La criptovaluta brucia energia quanto l’Argentina (e spesso va a carbone)
I mega computer necessati per il mining del Bitcoin consumano oltre 120 Terawattora all’anno. E non si tratta di energia pulita, perché per il 60% proviene da fonti fossili
di Sissi Bellomo
2' di lettura
Il Bitcoin? Ormai consuma elettricità ai ritmi della Norvegia o dell'Argentina: oltre 120 Terawattora all'anno. E non si tratta di energia pulita, perché per il 60% proviene da fonti fossili, soprattutto carbone.
Le ultime stime in circolazione, elaborate in questi giorni dall'Università di Cambridge, fotografano in modo impietoso quello che in fondo è il segreto di Pulcinella. I mega computer per il mining di criptovalute non funzionano a pedali, ma si attaccano alla corrente, molto spesso in Cina...
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