La lingua è una casa comune e si evolve insieme ai giovani
Sule parole nate in aula si sofferma il libro di Graziano Gala: «Controdizionario della lingua italiana. Case possibili per dispersi della parola»
di Alfredo Palomba
I punti chiave
3' di lettura
Quando parlo, dunque anche quando parlo in classe, uso la mia lingua, che non è troppo diversa da quella che uso quando scrivo. È una lingua confortevole, le sono affezionato, l’ho curata e la curo leggendo e parlando con gli altri e pure battendo sui tasti o tracciando linee dritte e curve sulla carta: ché quando si scrive, sulla lingua, ci si interroga. È “italiano”, certo, ma è il mio italiano, forgiato dalla mia esperienza, l’italiano che si accorda con la persona che sono e sono diventato.
Qualche...
Brand connect
Newsletter Scuola+
La newsletter premium dedicata al mondo della scuola con approfondimenti normativi, analisi e guide operative
Abbonati