La nuova stagione del welfare, crescono gli accordi aziendali
Le intese prevedono un sistema premiale con la redistribuzione dei risultati ottenuti: l'obiettivo è quello di coinvolgere maggiormente i lavoratori nei processi di crescita delle imprese
di Barbara Ganz
4' di lettura
Si è aperta una nuova stagione per il welfare a NordEst: più accordi, contenuti innovativi e uno sguardo alle esigenze che l’emergenza sanitaria ha portato alla ribalta.
Alla Keestrack -IT di Ponzano Veneto, Treviso, leader internazionale nella progettazione e produzione di frantoi e vagli per macchine mobili e semimobili, protagonista nel mercato italiano e con importanti posizioni nei mercati dell’Unione Europea ed extra europei dove viene realizzato più del 50% del fatturato, a inizio luglio è stato siglato il primo accordo aziendale per circa 60 collaboratori. Dal 2010 lo stabilimento è integrato nel Gruppo belga Keestrack, della famiglia Hoogendoorn, che nei mesi scorsi ha consolidato la presenza in Italia con l’acquisizione di Goldoni Trattori di Carpi. «È in assoluto il primo integrativo siglato per Ponzano Veneto – dichiara il direttore generale Roberto Lopes – e arriva in un momento di crescita del Gruppo Keestrack in Italia. Sentiamo che è stata apprezzata dalle rappresentanze e da tutti i collaboratori la volontà di condividere un sistema premiale con la redistribuzione dei risultati ottenuti dalla nostra impresa. Lo stabilimento di Ponzano sarà presto al centro di un importante investimento, con l’ampliamento del sito industriale». L’accordo punta a coinvolgere i lavoratori nella crescita, attraverso il miglioramento di quattro parametri, come gli indici di redditività e di rotazione magazzino, efficienza organizzativa con riduzione dei costi di acquisto e crescita dei volumi di produzione. L’importo massimo ammonta a 600 euro, incrementabili scegliendo di dedicarli all’acquisto di servizi di welfare.
Sempre nel Trevigiano c’è il nuovo integrativo alla Ugitech – TFA di San Vendemiano, da alcuni anni parte del gruppo siderurgico svizzero Swiss Steel, leader mondiale nella produzione di acciai speciali con circa 10mila collaboratori nel mondo e oltre 2,2 miliardi di euro di ricavi. Per i 50 dipendenti dello stabilimento il premio di risultato viene fissato al raggiungimento di obiettivi di sicurezza e cura dell’ambiente di lavoro, produttività, redditività aziendale e qualità del prodotto. L’importo massimo con il raggiungimento dei risultati indicati in tutti i parametri è di 1.600 euro annui. «Questo contratto aziendale che sarà valido fino a tutto il 2023 – dichiara Marco Beccani – esprime il positivo clima di relazioni sindacali in azienda. Accanto ai paramentri più strettamente economici, si è voluto riconoscere e premiare l’impegno per la responsabilità sociale d’impresa in termini di sicurezza e l’obiettivo ‘zero infortuni', la prevenzione di reati di tipo ambientale, il rispetto del codice etico e della legalità in tutti i suoi aspetti. Stiamo valorizzando e potenziando lo stabilimento di San Vendemiano con un importante piano di investimenti che si concluderà nel 2022».
Anche alla W&P Cementi, arriva il premio di risultato per i 21 lavoratori dello stabilimento di Cadola, Belluno. Impresa, Rsu aziendali e rappresentanti della Filca Cisl territoriale lo scorso 16 giugno hanno siglato un accordo che istituisce meccanismi incentivanti volti al miglioramento della sicurezza in azienda, così come di qualità, produttività e competitività. Si tratta del primo accordo di questo genere da quando la cementeria ha cambiato proprietà: nell’agosto 2014, infatti, l’ex cementeria Buzzi è stata acquisita dal gruppo austriaco Wietersdorfer a cui appartiene W&P Cementi. Lo stabilimento ha subìto nel periodo successivo un pesante ridimensionamento con la riduzione del numero di occupati. Pur tra tante le difficoltà, oggi il sito W&P di Cadola è attivo come officina di macinazione di clinker ed è in ripresa, in linea con i dati sulla produzione del cemento in Italia. «Il processo di ridimensionamento è stato lungo e doloroso - spiega il sindacato - ma le relazioni industriali tra le parti sociali e la precedente proprietà aziendale hanno permesso il mantenimento e il successivo consolidamento del dialogo con il gruppo austriaco, che ha portato alla definizione di una piattaforma aziendale con l’erogazione di forme di premialità ai dipendenti.
Ed è stato rinnovato lo scorso 24 giugno l’accordo integrativo sul premio di risultato per il biennio 2021-22 alla Florian Legno Spa di Riese Pio X (Treviso), una delle principali realtà nel mercato del legno in Italia attiva dal 1974 e holding del gruppo Florian. L’accordo prevede una premialità economica che verrà riconosciuta ai dipendenti con qualifica operaia e agli apprendisti al raggiungimento di determinati parametri obiettivo stabiliti dalle parti in sede di contrattazione. Il principale parametro è l’indice di produttività cui ora affianca quello di redditività. Il premio ha un valore massimo di 1.260 euro, ai quali vanno aggiunti buoni spesa per 200 euro. Una quota aggiuntiva sarà erogata in favore dei dipendenti maggiormente presenti sul posto di lavoro. Il premio economico che i lavoratori riceveranno potrà essere convertito, a loro scelta, in beni e servizi di welfare, attraverso la piattaforma “Tre Cuori”, beneficiando così della detassazione totale sul valore del premio. Definito nell’accordo anche il riconoscimento di una contribuzione aggiuntiva alla posizione previdenziale dei lavoratori iscritti al fondo Solidarietà Veneto. Da gennaio 2022 la quota a carico dell’azienda passerà dall’attuale 2,70% al 2,80%, migliorando quanto previsto dal contratto nazionale del Legno Industria.
loading...