ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùGM Leather - Arzignano

La certificazione green convince i mercati

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di Valeria Zanetti

2' di lettura

Il mercato richiede prodotti sempre più sostenibili, a basso impatto ambientale. E questa tendenza spinge molte imprese a certificare il loro impegno.

È successo anche a GM Leather, gruppo con sede ad Arzignano e quotato su Euronext Growth Milan (Aim Italia), che ha ottenuto la certificazione Leather working group (Lwg) “Silver Rated”. GM, partner strategico dei principali brand dei settori arredamento e fashion, è una società nata nel 2011 a capo del gruppo omonimo, fondato nel 1976 dalla famiglia Marcigaglia, attivo da oltre 45 anni nel settore della lavorazione e della commercializzazione delle pelli destinate alla realizzazione di prodotti per arredamento, pelletteria e calzatura, concerie e automotive aftermarket.

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Il Leather Working Group (Lwg) è invece un’organizzazione composta da brand, rivenditori, produttori di pelle, fornitori, commercianti ed esperti tecnici che lavorano con l’obiettivo di migliorare l’impatto ambientale dell’industria conciaria a livello globale e promuovere pratiche sostenibili all’interno di tutta la filiera. Il protocollo di audit ambientale Lwg valuta in maniera scrupolosa le prestazioni ambientali dei produttori di pelle di tutto il mondo, tenendo conto di fattori relativi all’ambiente, allo svolgimento delle operazioni di conceria, utilizzo di energia, acqua, gestione dei rifiuti e sostanze soggette a restrizioni.

«Ottenere la certificazione Silver Rated significa veder riconosciuto l’impegno del nostro Gruppo verso una produzione sempre più ecologica e una gestione sistemica della qualità, dell’ambiente, della sicurezza e dell’etica», spiega Carmen Marcigaglia, presidente di GM Leather. «Da tempo abbiamo intrapreso un percorso di sviluppo sostenibile realizzando importanti investimenti, anche in termini di ricerca e sviluppo, per ridurre gli impatti ambientali delle attività all’interno del processo di produzione in termini di consumi energetici, scarti produttivi, utilizzo di sostanze chimiche ed emissioni di anidride carbonica. Il riconoscimento ottenuto sarà fondamentale per il nostro sviluppo commerciale», aggiunge.

Il Gruppo vende infatti i propri prodotti sul mercato interno e all’estero, principalmente in Usa, Regno Unito, Germania, Hong Kong e Cina. Nel 2021 ha realizzato ricavi per 49,7 milioni di euro, di cui il 76,2% generati all’estero e il 23,8% in Italia.

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