La commessa negli Usa e l'aiuto sistemico di cui Leonardo ha bisogno
di Mario Platero
2' di lettura
Superficilita' o dettaglio? Ci arrivo in un attimo, intanto partiamo dai fatti. In America c'e' in ballo per Leonardo e per l'Italia una commessa importante. Washington ha finalmente deciso di cambiare i vecchi jet da addestramento (anni '60) della Lockheed Martin/Kai con un nuovo modello. L'ordine, circa 18 miliardi di dollari, e' fra i piu' grandi del Pentagono: 350 velivoli, e un periodo di lavoro che potrebbe estendersi per 50 anni. E c'e' da costruire un impianto con 750 posti di lavoro in Alabama, lo stato designato. I concorrenti? Agguerriti: la Boeing che da tempo non riceve importanti commesse militari, la stessa Lockheed, sempre con la Kai. E la nostra Leonardo: sta lavorando duro con la controllata americana DRS Technologies e con altri due partner, la Honeywell per la motoristica e la CAE USA per l'informatica. Ma ha bisogno di aiuto.
Arrivo al punto: dettaglio o superficilita'? Un'operazione di questo genere e' di straordinaria complessita', per la posta in gioco, per la concorrenza, per la pressioni di Casa Bianca, amministrazione e Congresso. Non e' una commessa diciamo “normale”. L'Italia, pur nella confusione elettorale che promuove superficialita' e approssimazione, ha ancora nel suo DNA punte di eccellenza. Una di queste e' la nostra diplomazia, troppo spesso oggetto di pessimi attacchi da parte di quella diffusa componente “superficiale” della nostra politica. Ebbene, l'altro giorno ho letto che il nostro Ambasciatore a Washington Armando Varricchio e' gia' stato in Alabama, ha visitato Tuskagee, la localita' prescelta da Leonardo per la costruzione degli impianti, ha incontrato a Montgomery Key Ivey, il Governatore dello Stato. I nostri diplomatici mantengono rapporti in Congresso con deputati e senatori potenzialmente coinvolti nella commessa (Honeywell ad esempio investira' in Arizona). Questo significa curare il dettaglio nei minimi particolari, avere strutture che lavorano esplorando cavilli tecnici sia giuridici che di produzione magari tediosi, ma essenziali (ad esempio si richiede che l'aereo possa virare bruscamente ad alta velocita' con impatti oggi impossibili sull'attrito). E' l'aiuto sistemico di cui Leonardo ha bisogno. Temi complicati? Certo, ma la concorrenza economica non si vince con superficialita' e approssimazione. Viva il dettaglio. E la professionalità.
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