Tensione in Asia orientale

La Corea del Nord lancia missile balistico intercontinentale

Si tratta della prima sperimentazione, dal 2017, di un missile a raggio intermedio potenzialmente in grado di raggiungere Guam, importante hub militare statunitense nel Pacifico

La Corea del Nord lancia il suo missile più potente dal 2017

3' di lettura

Il lancio di un “proiettile non identificato”, dalla base aerea di Sunan, è stato effettuato dalla Corea del Nord in direzione del mar del Giappone. Lo riferisce una nota del Comando di Stato maggiore congiunto sudcoreano, senza fornire dettagli. Tuttavia, le prime indicazioni fanno ipotizzare il test di un missile balistico a lungo raggio, probabilmente un missile intercontinentale Hwasong 17, che segue di quattro giorni le esercitazioni d’artiglieria fatte da Pyongyang, e dal lancio, la scorsa settimana (fallito, secondo Seul), di un presunto sistema missilistico a lungo raggio.

Si tratta, in attesa di conferme, di un ulteriore segnale della volontà del regime di Kim Jong-un di avviare un ciclo permanente di atti provocatori. L'escalation di oggi segue allo stallo negoziale prolungato con gli Usa sul dossier nucleare, accompagnato, a gennaio, dalla minaccia di revocare la moratoria, autoimposta alcuni anni fa, sui test nucleari e sui missili balistici a gittata intercontinentale (Icbm).

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Immediata la condanna del presidente sudcoreano, Moon Jae-in, che durante una riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza nazionale ha denunciato la “grave minaccia” per il suo Paese, e il fatto che “il lancio da parte della Corea del Nord rappresenti una violazione della sua stessa moratoria sui test di Icbm” e delle “risoluzioni del Consiglio di Sicurezza Onu”. Da Moon, riporta l’agenzia di stampa Yonhap, sono arrivate disposizioni per “esplorare tutte le contromisure” e anche per lavorare a stretto contatto con lo staff del presidente eletto Yoon Suk-yeol.

Minaccia per la base Usa di Guam

Il ministero della Difesa giapponese ha riferito che un missile non identificato lanciato dalla Corea del Nord è caduto a circa 170 chilometri dalle coste della prefettura di Aomori, a nord ovest dell’arcipelago. Una distanza che si trova all’interno della Zona economica esclusiva (Zee) del Giappone. Fonti del ministero riferiscono alla televisione pubblica Nhk che il proiettile ha raggiunto un’altitudine di 6.000 km: potrebbe quindi trattarsi di un missile balistico intercontinentale (Icbm).

La Casa Bianca: ”Rischio destabilizzazione”

Quello di oggi è stato il dodicesimo lancio di armi da parte della Corea del Nord quest'anno, e il primo, dal 2017, di un missile a raggio intermedio potenzialmente in grado di raggiungere Guam, importante hub militare statunitense nel Pacifico. Anche per questo, a stretto giro gli Stati Uniti hanno condannato “fermamente” la Corea del Nord per il test balistico a lungo raggio effettuato oggi. Una nota della Casa Bianca definisce il lancio “una sfacciata violazione di molteplici risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e solleva inutilmente tensioni e rischia di destabilizzare la situazione della sicurezza nella regione”.

La nota invita poi la Repubblica popolare democratica di Corea “a presentarsi al tavolo per negoziati seri. La porta non si è chiusa sulla diplomazia, ma Pyongyang deve immediatamente cessare le sue azioni destabilizzanti”. Gli Stati Uniti, conclude il comunicato “adotteranno tutte le misure necessarie per garantire la loro sicurezza e degli alleati della Repubblica di Corea e del Giappone”. La nuova provocazione del regime nordcoreano giunge a ridosso di un’importante data, quella del 15 aprile, che celebra i 110 anni dalla nascita del fondatore dello Stato, Kim Il Sung, nonno dell’attuale leader Kim Jong Un.

Premier Giappone: atto “scandaloso e imperdonabile”

Il premier nipponico Fumio Kishida, al momento a Bruxelles per la riunione dei leader del G7, e successivamente con i Paesi che compongono la Nato, per fronteggiare la crisi del conflitto in corso in Ucraina innescato dalla Russia, ha definito il lancio nordcoreano un atto “scandaloso e imperdonabile”. La Corea del Nord “minaccia la pace e la sicurezza del Giappone, dell’area e della comunità internazionale” ha aggiunto Kishida. In risposta all’ultimo lancio del missile il governo di Tokyo ha chiesto l'apertura di una conferenza per la sicurezza nazionale.


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