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La Giornata del Contemporaneo Amaci diventa maggiorenne e abbraccia la sostenibilità

Dopo le restrizioni dovute alla pandemia, quest'anno si punta sulla presenza ma sarà comunque mantenuto il formato ibrido, fisico e digitale

di Maria Adelaide Marchesoni

4' di lettura

La giornata del Giornata del Contemporaneo (sabato 8 ottobre) promossa da AMACI compie 18 anni. Nell'anno in cui diventa maggiorenne viene scelta come immagine «Icarus» (2021-2022), ultimo tassello di un articolato progetto realizzato da Giorgio Andreotta Calò a partire dal 2019. L'istantanea ritrae una penombra dalla quale emerge in primo piano una falena, le cui ali nascondono il volto di un ragazzo che sembra offrirle, con gesto gentile, la mano come sostegno. <Da questa immagine - spiega Lorenzo Balbi, presidente di AMACI - deriva il tema di questa Giornata del Contemporaneo e del suo passaggio alla maggiore età in quanto sembra rispondere, in modo simbolico, all'invito a riflettere sulla crisi ambientale, ponendo l'accento sull'importanza del passaggio di testimone alle nuove generazioni, gli adulti di domani, a cui consegniamo la responsabilità di costruire un futuro migliore del presente che lasciamo in eredità>.
<Il tema dell'ecologia - prosegue Balbi - sarà il filo conduttore di questa 18ª edizione connesso alle sue varie declinazioni, la sostenibilità, l'abbattimento delle emissioni urgenze globali evocate anche dai giovani di tutto il mondo che coinvolgono anche il sistema dell'arte chiamato a ripensarsi e a domandarsi quali sono gli impatti della propria attività>.
E a proposito di sostenibilità <il tema dell’impatto ambientale - afferma Lorenzo Balbi - è stato affrontato da AMACI da diverso tempo e stiamo per avviare un'iniziativa su questi temi ai quali sarà dedicata una giornata di studi>. Per affrontare e sviluppare il tema AMACI ha un dialogo aperto con diverse associazioni che operano per mitigare gli impatti ambientali del settore arte e tra queste Gallery Climate Coalition (GCC), una comunità internazionale di organizzazioni artistiche che ha come obiettivo principale facilitare una riduzione delle emissioni di CO2 del settore di almeno il 50% entro il 2030, oltre a promuovere l’azzeramento dei rifiuti.

I soggetti coinvolti nella 18ª Giornata

La Giornata del Contemporaneo è realizzata con il sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e la collaborazione della Direzione Generale per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Quest'anno la Giornata è in formato ibrido, sia in presenza che online, anche “per raccontare la rinata vitalità dell’arte contemporanea nel nostro Paese” dopo due anni di pandemia spiegano gli organizzatori. “Un’occasione - riflette il direttore generale Onofrio Cutaia - anche per irradiare energie nuove e creare nuove collaborazioni e relazioni su tutto il territorio”. Dall’8 al 14 ottobre, poi, ricorda l’ambasciatore Terracciano, che guida la direzione generale Diplomazia Pubblica e Culturale, si vola all’estero grazie alla rete di ambasciate, consolati e istituti italiani di Cultura che quest'anno compiono 100 anni con riferimento all'apertura del primo Istituto, a Praga. Come per le precedenti edizioni vi saranno diversi nuclei di attività: una programmazione ad hoc dei Musei associati AMACI, con focus su attività dedicate al pubblico dei diciottenni, iniziative sviluppate in collaborazione con la rete estera del MAECI (Ambasciate, Consolati e Istituti Italiani di Cultura all'estero), il coinvolgimento della rete dei Luoghi del Contemporaneo promossa dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e infine, le proposte dei soggetti aderenti che rendono la manifestazione capillare, facendo emergere la rete diffusa delle realtà culturali che promuovono i diversi linguaggi del contemporaneo italiano sul territorio nazionale e internazionale. La manifestazione è come sempre caratterizzata da ingressi gratuiti e partecipazioni gratuite a tutte le iniziative.

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L'artista e il progetto Icarus

Giorgio Andreatta Calò (Venezia 1979), tra gli artisti italiani più interessanti degli ultimi anni, ha rappresentato l'Italia alla 57ma Biennale di Venezia (2017) «Senza titolo (La fine del mondo)» (2017) un'imponente installazione che alterava lo spazio del Padiglione Italia: il visitatore era invitato a salire una rampa che consentiva la visione di uno spazio rialzato ricoperto d'acqua, un bacino nel quale si specchiavano le capriate della copertura. La sua pratica artistica comprende sculture, installazioni ambientali di larga scala e interventi spaziali che trasformano architetture o interi paesaggi e sono spesso concepite per essere incluse in un ricco sistema di rimandi e collegamenti tra di loro, anche attraverso l'uso di elementi naturali densi di significati simbolici – come l'acqua, la luce e il fuoco. Il progetto «Icarus» è stato avviato dall'artista nel 2019 (ripreso nel 2020 causa Covid) in Olanda nel padiglione dismesso di Rensenpark a Emmen, un tempo destinato alle farfalle, è un film che documenta la metamorfosi di una colonia di falene portate nel padiglione con il supporto di un esperto entomologo italiano, Enzo Moretto, e di un giovane entomologo, Bart Coppens. L'esperienza naturalistica dell'artista intreccia il mito di Icaro, qui incarnato da Coppens, mentre a Moretto è affidato il ruolo del padre Dedalo, l'architetto capace di dominare le leggi della natura, tanto da costruire le ali per volare via dal Labirinto, da lui stesso progettato, in cui i due furono imprigionati da Minosse. A patto però di non avvicinarsi troppo al sole, come fece il figlio. L'immagine che AMACI ha scelto è uno still del video: il lepidottero e il giovane appaiono in comunicazione e per un attimo le ali sottili della falena sembrano diventare un'estensione delle dita del ragazzo, come in un principio di metamorfosi che si innesca al calar del sole. L'imbrunire diventa così il momento delle possibilità, quel territorio di passaggio tra il conosciuto e l'ignoto in cui un adolescente si trasforma in un giovane uomo e, spiegando per la prima volta le sue ali ancora fragili, accoglie la responsabilità di diventare adulto e volare solo nel mondo.

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