La Figc vara tavolo anti-crisi, blocco ingaggi e norma anti-Superlega
Nel Consiglio federale che annuncia il rinnovo del ct Roberto Mancini fino al 2026 approvate anche le misure per contenere gli aumenti salariali e la proroga di un mese degli ingaggi di marzo
di Marco Bellinazzo
4' di lettura
Quindici mesi di pandemia, irrisolti problemi strutturali. La crisi della Serie A e in generale del calcio italiano è più profonda di quanto si pensi. E se dal punto di vista tecnico la Nazionale è tornata su buoni livelli sotto la guida di Roberto Mancini, che resterà in panchina fino al 2026 grazie al rinnovo annunciato lunedì 17 maggio, sulle altre questioni il presidente della Federcalcio Gabriele Gravina è atteso da un complesso lavoro.
Tavolo anti-crisi
Gravina ha istituito un tavolo tecnico con Lega Serie A, Lega B, Lega Pro, AIC e AIAC per agevolare un confronto anche con alcuni rappresentanti delle società al fine di approfondire le soluzioni più urgenti e favorire le condizioni ideali affinché il sistema torni in sicurezza. La prima riunione, con la partecipazione delle leghe, dei club, delle componenti tecniche e di alcuni rappresentanti dei club, è stata convocata per venerdì 21 maggio. Nel frattempo, andando incontro alle esigenze più urgenti manifestate dall'assemblea dei club della massima serie, Gravina ha proposto al Consiglio, che ha approvato con voto unanime, di posticipare la verifica per i club di A del pagamento degli emolumenti di marzo nel mese di giugno, comunque necessario per l’iscrizione al prossimo campionato.
Slittano di un mese gli stipendi di marzo
I club avevano chiesto un intervento più drastico e un taglio di due mensilità da concordare con sindacato e calciatori. Il rischio, denunciano molti dirigenti di club, e' il default. «È un principio che non condivido - ha spietato però Gravina -. È in contraddizione con altri comportamenti. Ma in momenti di straordinaria eccezionalità dobbiamo tenere conto della difficoltà, bisogna usare anche un po' di buonsenso. E spostare di un mese una mensilità mi sembra di buonsenso. Molte società hanno già pagato marzo, aprile e addirittura maggio. Il principio comunque non mi piace».
Tetto all’aumento degli ingaggi
Sempre su proposta del presidente federale, il Consiglio federale di lunedì 17 maggio ha approvato il principio di una nuova norma che impone il blocco della campagna trasferimenti per le società di Serie A e di Serie B che superano il costo complessivo del monte contrattuale determinato dai contratti pluriennali in essere per la stagione sportiva 2021/2022 e non prestano idonee garanzie per l'eccedenza. La determinazione nel dettaglio della nuova disciplina sarà approvata alla prossima riunione di Consiglio Federale, a seguito della riunione del tavolo tecnico sulla crisi economica convocato per venerdì 21 maggio.«È una norma importante sotto il profilo del contenimento dei costi», ha dichiarato Gravina nella conferenza stampa che ha fatto seguito alla riunione del Consiglio per poi tornare a parlare della riforma dei campionati.
Serie A a 18 squadre
«C’è un’idea e un progetto al quale ho lavorato e che sottoporrò a tutte le componenti, se questo si verificherà, già a partire dalla stagione 2023/24 avremo una Serie A a 18 squadre. Mi interessa una riforma del sistema calcio italiano, molto più ampia della Serie A. Il campionato a 18 squadre sta diventando un tema comune anche per altre federazioni, così come i play off e play out. Significa che siamo stati precursori dei tempi. Già da venerdì potrebbe essere il primo passo per discutere di questa riforma».
Norma anti Superlega
In conseguenza di quanto già inserito nelle Licenze Nazionali nella scorsa riunione ad aprile, il Consiglio ha approvato la modifica dell’articolo16 delle NOIF in materia di decadenza e revoca dell’affiliazione, prevedendo che lo stesso Consiglio Federale, su proposta del Presidente federale, deliberi la decadenza delle società professionistiche dall'affiliazione alla FIGC se: a) partecipano a competizioni organizzate da associazioni private non riconosciute dalla FIFA, dalla UEFA e dalla FIGC; b) disputano gare e tornei amichevoli senza l'autorizzazione della FIGC.
Bilancio Consuntivo
Il Consiglio ha approvato all’unanimità il Bilancio Consuntivo 2020 che, nonostante sia il primo condizionato dalla pandemia di Covid-19, chiude con un Valore della Produzione pari a 169,1 milioni di euro, con un Margine Operativo Lordo pari a 52,5 milioni e un risultato positivo pari a 2,2 milioni di euro, dopo cospicui accantonamenti per le emergenze, il sostegno e lo sviluppo del calcio e il pagamento delle imposte.
Licenze Nazionali
È stato anche approvato il Manuale delle Licenze Nazionali per la stagione sportiva 2021/2022 che prevede al 28 giugno il termine perentorio per la presentazione della documentazione per l’iscrizione ai campionati. L'8 luglio è prevista la comunicazione dell'istruttoria ai Club e il 15 luglio sarà convocato il Consiglio Federale per eventuali ricorsi. Per quanto riguarda la promozione della Salernitana al campionato di Serie A al fine di garantire la regolarità del campionato, secondo quanto previsto dall'art. 7 (comma 8) dello Statuto federale e dall'art.16 bis (commi 1 e 2) delle NOIF, il Consiglio Federale ha deliberato all’unanimità quale termine per porre fine al perdurare della posizione di controllo (diretto e/o indiretto) di due società professionistiche il 25 giugno, ovvero 3 giorni prima dalla scadenza per la presentazione della domanda di iscrizione al campionato.«Non è un terreno di scontro ma solo di applicazione delle regole che si conoscono dal luglio 2013. Non servono sanzioni perché non ci si può proprio iscrivere al campionato. Lo impone la Figc, il Coni e le norme internazionali. Non siamo controparte della Salernitana, siamo solo rispettosi delle regole. Noi vogliamo la Salernitana in Serie A», ha tenuto a specificare Gravina, che oggi in Consiglio ha recuperato un verbale a firma Claudio Lotito datato luglio 2013, quando il club campano conobbe la sua prima promozione tra i professionisti e l'allora Figc di Giancarlo Abete riconobbe una deroga sulla multiproprietà.
Serie D
Tenuto conto della perdurante difficoltà in cui versa il calcio di base a causa della pandemia di Covid-19 e raccogliendo una richiesta avanzata dalle società dilettantistiche e dai rappresentanti della Lega Nazionale Dilettanti, Gravina ha proposto di integrare il regolamento per la distribuzione delle risorse della mutualità generale, nel rispetto dei dettami della cosiddetta Legge Melandri, al fine di poter rimborsare anche le spese per le attività, le iniziative, i progetti attinenti e/o connessi alla formazione e quindi all’utilizzo di calciatori convocabili per le squadre nazionali giovanili italiane, maschili e femminili.
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