I ragazzi di Nisida

La nuova serie podcast che racconta i detenuti del carcere minorile di Napoli

Stupore, speranza, paura, fiducia, fratellanza, rabbia, malattia (e guarigione), sono i concetti chiave intorno ai quali i giovani detenuti dell’istituto Nisida ricostruiscono, attraverso ricordi, riflessioni, emozioni e piccoli componimenti, le proprie storie.

di Donata Marrazzo

2' di lettura

Nisida è il cratere di un antico vulcano dove ribollono le vite dei ragazzi dell'Istituto penitenziario minorile di Napoli. Una piccola isola, come suggerisce l'origine greca del suo nome (Nesis), che guarda Posillipo dal mare, in cui una quarantina di giovani ripara al danno compiuto (o subito, spesso è questione di punti di vista) con la detenzione. Hanno tra i 14 e i 25 anni e sono quasi tutti napoletani o dell'hinterland metropolitano. In molti ritrovano la strada, ma solo dopo aver scontato la propria pena per i reati commessi.

La serie

Il Sole 24 Ore gli dedica un podcast in 7 episodi, firmato da Donata Marrazzo (realizzato con la collaborazione di Paolo Mercuri), ispirato al libro «Dietro la curva c'è ancora strada. Appunti per un lessico nisidiando» (Guida Editori), a cura di Maria Franco. I ragazzi sperimentano attraverso i propri racconti (appunti, piccoli componimenti, riflessioni) il potere trasformativo della parola: stupore, speranza, paura, fiducia, fratellanza, rabbia, malattia sono sette parole chiave intorno alle quali i giovani detenuti ricostruiscono le proprie vite interrotte. Lo fanno all'interno di un laboratorio di scrittura che ha del miracoloso.

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Le voci

Lo cura l'insegnante Maria Franco, vincitrice dell'Italia teacher prize. “I ragazzi di Nisida” racconta le loro storie con la voce prestata di Carlo Geltrude, Daniele Sanzone, Francesca Ritrovato, Benedetta Persico, e gli interventi degli scrittori che insieme a Maria Franco, conducono il laboratorio: Viola Ardone, Sara Bilotti, Riccardo Brun, Daniela De Crescenzo, Antonio Menna, Mario Gelardi, Patrizia Rinaldi.

Il racconto degli invisibili

Sentirete nelle affermazioni del direttore dell'istituto penitenziario Gianluca Guida, a Nisida da 25 anni, tutta la forza di chi governa situazioni così delicate, in cui alle privazioni si accompagnano percorsi di riabilitazione, che tengono conto «delle straordinarie capacità di recupero degli adolescenti, per spronarli alla scoperta dell'errore e all'acquisizione di una coscienza critica». Nelle riflessioni del giovane cappellano Gennaro Pagano l'urgenza di un patto educativo per Napoli, «per intercettare la “paranza degli invisibili”». Nelle testimonianze di attivisti e operatori sociali (da Daniele Sanzone a Vincenzo Porzio) la relazione stretta fra degrado urbano e criminalità, tra territorio e comunità, da Scampia al Rione Sanità. E ogni possibilità di riscatto.

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