La lombarda MC Solutions sfida i colossi del digitale, fibra ottica nelle piste di volo
Il brevetto brianzolo MIA System per collegare le piste testato da Save a Venezia: ridotte di 25 volte le bollette, azzerate le manutenzioni straordinarie
di Ilaria Vesentini
3' di lettura
In un'epoca in cui la stazza e la potenza economia sono l'arma competitiva più efficace sul mercato, il “piccolo è bello” è un concetto fuori moda e l'attenzione di finanza e istituzioni è concentrata su start-up e incubatori, la storia di MC Solutions desta interesse. Perché è una piccola azienda familiare brianzola di dieci persone, fondata da un pilota-archimede che dagli anni Ottanta sperimenta come rendere più efficienti e sostenibili i sistemi di illuminazione e controllo delle piste aeroportuali ed è arrivato così a un brevetto internazionale, premiato anche a Inter Airport a Monaco per l'innovazione digitale, che sfrutta un cavo in fibra ottica in cui viaggiano separati i dati ad altissima velocità e i circuiti elettrici, per comandare e controllare da remoto luci e stop bar di pista. Però, un po' a causa della lunga parentesi Covid che ha paralizzato l'aviazione, un po' per la potenza di fuoco commerciale ridotta di MC Solutions e un po' per i tempi molto lunghi di gare e iter autorizzativi dei gestori aeroportuali, il “MIA System” è stato finora installato solo all'aeroporto di Venezia.
Sicurezza dei voli
«Il nostro brevetto risponde a tutte le sfide che il settore aereo sta affrontando in questa fase di grande trambusto, tra carenza di personale e difficoltà a garantire la sicurezza e a reggere i rincari energetici», spiega Debora Cazzani, figlia del fondatore Umberto e responsabile del marketing e dell'export, che con il fratello Maurizio guida la società di Vimercate, 1,9 milioni di euro di fatturato nel 2021 proiettati a 3,3 milioni nel 2023. «Dal prossimo anno contiamo di fare il salto, perché dovrebbero partire i primi progetti messi a gara», aggiunge Cazzani. Nel 2019, con il completamento dell'appalto per Save, Mc Solutions arrivò infatti a superare i 4,7 milioni di euro di ricavi.Il sistema di MC Solutions separa i cavi di alimentazione e i cavi dati, utilizzando la fibra ottica invece del rame, «e questo garantisce sicurezza, velocità ed efficienza, eliminando il problema delle interferenze, con una precisione nei controlli al decimo di secondo e un taglio drastico di costi energetici e di manutenzione. Inoltre la nostra soluzione è compatibile con qualsiasi tipo di luci, regolatori e con tutti i protocolli di comunicazione, perché sappiamo bene che per competere con le nostre microdimensioni in un settore dominato da pochissimi player, come i belgi di ADB Safegate, gli americani di Honeywell e gli italiani di Ocem, dobbiamo garantire la massima integrabilità», aggiunge la responsabile. I risultati dei primi tre anni di sperimentazione sulla pista dell'aeroporto di Venezia (scalo di categoria IIIB, alta) valgono più di tante parole: i consumi energetici per gli impianti AVL (aiuti visivi luminosi) si sono ridotti di 25 volte, la manutenzione si è quasi azzerata, la sicurezza e l'efficienza aumentate (la fibra ottica elimina i problemi di interferenze e i dati viaggiano alla velocità della luce), le emissioni acustiche e di CO2 ridotte (i velivoli non restano con i motori accesi le mezz'ore ad aspettare segnali e vetture follow me per decollare e arrivare ai parcheggi), la puntualità dei voli è migliorata.
Registrazione del brevetto in Usa
«Dal 2019 su 3.450 connettori in fibra ottica installati al Marco Polo non ne abbiamo cambiato uno – racconta Cazzani – così come non si è guastato neppure uno degli oltre 6mila segmenti in fibra ottica e non è stato necessario alcun intervento tecnico notturno straordinario». E avendo sostituito i due apparecchi a microonde dello stop bar che, installati a destra e a sinistra della pista, rilevano il passaggio dell'aeromobile con un unico sensore (una spira magnetica) collegato alla fibra ottica, MC Solutions ha eliminato non solo i problemi di errati messaggi legati, ad esempio, al passaggio di volatili, ma ha anche cancellato le centinaia di migliaia di euro di costi che Save doveva sostenere due volte l’anno per garantire la calibrazione di emittente e ricevente a microonde su 50 stop bar dello scalo veneziano.«Ora stiamo completando la registrazione del nostro brevetto di controllo e monitoraggio remoto delle luci di pista aeroportuali negli Stati Uniti e negli Emirati Arabi Uniti – conclude Cazzani – a novembre parteciperemo al XX convegno organizzato a Malpensa dall’Osservatorio sulle attività di manutenzione degli aeroporti, a maggio 2023 saremo a Dubai Airport Show e a seguire in ottobre a Monaco per InterAirport 2023. Le fiere sono uno strumento fondamentale per consolidarci nell'airfield. E nel frattempo portiamo avanti gli altri due settori in cui siamo diversificati, la trasmissione dati nell'oil& gas (dove stiamo investendo nel 5G) e nell'audio-video service, a partire dall'Autodromo di Monza con tutte le dirette dell'ACI».
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