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La nuova tendenza dell'home design è il giardino d'inverno

Dialogo fra interni ed esterni per vivere sempre a contatto con la natura. Così si investe su serre, verande, terrazze, dove gli arredi outdoor sono in continuità con la casa.

di Caterina Maconi

Il giardino d'inverno di una villa di Torino progettato per ospitare la cucina e la zona living, L'OFFICINA DEI GIARDINI (strutture a partire da 60.000 € per le realizzazioni più semplici e di piccole dimensioni). © L’Officina dei Giardini.

6' di lettura

Piante medicinali, ficus, wallemia australiana, camellia sinensis dalla Cina, palme, cicadee, bambù gigante e l'amazzonica ninfea Victoria, con foglie fino a due metri e mezzo. Un giardino delle meraviglie, rigoglioso e lussureggiante, fitto di specie tropicali accostate ad erbacee di latitudini più miti. Piante avvicinate per giustapposizione, che danno vita a un intrico che meraviglia e sorprende gli ospiti. Era questa la funzione dei conservatory ottocenteschi, diffusi inizialmente in Francia e Inghilterra: conservare le specie provenienti da tutto il mondo, acclimatare la collezione su‑gestiva scovata negli habitat più remoti. Costruiti in legno di cedro, eredità delle serre diffuse già da secoli in Europa, ma subito votati al ferro – più leggero, resistente, che guarda al Liberty – iniziano negli anni a esercitare una funzione pubblica, su modello del Grand Palais parigino, o a diventare il nuovo perno della casa dove servire il tè e conversare.

Giardini d'inverno, greenhouse, glasshouse, citronnerie, serre bioclimatiche e orangerie sono alcune delle moderne declinazioni di queste strutture, a seconda della funzione che esercitano e dei materiali impiegati. Poco diffuse in Italia, iniziano a farsi conoscere, apprezzate per la loro versatilità. Se abitare gli spazi aperti domestici è diventata una priorità dall'inizio della pandemia, queste soluzioni creano ambienti vivibili tutto l'anno, in grado di prolungare – o anticipare – la bella stagione. Complice un'offerta di arredo in costante evoluzione grazie alle proposte dei maggiori brand del design che, tra nomi di lungo corso e debutti – tra i più attesi c'è quello di Molteni&C, nel 2023 – hanno ormai portato l'outdoor sullo stesso piano dell'indoor.

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Tavolo lounge dining Bellagio Outdoor con top in pietra Basaltina e base color Testa di Moro opaco, Gordon Guillaumier per MINOTTI (8.475 €).

Così, oggi, arredare un moderno pavilion o un pergolato significa richiamare quell'antica funzione dei conservatory, rinnovata e declinata: ospitare i propri ospiti in uno spazio delle meraviglie, tra pezzi d'arte e oggetti di design. Come i tavoli Bellagio Outdoor di Minotti, disegnati da Gordon Guillaumier, che si arricchiscono di nuove versioni. Quella lounge dining ha il top in pietra Basaltina sagomata e spazzolata a grana fine e base in acciaio inox verniciato in tre tinte. Il vassoio girevole centrale Lazy Susan, sempre in pietra Basaltina, è il completamento opzionale che ben interpreta la dimensione di convivialità di questi luoghi, dove la tavola ha ancora un ruolo centrale. Luoghi che si caratterizzano per essere mobili, da comporre e ridisporre a seconda del momento o dell'evento che ospitano.

Sgabello Leplì in corde di polipropilene intrecciate a mano, qui nella variante écru, design Kensaku Oshiro per POLTRONA FRAU (da 950 €, iva esclusa).

La linea Leplì di Poltrona Frau, con il design di Kensaku Oshiro, presenta tre pezzi passe-partout, pouf, sgabello e panca: sedute occasionali e facili da spostare, che arricchiscono l'ambiente con accenti scultorei. Lo sgabello a pianta circolare, in particolare, con la sua sottile cintura a sottolinearne il “punto vita”, raccoglie su‑gestioni sartoriali provenienti dalla moda femminile. Il rivestimento è in corde di polipropilene intrecciato a mano, disponibili in tre varianti di colore. Nella seduta si cela un sistema di molleggio in cinghie elastiche, che restituisce morbidezza e plasticità.

