La macchia nera torna a minacciare le coltivazioni di arance italiane
L’allarme di Confagricoltura: dall’inizio dell’anno 33 intercettazioni su partite di agrumi provenienti dal Sudafrica
di Micaela Cappellini
2' di lettura
Dopo la formica di fuoco, il granchio blu e la cimice asiatica, le antenne degli agricoltori italiani sono allertate contro la macchia nera, un fungo che colpisce gli agrumi e che proviene dall’Africa. L’allarme arriva da Confagricoltura: nel solo periodo gennaio-agosto di quest’anno sono state ben 33 le intercettazioni di macchia nera degli agrumi su partite di frutti provenienti dal Sudafrica.
Questo fungo patogeno è una vecchia conoscenza dell’Italia. Da diversi anni le associazioni degli agricoltori lanciano l’allarme quando nel nostro Paese entrato partite di agrumi malati, che rischiano di trasmetter il fungo alle piante sane delle coltivazioni nazionali. Ma ogni volta, nonostante le richieste di maggiore attenzione, qualcosa sfugge ai controlli delle dogane. «Se i nostri agrumi fossero attaccati da questa fitopatia - afferma Giosuè Arcoria, presidente della Federazione nazionale agrumi di Confagricoltura - l’intero comparto nazionale sarebbe a rischio. Stiamo ancora facendo i conti con il virus della tristeza e i nostri sforzi rischiano di essere annullati dall’ingresso della macchia nera o da altre fitopatie».
Confagricoltura chiede misure urgenti: «Occorre introdurre - prosegue Arcoria - un limite di intercettazioni, oltre il quale vanno bloccate le importazioni. La macchia nera non solo è altamente contagiosa, ma non esite alcuna misura per controllarla». L’associazione ha anche ripetutamente sollevato la questione a Bruxelles: nell’ultima riunione del gruppo di lavoro al Copa-Cogeca, Spagna e Italia hanno chiesto di intervenire. Oltre alla macchia nera degli agrumi, poi, ulteriori intercettazioni su mandarini e pompelmi provenienti dal Sudafrica e da Israele hanno segnalato la presenza anche di Falsa Cydia, questa volta un parassita, che a sua volta colpisce gli agrumi.
Nella Ue si contano 500mila ettari coltivati ad agrumi. L’Italia, con 140mila ettari, circa 3 milioni di tonnellate di prodotto e 1,5 miliardi di valore, è il secondo produttore europeo dopo la Spagna e il tredicesimo mondiale, con l’export che raggiunge 250 milioni di euro.
loading...