SU DECENTRALAND

La fashion week debutta nel metaverso e fa il pieno di brand

Dolce&Gabbana, Etro, Hogan e Giuseppe Zanotti Design sono solo alcuni dei brand che presenteranno collezioni digitali ed Nft durante la prima Metaverse fashion week

di Marta Casadei

I punti chiave

  • Dal 24 al 27 marzo su Decentraland si tiene la prima Metaverse fashion week
  • Tra i marchi che hanno aderito all’iniziativa ci sono Dolce&Gabbana, Hugo Boss, Hogan, Zanotti ed Etro
  • Il fulcro sono gli Nft ma c’è quasi sempre una ricaduta sul mondo (e sul negozio) reale

3' di lettura

Dopo New York, Londra, Milano e Parigi nel calendario delle fashion week arriva quella su Decentraland, una delle piattaforme - che si basa sulla tecnologia blockchain Ethereum - attraverso le quali si sta costruendo il metaverso.

La quattro giorni di moda virtuale (24-27 marzo) chiamata proprio Metaverse fashion week (o Mvfw, per strizzare l’occhio alle sigle usate per indicare le kermesse più famose)  è il primo contenitore di eventi fashion organizzati in modo specifico per il metaverso e cavalca l’onda che ha visto i brand di moda, nell’ultimo anno e mezzo, lanciare collezioni speciali di Nft, investimenti immobiliari, vetrine virtuali e più in generale progetti nel web3. Sulla scia di un cambiamento iniziato circa 10 anni fa grazie ai social, la Mvfw elimina le barriere all’ingresso degli show e degli eventi aprendo le porte a tutti gli interessati. A una nuova fetta di clientela che porterà soldi nelle casse dei brand: secondo Morgan Stanley il mercato della moda virtuale toccherà i 55 miliardi di dollari nel 2030.

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I marchi - molti dei quali sono nomi fissi delle fashion week reali - hanno accolto l’idea con favore e hanno studiato progetti ad hoc per partecipare all’evento: Dolce&Gabbana, Hugo Boss, Etro, Giuseppe Zanotti, Hogan, Dundas, Tommy Hilfiger e Philipp Plein sono tra questi.

Sfilate, capsule esclusive e Nft

Alcune maison (come Etro e Dolce&Gabbana) hanno scelto di portare nel metaverso creazioni (esclusive) digitali utilizzando il format della sfilata tanto caro alle fashion week tradizionali. Tuttavia, il leitmotiv di molti progetti in calendario sono gli Nft (non fungible token): oggetti digitali la cui proprietà viene certificata grazie all’utilizzo della tecnologia blockchain che ormai spopolano (e stanno creando più di una diatriba legale) e sono acquistabili (e rivendibili) in criptovalute.

Philipp Plein, che di recente ha investito 1,4 milioni per comprare uno spazio retail su Decentraland, parteciperà alla Mvfw con una mini collezione (per un totale di sette total look) di capi e accessori virtuali, in serie limitata di dieci pezzi ciascuno, i cui prezzi variano tra i 1.500 e i 15mila euro. Si tratta di Nft wearable, cioè indossabili, che possono essere acquistati da chi partecipa alla sfilata evento organizzata a Plein Plaza. Seguita da un after party, sempre virtuale.

Anche Hogan ha organizzato, in collaborazione con Exclusible (un marketplace di Nft), un after party virtuale chiamato “Hogan-X”, con Dj-set di Bob Sinclar. Durante l’evento, in calendario il 26 marzo, verrà lanciata la prima collezione di non fungible token del brand del gruppo Tod’s, dal titolo “Hogan Untraditional”.

Le sneaker Cobras virtuali di Giuseppe Zanotti

Anche Giuseppe Zanotti parteciperà alla Mvfw debuttando nel mondo Nft:  in collaborazione con la community Deadfellaz e il marketplace (sempre di token) Neuno, ha creato un’edizione virtuale della sneaker Cobras. Cinquecento dei mille pezzi Nft andranno a selezionati possessori della neuCard (insieme ad altri capi virtuali realizzati da neuno e Deadfellaz) che riceveranno anche uno sconto del 20% per l’acquisto delle scarpe reali sul sito di Giuseppe Zanotti.

Il legame con il mondo reale

Il caso di Zanotti dimostra che, sebbene le vendite nel Web3 stiano crescendo e stiano nascendo veri e propri shopping district con boutique monobrand di prodotti digitali (su Decentraland, per esempio, Boson Portal)  per ora il legame con il mondo reale rimane importante: il metaverso è un mondo in costruzione e ancora appannaggio di pochi, ma può costituire un fattore trainante per le vendite (e aiutare i brand a raggiungere nuovi clienti). Tornando al già menzionato Etro, infatti, la sfilata nel metaverso segna l’occasione per l’apertura del primo pop-up store virtuale del brand dove gli utenti potranno sia customizzare i propri avatar sia acquistare i capi e agli accessori Etro atterrando direttamente sul sito.

Il Computron di Bulova creato da D-Cave

Tra virtuale e reale è anche la partecipazione alla Metaverse fashion week di D-Cave: il marketplace digitale fondato da Stefano Rosso aprirà uno spazio dedicato su Decentraland e presenterà una collaborazione con lo storico marchio di orologi Bulova. Nello store virtuale, infatti, sarà in vendita un’edizione speciale del Computron di Bulova, ridisegnato con uno occhio speciale al metaverso e al mondo del gaming, Per accedere al prodotto fisico, tuttavia, sarà necessario acquistare uno dei mille Nft in vendita: solo così si potrà ottenere il wearable da far indossare al proprio avatar su Decentraland e, poi, il prodotto reale.

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