Sedia Ottavia in acciaio inox verniciato a forno con polveri epossidiche e intreccio realizzato a mano in corda, design Antonio Citterio

La trasversalità e il comfort sono la cifra di un altro pezzo che compone questo salottino ideale, la seduta Ottavia, firmata da Antonio Citterio per Flexform. Contraddistinta da proporzioni contenute e da un segno chiaro ed essenziale, ha una struttura in acciaio inox verniciato a forno con polveri epossidiche, mentre l'intreccio realizzato a mano è in corda. Una delle sue caratteristiche sono le varianti colore, che moltiplicano gli abbinamenti possibili tra toni naturali e scale di grigi. In questi spazi anche le pavimentazioni hanno un ruolo centrale, capaci di esaltare e diffondere la luce. Le maxi piastrelle effetto cemento della linea Maps di Florim hanno toni neutri anche per questo: le linee pulite e leggere fanno da amplificatore all'armonia dell'ambiente.

L'interno di un giardino d'inverno con pavimento FLORIM collezione Maps, nella declinazione White in gres porcellanato effetto cemento (piastrelle formato 80x80 cm).

Tra le strutture da esterno più amate ci sono sicuramente i winter garden. «Sono le stanze della luce: irrorate dal primo mattino fino all'imbrunire, quando si cena sotto le stelle o, ancora meglio, sotto la pioggia. Qui l'interconnessione tra l'interno e l'esterno è totale, sono un filtro tra la casa e il giardino, finiscono per essere entrambi», racconta Vittorio Cravanzola, amministratore e fondatore di L’Officina dei Giardini a Torino, alle spalle 1.200 giardini d'inverno ideati, realizzati e montati in tutto il mondo su modello di quelli scovati nei libri del XVIII e XIX secolo, ma riproposti in chiave moderna. Si tratta di veri ampliamenti della casa appoggiati a una o a più pareti dell'edificio, resi sostenibili da nanotecnologie, vetri innovativi e sistemi laser per la termoisolazione. Luoghi dove «la percezione dello spazio è maggiore rispetto a una stanza normale. Per questo non servono grandi metrature, con 20 metri quadri si possono già svolgere tre funzioni: piccolo salotto, sala da pranzo, accesso al giardino», prosegue Cravanzola. Interpretano l'esterno come fosse interno e viceversa, e proprio perché sono outdoor e indoor, arredarli è fantasia pura: ospitano tutto. Da smoking room a luxury garage, a un'area dedicata alla musica.

Gli interni di una serra inglese di 4,5 x 6 mt, ORVIETO ARTE. © Orvieto Arte.

E ancora, ci sono realtà, come Orvieto Arte, specializzate nel recupero delle serre ottocentesche. «Nate orangerie o limonaie per la messa a dimora degli agrumi in inverno, o come camere delle meraviglie per piante e statue, vengono riadattate agli standard di o‑gi, mantenendo però l'aspetto originario», spiega l'amministratore unico, Giuseppe Luciani. La loro caratteristica è essere free standing: si possono posizionare in giardino come a bordo piscina. «Qualcuno continua a conservarci le piante, ma sono per lo più un rifugio dove passare il tempo, isolandosi in totale tranquillità, per seguire le proprie passioni», prosegue. Grazie alla luce naturale da tutti i lati, diventano da atelier di pittura a zona dining tra i limoni.

