ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùDal 7 ottobre in edicola

La moda e i suoi protagonisti: è tempo di A passion for fashion

Che cos'hanno in comune James Bond e una modella con il paracadute? La body positivity di Devyn Garcia e le donne-belle-vestite-bene di Armani? Scopritelo sul nuovo HTSI.

di Nicoletta Polla-Mattiot

3' di lettura

All'indomani della chiusura della kermesse parigina, è tempo di fare il punto sulle nuove direttrici dello stile con l'uscita in edicola di “A passion for fashion”, il secondo speciale moda che How to Spend it dedica a tutti gli appassionati di abiti, accessori e del modo in cui la creatività capta e interpreta i segnali del presente. L'immediatezza di sguardo sul contemporaneo, il radicamento nel divenire e le antenne sul contesto sono la struttura e il linguaggio di ogni collezione: le sfilate di Milano e di Parigi, appena concluse, sono state, ancora una volta, una dimostrazione di quanto la moda sappia esprimere e alimentare l'aria del tempo e le sue contraddizioni.

Di qui l'importanza di alcune riflessioni a cui il giornale dà spazio.

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Per cominciare l'immagine di copertina, l'espressione del rigore e della serietà che sa diventare eleganza, quella normalità di abiti “per belle donne vestite bene” che è il segno distintivo di Giorgio Armani, reinterpretato e declinato secondo canoni sempre riconoscibili e sempre diversi. Ma conta anche l'ambientazione di questa immagine giorno-sera: perché il servizio, che fa il punto sulle tendenze della stagione, è stato scattato in un campo volo alle porte di Milano, in collaborazione con la scuola di paracadutismo sportivo VZone.

Ci vuole spirito di avventura e coraggio, capacità di affidamento e voglia di libertà per lanciarsi in tandem con un istruttore da 4200 metri di altezza o per sperimentare in prima persona un corso in caduta libera. Tutte qualità più che necessarie per affrontare il tempo presente: se Rilke diceva che “la gioia è uno spavento che non si teme”, la creatività è la capacità di un volo acrobatico sull'abisso delle possibilità.

Ecco allora che in cielo si vede passare un aereo che è il simbolo del più spregiudicato coraggio, un Pilatus PC-6, 550 cavalli in grado di decollare e atterrare in pochi metri. Primo proprietario: James Bond. Per inciso, la prima volta che lo si è visto in azione è una scena di Golden Eye: in un rocambolesco decollo da una fabbrica russa di armi chimiche dove l'agente segreto sta sfuggendo all'attacco di uno spietato colonnello. L'attualità della fiction, le anticipazioni della creatività... Oggi questo turboelica con 15 metri di apertura alare è di proprietà di un collezionista tedesco ed è affittato dalla scuola VZone per i lanci con quel paracadute che la modella di How to Spend it interpreta insieme ad outfit che parlano della necessità di nuove sfide e cambiamento. Lo stile adotta la lingua del movimento e del viaggio: incrociare rotte, stratificare materiali e memorie.

La seconda riflessione di questo numero passa attraverso le esperienze di tre donne e altrettante protagoniste della moda e dell'arte: Devyn Garcia, Jezabelle Cormio, Zoë Buckman. Generazioni, provenienze, professionalità completamente diverse, ma un comune modo di intendere la creatività come talento, singolarità e denuncia, che intercetta la direzione sicura che il mondo del fashion ha deciso di percorrere e da cui non si tornerà più indietro.

Devyn Garcia, protagonista del servizio di moda di HTSI, è l'incarnazione naturale di quella body positivity che mette al centro la ricerca di libertà e autenticità nel vestire. Star indiscussa di passerelle, campagne e copertine, non in quanto curvy, ma in quanto spontaneamente bella. Jezabelle Cormio, stilista che appartiene a quella nuova generazione di creativi per cui la sostenibilità, il made in Italy, le manifatture locali e tradizionali sono imprescindibili. Zoë Buckman, una delle artiste più rappresentative di una certa militanza femminile, che reinterpreta i gesti del cucire, riparare, ricamare - tradizionale immaginario del lavoro delle donne - in chiave di crudi, dirompenti messaggi antiviolenza.

La terza riflessione è un viaggio nella storia della fotografia che è anche la storia di un colore che torna prepotentemente protagonista della nuova stagione. Carminio, porpora, vermiglio, cremisi: il rosso è il più accesso, il più ambivalente, il più sacro e maledetto, il più imperiale e rivoluzionario, drammatico e passionale, odiato e venerato, fra i colori, e proprio per questo è la sintetica espressione polifonica del momento presente e della sua complessità.

Nelle svolte epocali di questo 2022, c'è anche la fine di un'era, quella della regina Elisabetta. Da James Bond al servizio di Her Majesty, chiude il cerchio di questo numero -in edicola il 7 ottobre - il “Racconto del re”, uno sguardo ravvicinato e intimo sul nuovo reggente, Carlo III d'Inghilterra, la penna di un amico, che scrive per la prima volta e in esclusiva per How to Spend it: Federico Marchetti.

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