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La formula a ioni di litio della familiare Opel Astra

Prevista anche la wagon

di Federico Cociancich

Lunghe percorrenze. La versione elettrica di Astra completa la gamma della media tedesca (termica e ibrida) e offre oltre 400 di autonomia

2' di lettura

La sesta generazione di Opel Astra, punta alla massima libertà di scelta: in aggiunta alle versioni a motore termico, quella plug-in hybrid e la nuova top di gamma Astra Gse, debutta anche l’attesa full electric 5 porte, presentata alla stampa internazionale a Berlino due giorni fa. L’offerta verrà, inoltre, completata quest’anno con Astra Sports Tourer Electric a batteria, la prima station wagon alla spina di una casa automobilistica tedesca: una proposta interessante in un panorama dominato da suv e berline, nonché un prodotto concorrenziale nei confronti di Tesla Model 3 e Model Y. La nuova Astra sfrutta la piattaforma Emp2 (terzo aggiornamento) del Gruppo Stellantis, utilizzata anche per la cugina Peugeot 308.

La nuova versione elettrica si riconosce dalla verniciatura bicolore con tetto e specchietti retrovisori esterni in nero carbonio, mentre i cerchi da 18 pollici a cinque razze in nero lucido evidenziano il design «Bold and pure» caratteristico di Opel. Sotto il cofano troviamo il motore elettrico in grado di generare 156 cv (115 kW) e ben 270 Nm di coppia massima. Grazie al peso globale contenuto in appena 1.690 kg, alla batteria da 54 kWh e alla velocità limitata a 170 km/h, la nuova Astra elettrica riesce ad avere un’autonomia di 418 km (con ciclo WLTP).

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Le batterie sono collocate sotto il pianale e questo consente di avere più spazio all’interno dell’auto, abbassare il baricentro, e fornire una rigidità torsionale maggiore del 31% rispetto alle altre versioni di Astra. Può essere caricata all’80% in circa 30 minuti presso colonnine a corrente continua da 100 kW ed è inoltre dotata del caricatore trifase da 11 kW in corrente alternata.

Proprio l’elevata rigidità torsionale della scocca, un efficace isolamento acustico e i sedili ergonomici certificati da Agr (un’associazione tedesca indipendente di esperti posturali) assicurano un elevato livello di comfort durante la guida. Tre i driving mode, Eco, standard e Sport che intervengono su potenza e coppia a disposizione ma non su sterzo né sospensioni. Per l’infotainment Opel ha scelto la piattaforma Snapdragon Automotive Cockpit di Qualcomm, che sfrutta due grandi display widescreen da 10 pollici per tutte le funzioni principali, come livello di carica della batteria e l’autonomia, mentre il climatizzatore può essere regolato con tasti fisici. Eccellente l’head-up display in alta risoluzione, che, assieme al riconoscimento vocale, consente di tenere sempre le mani al volante e gli occhi sulla strada. Numerosi i sistemi di assistenza alla guida, che includono, ad esempio, l’allerta incidente con frenata automatica di emergenza e rilevamento pedoni, il sistema di mantenimento di corsia, quello di rilevamento stanchezza, il cruise control adattivo con funzione stop and go, il park pilot anteriore e posteriore e la videocamera a 360 gradi. Disponibile inoltre come optional il sistema Intelli-Drive 2.0 che consente un cambio corsia semiautomatico e l’adattamento intelligente della velocità con il riconoscimento dei segnali stradali. Il bagagliaio da 352 litri arriva a 1.268 litri abbattendo i sedili.

La nuova Opel Astra Electric sarà prenotabile a breve, con le prime consegne previste in autunno, il prezzo ufficiale non è ancora noto ma si può ipotizzare compreso tra i 45 e i 50mila euro.

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