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La crescita del vino sui canali digitali passa da Instagram: +20% di follower

Ricerca Omnicom Pr Group Italia sulla presenza e l’attività online delle cantine italiane, dai social all’ecommerce

di Giorgio dell'Orefice

La barricaia di Cantina Mezzacorona, prima nella classifica del vino digitale di Omnicom Pr Group

4' di lettura

Instagram è il canale social in maggiore crescita. Aumentano i contenuti legati alla sostenibilità, le iniziative di ecommerce gestite in proprio e in genere gli investimenti legati all’innovazione, anche grazie ai fondi del Pnrr: ben il 44% delle cantine si descrive come totalmente autosufficiente da un punto di vista energetico o produce energia da fonti rinnovabili.

È lo spaccato sul “vino digitale” ovvero sono i principali risultati dell'edizione 2022 (la nona) dell’annuale indagine effettuata da Omnicom PR Group Italia sulla presenza e l’attività online su un campione di 25 tra le principali cantine vitivinicole made in Italy.
Un’indagine che valuta l'attività web delle cantine a 360 gradi e cioè prendendo in esame i contenuti comunicati, la presenza sui social, le iniziative di contatto diretto che cioè riguardano tanto le informazioni veicolate dalla cantina (e relative a singole iniziative rivolte ai consumatori) quanto l'attività di ecommerce.

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Attribuendo un valore a ognuno dei parametri considerati, l’indagine arriva poi a stilare una classifica delle aziende più performanti sul web. Il primo dei parametri presi in considerazione è la presenza social.

«Instagram – spiegano a Omnicom – continua a crescere rispetto a tutti gli altri social, con un incremento aggregato di follower del 20% rispetto al 2021 (era del 90% nel 2021 rispetto al 2020). Oggi sono 18 su 25 le aziende ad avere un account ufficiale. Facebook registra invece una crescita di un valore inferiore all'1% (era del 18% nel 2021 rispetto al 2020), quando si parla di fan base per i marchi analizzati. YouTube è presidiato (con poca intensità) da 16 aziende (contro le 13 del 2021) mentre Twitter solo da 9 (dato invariato rispetto al 2021). Su Wikipedia invece, molto utile anche in ottica Serp (Search Engine Results Page), solo 7 cantine. TikTok registra solo 4 aziende su 25 (contro le 3 su 25 del 2021) mentre LinkedIn è presidiato oggi da 13 cantine su 25 e utilizzato prevalentemente per comunicazioni legate a news, presenza a eventi e fiere, lancio di progetti Esg, premi o certificazioni».

Continua la crescita dei negozi online gestiti in proprio. Il numero di ecommerce proprietari cresciuto in maniera consistente nel 2021 (+83% rispetto al 2020), nel 2022 ha messo a segno un ulteriore progresso del 18% (passando da 11 a 13 sul campione di 25 cantine). «Le iniziative, tuttavia, non sembrano in evoluzione sul piano dei contenuti visto che si limitano alla presentazione dei prodotti e alla gestione del processo di acquisto», nota Omnicom.

Sul piano delle iniziative promosse online la ripresa “post pandemica” non è più condizionata da limitazioni alle esperienze fisiche. Di conseguenza nel 2022, 14 cantine su 25 (contro le 9 su 25 del 2021) hanno avviato sui propri siti sezioni dedicate a percorsi di degustazione (nel 2020 e nel 2019 erano il 52%).
Le cantine propongono e offrono diverse tipologie di esperienze come percorsi di degustazione in loco, picnic tematici, workshop e eventi speciali. Le più virtuose sfruttano le proprie strutture di accoglienza per offrire un'esperienza completa (di cui quattro utilizzano ristoranti di proprietà, due delle strutture per il pernottamento ed una un museo) o hanno sviluppato dei percorsi digitali. In grande crescita (+183%) Il trend del “food pairing” (abbinamenti vino-cibo) che vede oggi impegnate 17 aziende su 25 (rispetto alle alle 6 del 2021).

In forte sviluppo anche le iniziative relative al tema della sostenibilità. «Nel dettaglio in materia di Environmental, 22 cantine su 25 (contro le 20 del 2021) – si legge nell'indagine – citano progetti di tutela dei vitigni e della loro biodiversità, controllo dei fertilizzanti e dei pesticidi utilizzati, indicazioni su come riciclare in maniera corretta gli imballaggi che vengono utilizzati (bottiglie, tappi, plastiche, confezioni), utilizzo di risorse rinnovabili sia per la produzione di energia sia per l'irrigazione, collaborazione con enti locali, istituzioni nazionali e internazionali su certificazioni o progetti».

Stabili (18 cantine su 25) le iniziative legate all'impatto sociale che illustrano il legame con il territorio e la cultura locale e i progetti di supporto a enti culturali come musei o il Fai, l'attivazione di cantine didattiche, iniziative per le scuole o borse di studio, il sostegno di associazioni collegate all'inclusione sociale.

Un grande potenziale ancora inespresso è rappresentato dalle iniziative legate alle buone pratiche di governance aziendale dove 17 cantine su 25 (contro le 15 del 2021) hanno comunicato modelli organizzativi volti principalmente a garantire l'innovazione, lo spirito territoriale, l'eticità nella relazione e selezione dei fornitori e nel trattamento dei dipendenti con particolare attenzione alle politiche retributive e contrattuali a lungo termine.

Per quanto riguarda le lingue utilizzate tutte le 25 cantine monitorate riportano sui propri siti informazioni in italiano e in inglese, 9 su 25 anche in tedesco e 4 in cinese. Per ciò che concerne le chat – tutte su Messenger – 9 aziende su 25 hanno risposto entro 24 ore a richieste di informazioni contro le 10 del 2021.

«Il comparto del vino italiano – ha commentato il general manager di Omnicom PR Group Italia, Massimo Moriconi – si dimostra, con i fatti, virtuoso e all'avanguardia sotto più aspetti. Ai temi dell'educazione su prodotto, territorio e filiera, negli anni il settore ha saputo affiancare il ‘saper fare' in ambito digitalizzazione, sostenibilità e responsabilità sociale. Il 2022 nello specifico è stato contraddistinto dal consolidamento delle piattaforme social utilizzate a favore di un ritorno alla fisicità della comunicazione e all'implementazione di progetti ‘vino 4.0' o legati al Pnrr».

Infine, la classifica stilata da Omnicom PR Group Italia: al primo posto come azienda più digitale è risultata la Cantina Mezzacorona (con 61 punti) seguita da Ruffino (60) e da Compagnia de Frescobaldi (55). A seguire Palazzo Antinori (49 punti), il Gruppo Santa Margherita (46) e Terre Cevico (45). A chiudere la top ten Villa Sandi, Casa vinicola Zonin, Cavit e Mionetto.

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