La Cina sfida Elon Musk: pronta a lanciare 13mila satelliti
Pechino progetta una rete nell'orbita bassa contro lo Starlink di Elon Musk
di Rita Fatiguso
I punti chiave
2' di lettura
La Cina pigia l’acceleratore sull’autarchia applicata, stavolta, ai satelliti e punta a lanciarne quasi 13mila per “sopprimere” lo Starlink di Elon Musk. Succede proprio mentre lo stesso Elon Musk sta cercando in ogni modo di riallacciare il dialogo con le autorità cinesi, tra l’altro ha chiesto un incontro al nuovo premier Li Qiang, ex capo del partito a Shanghai, municipalità nella quale si è sviluppata l’avventura cinese di Tesla. È probabile che la costellazione di satelliti venga lanciata rapidamente per impedire a SpaceX di monopolizzare le “risorse in orbita bassa”, stando a quanto si apprende dagli scienziati spaziali delle Forze armate di Pechino.
Progetto “GW”
Il progetto, nome in codice “GW”, fornirebbe servizi Internet e potrebbe essere utilizzato per spiare reti rivali e svolgere missioni anti-Starlink che, stando a quanto aggiungono gli scienziati, mira a mettere in orbita 40mila satelliti, troppi per la capacità di sorveglianza e difesa della Cina.
Pechino è all’opera per costruire un’enorme rete satellitare in orbita vicino alla Terra per fornire servizi Internet agli utenti di tutto il mondo e per mettere la sordina proprio a Starlink. “GW” sarebbe guidato da un team dell’Università di ingegneria spaziale dello Stato cinese.
La costellazione GW includerà 12.992 satelliti di proprietà di China Satellite Network Group Co, la notizia è stata riportata da una rivista scientifica cinese specializzata pubblicata a metà febbraio e ripresa sabato 8 aprile da alcuni media cinesi.
Starlink
Starlink opera con satelliti relativamente piccoli ed economici, lanciati dal vettore Falcon 9 di SpaceX, sempre di Musk, a decine alla volta. Nominalmente permettono di avere un accesso a Internet veloce in ogni punto del globo, Oceano compreso, ma questo solo quando la costellazione sarà completa, al momento, più di 4mila satelliti in orbita, coprono comunque vari punti del globo.
La primogenitura nella distribuzione internet dallo spazio è appannaggio, comunque, di Elon Musk, attraverso Starlink, ma una volta rotto il ghiaccio, anche altri operatori, inclusi quelli istituzionali, hanno intuito l’affare.
Tra questi va citato Oneweb, società con sede a Londra e produzione in Florida in joint venture la divisione Difesa e Spazio di Airbus, imprgnata nella realizzazione di circa 580 satelliti, un numero che si avvicina alle dimensioni della costellazione. E inoltre il progetto Kuiper lanciato da Jeff Bezos per una costellazione di satelliti che possa fornire internet ad alta velocità in tutte le parti del mondo ai clienti di Amazon che prevede la realizzazione di una rete di 3.236 satelliti nell’orbita bassa della Terra per i quali la società ha previsto investimenti per oltre 10 miliardi di dollari.
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