992. Casdic è la Cassa di assistenza sanitaria per il personale dipendente del settore del credito. È la sanità integrativa dei bancari italiani. In realtà, il grosso delle attività Casdic ora si concentrano sull’erogazione delle prestazioni Ltc (long term care), la copertura delle spese derivanti dall’impossibilità di svolgere autonomamente le funzioni della vita quotidiana. In sintesi: non autosufficienza. La Ltc è stata introdotta in Casdic dal primo gennaio 2008 e riguarda i dipendenti in servizio a quella data e i pensionati già dipendenti sempre da inizio 2008.
Questo il quadro generale. Qui ce ne occupiamo perché Casdic è un po’ un oggetto misterioso. Una per tutte: non ci sono i bilanci sul sito «ma non abbiamo alcun obbligo specifico in tal senso. Le parti sociali hanno evidenza di tutti i dati», fanno sapere dalla Cassa.
Tanti soldi
Eppure quei dati sono importanti perché da Casdic passano tanti soldi. Siamo riusciti a dare un’occhiata al bilancio 2020; il 2021 sarà disponibile solo a fine luglio. Gestione Ltc e gestione malattia sono separate ma, come si diceva, è la non autosufficienza ad avere più peso. Nel 2020, i contributi arrivati in Casdic per la Ltc ammontavano a 31 milioni e 708 mila euro. Quasi la stessa cifra nel 2019. I contributi della gestione malattia 2020 sono stati 23 milioni e 493 mila euro, poco meno dei circa 26 milioni del 2019.
Restando però sulla Ltc, i contributi incassati, al netto delle prestazioni erogate, vengono poi girati alla fondazione Ltc che a fine 2020 sedeva su un patrimonio di 365 milioni e 750mila euro: tanta roba, commenterebbe qualche Millennial!
Erogazioni e consulenze
Prima di spiegare che cos’è la fondazione Ltc, segnaliamo che nel bilancio Casdic 2020 le erogazioni ammontavano a 2 milioni e 203 mila euro, il 7% circa dei contributi incassati. Tanti, pochi? Da Casdic (vedi anche tabella) ci segnalano che dal 2009 sono in totale 553 le richieste di Ltc ricevute e gestite di cui il 77,4% approvate. Respinte il 20,8 per cento. Le richieste arrivano soprattutto dal Nord Italia (54,6%) e i bancari che chiedono l’attivazione della Ltc hanno in media 56 anni.
Da segnalare l’incidenza, sempre in ambito Ltc, delle spese di consulenza e servizi pari a 323.251 euro, il 15% delle erogazioni 2020; da Casdic, però, spiegano che «sono oneri sganciati dalle prestazioni e sarebbe più corretto rapportare questa cifra ai contributi 2020. A quel punto la percentuale scende all’1 per cento».
Nello spaccato delle consulenze, il costo più alto riguarda i servizi gestionali (107mila e 543 euro), seguiti dai servizi informatici (47mila), dall’emolumento del coordinatore (29.990), consulenze legali (25.077) e altre.
Fondazione Ltc e i 365 milioni
«La scelta dell’istituto della fondazione nasce dall’esigenza di segregare il patrimonio Ltc e di dotarsi di una struttura organizzativa con adeguata specializzazione in grado di perseguire una gestione finanziaria»: è la definizione della fondazione Ltc come emerge da un documento dell’aprile 2016 di Casdic elaborato per un evento tenutosi a Roma. Una definizione più chiara di quella che si legge nella “mission” sul sito. Anche qui niente bilanci sul web. Però qualcosa si trova nel documento Casdic 2020.
Innanzitutto il patrimonio Ltc conferito alla fondazione, come già segnalato, ammonta a 365 milioni e 750mila euro. Nella stessa pagina (la 12) del bilancio Casdic si fa riferimento ad avanzi e disavanzi sempre della fondazione Ltc dal 2015 al 2020: l’ente ha lo scopo di valorizzare il notevole patrimonio della Ltc. Chissà se prima o poi si riuscirà a spulciare il bilancio della fondazione sul sito web della stessa.
Nel frattempo segnaliamo che c’è una voce negativa di 1 milione e 150mila euro nel bilancio della fondazione Ltc, segnalato come “riserva patrimoniale fondazione Miglioranzi”. Spiegazione Casdic: «La fondazione Miglioranzi erogava contributi di assistenza al personale del settore del credito. A seguito della sua liquidazione, il patrimonio residuo è stato devoluto agli enti bilaterali del settore del credito che si occupano di assistenza alle persone non autosufficienti fra le quali anche la fondazione Ltc».
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