La meccanica vicentina dà più forza alle filiere
Industria e artigianato firmano il primo accordo in materia di catena del valore che prevede una serie di azioni comuni a supporto delle imprese
di Barbara Ganz
3' di lettura
Possono succedere molte cose se le imprese di una filiera si conoscono e si parlano. Imprese capofila possono scoprire che materiali e componenti che vengono ordinati all’estero possono arrivare da ben più vicino, anche dalla stessa provincia, con un dialogo maggiore e un controllo più completo dell’intero processo. Diventa possibile studiare nuovi metodi per progettare insieme i prodotti o fare formazione, e per incrociare la domanda e offerta di lavoro. E le aziende capofila molto possono fare il cosiddetto credito di filiera, che mette le proprie fornitrici sotto l’ombrello della solidità e delle garanzie offerte grazie alle maggiori dimensioni. Per non parlare del tema ESG e sostenibilità: a breve tutte le aziende dovranno garantire anche per i propri fornitori.
C’è questo e molto altro oggi nel primo Accordo di collaborazione in materie di filiere produttive - catene del valore tra Confindustria Vicenza e Confartigianato Imprese Vicenza firmato a Vicenza, che diventa così un caso di scuola, mentre un po’ ovunque - complici pandemia e costi delle materie prime e delle bollette impazziti - impongono di ripensare strategie che erano date per acquisite. È il primo accordo di questo genere in Veneto tra i due sistemi di rappresentanza, e di certo uno dei primi protocolli di questo tipo del Paese. Il documento prevede la definizione di una serie di azioni comuni a supporto delle imprese tramite una prima collaborazione tra quelle facenti parte dei gruppi di coloro che hanno siglato l’accordo, ovvero Carlo Pellegrino, presidente Sistema Produzione di Confartigianato Imprese Vicenza (che comprende i mestieri della Meccanica e dell’Elettromeccanica) e il presidente della Sezione Meccanica Metallurgica ed Elettronica di Confindustria Vicenza Andrea Tovo.
Il settore ha una consistenza complessiva in Provincia di Vicenza di oltre 6200 imprese per più di 75mila dipendenti in Provincia. «Le filiere manifatturiere sono una realtà del nostro tessuto imprenditoriale diffuso – afferma Carlo Pellegrino -. Producono valore partecipando attivamente all'innovazione che i capofila industriali prevedono per i prodotti destinati ai mercati mondiali. Le piccole imprese esprimono nelle filiere un costante livello di altissima collaborazione che lega indissolubilmente il prodotto industriale con il valore artigiano offerto dalla subfornitura. Ora, con questo accordo, si fa un passo in avanti in termini di collaborazione, di crescita di competenze diffuse e del capitale umano, di attrattività verso i giovani, di merito creditizio e molto altro. Le filiere vanno intese, infatti, come rapporti di reciproco supporto tra chi ne fa parte consapevoli che ognuno partecipa ad esse apportando le proprie peculiarità. Non solo: sono inoltre utili antenne perché permettono, proprio unendo soggetti diversi, di comprendere meglio il mercato e le sue dinamiche. Ben vengano quindi accordi come questo che vanno nella direzione di uno sviluppo complessivo di tutte le imprese dei settori coinvolti».
E per Andrea Tovo «Vicenza è una provincia ricchissima di aziende-gioiello artigiane e industriali e, come diretta conseguenza, ricchissima di opportunità per chi vuole fare sinergia – afferma . Talvolta questo potenziale non si è riuscito ad esprimere al 100% e, assieme agli amici di Confartigianato, ci siamo trovati d’accordo nel volervi porre rimedio. Anche, ma non solo, in occasione della pandemia, l’Europa, l’Italia e anche questo territorio hanno riscoperto le virtù delle filiere corte e di come queste possano tradursi in un vantaggio competitivo importante. Ora siamo qui, quindi, a siglare un accordo per favorire la collaborazione tra aziende piccole, medie e grandi, della filiera a monte e a valle, di modo che le forniture e gli acquisti tra imprese vicentine possano essere sempre più intensi e numerosi. A questo si aggiunge una collaborazione più stretta sul lato della rappresentanza degli interessi imprenditoriali nel territorio».
Tra le attività previste dell’accordo sono quindi previste azioni di monitoraggio della composizione delle filiere meccaniche e della loro collocazione all'interno delle catene del valore internazionali, anche in collaborazione con il mondo Accademico e istituzionale, con l’obiettivo di condividere i bisogni prioritari delle imprese e attuare interventi volti a migliorare le performance della filiera nel suo insieme; azioni coordinate in merito a bandi e opportunità di finanziamento in funzione delle reali esigenze delle filiere produttive oltre che per approfondire le opportunità derivanti dal credito di filiera, individuabile come leva di sviluppo di forme aggregative di impresa.
Ulteriori sinergie saranno legate al tema del “Capitale Umano”, ovvero volte ad individuare possibili modalità collaborative di superamento delle attuali criticità sperimentate nel reperimento di manodopera e nella capacità di trattenere le giovani generazioni; oltre all’attivazione di progetti comuni per valorizzare la presenza della filiera sui mercati internazionali e favorire i processi di innovazione digitale e tecnologica in grado di aumentare la capacità competitiva delle imprese.
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