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La fiera della sostenibilità diventa virtuale: tra gli stand si gira con l’avatar

Tre giorni dedicati a rinnovabili, smart mobility, green tech e turismo verde su un piattaforma di realtà virtuale

di Elena Comelli

4' di lettura

È tutto pronto per la prima edizione di Geco, la fiera virtuale sulla sostenibilità che dal 28 al 30 gennaio ospiterà sulla piattaforma 3D gecoexpo.com alcune delle voci green più autorevoli del panorama istituzionale italiano, storie d'impresa e best practice innovative a livello internazionale.

Energie rinnovabili, green tech, smart mobility e nuovi modelli di sviluppo per il turismo verde sono le aree tematiche sulle quali si concentrerà la tre giorni online, il cui ingresso è aperto al pubblico e gratuito, previa registrazione.

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La particolarità dell'iniziativa - organizzata dall'agenzia Smart Eventi sotto il patrocinio del Comune di Milano e dell'Enit - è la reinterpretazione della fiera in chiave di gamification, grazie alla collaborazione con la piattaforma per eventi virtuali Hypersmarter, che utilizza una tecnologia belga molto innovativa per gli ambienti in 3D.

«Con il blocco dovuto alla pandemia abbiamo cercato di individuare un nuovo modo di incontrarci, che non fosse solo quello delle videoconferenze via Zoom o Skype, troppo piatte per consentire uno scambio significativo», spiega Daniele Capogna, fondatore di Smart Eventi. L'idea è di trasformare l'ostacolo delle restrizioni dovute al Covid nell'opportunità di offrire un'esperienza fieristica completa, seppure in una logica virtuale e sicura, realizzando una fiera a emissioni zero, coerentemente con il tema centrale dell'evento.

«L'obiettivo che ci siamo posti è di consentire ad aziende ed enti di continuare a promuovere relazioni di business con una modalità d'incontro innovativa - precisa Capogna -. La gamification trasforma l'esperienza della fiera in un viaggio appassionante e divertente, cambiando il modo di concepire gli eventi di settore. Vogliamo convertire questa crisi in un'opportunità per riscrivere il futuro in ottica sostenibile, portando l'attenzione sui temi che dovranno definire l'agenda industriale negli anni a venire e sui modi in cui tecnologia e innovazione possono integrarsi nelle nostre esperienze e nel business per aiutarci nella ripresa».

In pratica, entrare nella fiera sarà come entrare in un videogame con il proprio avatar, che viene configurato al momento della registrazione in modo molto semplice, senza scaricare software dedicati sul computer. “Con questo personaggio ci si può muovere da uno stand in 3D all'altro, dove si incontrano i responsabili - reali e non virtuali - dell'azienda, con cui si può dialogare via chat oppure di persona facendo partire una telefonata, o in alternativa ci si può semplicemente scambiare i biglietti da visita virtuali, tratti dal profilo dalla registrazione”, spiega Capogna.

Se servono informazioni più specifiche, il responsabile dell'accoglienza può mettere il visitatore direttamente in collegamento con i colleghi più esperti di quel particolare prodotto, semplicemente aggiungendoli al gruppo come si farebbe su una chat di Whatsapp.

Ogni visitatore ha inoltre a disposizione all'interno della piattaforma il proprio archivio virtuale, su cui andranno a caricarsi tutti i biglietti, i prodotti e i materiali scambiati nel corso della visita. Gli espositori, da parte loro, hanno a disposizione quattro tipologie di stand, dal più piccolo al più grande, che occupa buona parte dello schermo, come in una fiera reale.

«A ognuno di loro è stata abilitata un'utenza, su cui possono caricare più o meno immagini, video o volantini, a seconda della dimensione dello stand - chiarisce Capogna -. Il vantaggio per gli espositori è anche raccogliere una statistica su quali sono stati i prodotti più cliccati all'interno degli stand, il che offre un potenziale di analisi che in una fiera fisica non esiste. Con la raccolta dei biglietti da visita virtuali, poi, si apre una serie infinita di possibilità di marketing».

Tutti questi materiali sono stati inseriti negli stand, che vengono collocati in un ambiente virtuale, programmato in modo da riuscire piacevole e arioso, affacciato su bellissimi panorami e con ampie sale di conferenze dove si svolgeranno tutti i convegni. «Nel momento in cui inizia un convegno, si aprirà un annuncio a tutti i visitatori, che potranno decidere di partecipare e verranno teletrasportati nell'auditorium, dove possono entrare nella videoconferenza e seguire gli interventi», descrive Capogna.

Nella piattaforma, oltre agli stand e ai convegni, si possono anche inserire delle aree relax, dove ci sarà una tombola della sostenibilità e altri giochi pensati per il pubblico di questa fiera. Il 28 gennaio, dopo l'introduzione di Capogna e di Roberta Guaineri, assessore al Turismo, Sport e Tempo libero del Comune di Milano, l'evento si aprirà con un tavolo sull'“Azione climatica e transizione energetica”, a cui interverrà tra gli altri Roberta Boscolo, responsabile scientifica Clima ed Energia della World Meteorological Organization.

La giornata proseguierà con un focus sul turismo sostenibile – in un momento storico in cui il comparto è chiamato a interrogarsi e a rivedere profondamente le proprie strategie – e sulla bikeconomy, un settore che vale oltre 500 miliardi a livello globale.

La mobilità elettrica e le smart cities saranno al centro della seconda giornata e la digitalizzazione in chiave sostenibile sarà al centro della giornata conclusiva, in cui si terrà anche la premiazione dei migliori Smart Talk, che hanno partecipato al concorso organizzato prima delle fiera, presentando progetti di sostenibilità e biodiversità.

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