Un'ispirazione allora è il tavolo da pranzo Wing, design di Marijana Radovic & Marco Bonelli per Visionnaire, con un grande vaso in marmo a formare la base centrale, sul quale si appoggia un top circolare, un disco in legno Iroko per l'outdoor, personalizzabile in diverse essenze per l'uso indoor, diviso graficamente in quattro porzioni. Il basamento è l'alloggio ideale per piante e fi ori, in continuità con l'ambiente circostante: un pezzo che racconta la contaminazione tra funzioni d'uso quotidiane e presenza dell'elemento naturale integrato al progetto, in un'ideale staffetta armonica con cedri e aranci. Quando scende la sera, l'ambiente è ancora da vivere: 150 anni dopo la loro progettazione, o‑gi queste serre possono contare sull'elettricità e continuare ad accogliere gli ospiti.

Lampada Unterlinden 175 Bollard Outdoor con diametro della testa di 17 cm, design Herzog & de Meuron per ARTEMIDE (710 €).

All'esterno, per illuminare la strada verso casa, si potrebbe collocare la lampada in alluminio Unterlinden 175 Bollard di Herzog & de Meuron per Artemide che, nella versione outdoor, cresce di diametro rispetto a quella indoor (17 contro 11 centimetri) ed è sostenuta da un'asta che si ancora al centro della testa, senza comprometterne l'efficienza luminosa ottenuta grazie a una speciale ottica. Sembra animare un paesaggio fiabesco, di fate e gnomi. Proiettate al futuro sono invece le pergole bioclimatiche Collezione Nove di Ama Protezioni Solari, disegnate a quattro mani dalla stilista Anna Fendi e dal designer Christian Grande. L'allestimento Baia Blu ha lamelle orientabili da 0 a 120 gradi, è disponibile in tre configurazioni per garantire la privacy familiare e definisce uno spazio ben delimitato, che è però un tutt'uno con l'ambiente naturale circostante.

Il winter garden dell'agriturismo Borgo San Rocco, sul lago di Como, progettato da GIARDINO FELICE.

 

Piglio simile lo si ritrova in C.O.D.E., sistema per esterno di BT Group in collaborazione con l'architetto Ivo Pellegri: caratterizzato da doghe in alluminio, si integra a diverse soluzioni di pergolati e consente di creare composizioni sempre nuove. Gli screen laterali in alluminio infatti possono essere completamente chiusi da pareti a tutto vetro scorrevoli, sormontati da una pergola bioclimatica o da una pergola con telo in pvc retraibile. Evoluzioni futuristiche delle vecchie serre, delimitano spazi da vivere anche nella stagione autunnale.

La pergola bioclimatica C.O.D.E. permette diverse composizioni grazie a un sistema di doghe in alluminio, BT GROUP. ©Federico Tremolada Agenzia Tramite Srl

Qui potrebbe trovare la giusta ambientazione il nuovo sgabello Ribs Up di Paola Navone per Slide, versione accresciuta in altezza della sedia Ribs, lanciata lo scorso anno. Adatto anche all'uso interno, racconta bene la commistione outdoor-indoor grazie a un design lineare, interpretato da forme organiche contemporanee e schiette, date dal telaio realizzato in ferro verniciato con poliestere da esterno e dalla seduta e lo schienale, in polietilene. Sotto le pergole c'è spazio poi per un pezzo iconico: B&B Italia, azienda pioniera dell'outdoor che festeggia 15 anni in questo campo, propone una versione da esterno del tavolo Tobi-Ishi di Edward Barber e Jay Osgerby, con piano e gambe in cemento, in due varianti colore: cemento antracite o grigio. E presenta un'altra importante novità su questo fronte, una preziosa riedizione di Tobi-Ishi: a dieci anni dal suo debutto, il tavolo è stato proposto in marmo bianco di Carrara e verde Alpi, un oma‑gio all'Italia e un forte richiamo alle pietre levigate (tobi-ishi, appunto) che punteggiano gli specchi d'acqua nei giardini giapponesi. Un altro richiamo alla natura, alla vita indoor e outdoor.

Edizione speciale per i dieci anni del tavolo Tobi-Ishi, disegnato da Edward Barber e Jay Osgerby per B&B ITALIA, in marmo bianco di Carrara e verde Alpi (36.885 €). La versione outdoor ha piano e gambe in cemento (5.279 €, iva esclusa).

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