La paura del contagio porta a dire addio al contante
Secondo un’indagine di Facile.it oltre 9 milioni di italiani non useranno più monete e banconote per paura di trasmissione del Covid.
di Lucilla Incorvati
3' di lettura
Sono oltre 9 milioni i cittadini italiani che, intervistati per Facile.it dall'istituto di ricerca EMG Acqua, hanno dichiarato che non useranno più monete e banconote per paura che queste possano trasmettere il virus del Covid. Il dato arriva da un'indagine condotta, a metà ottobre 2020, su un campione rappresentativo della popolazione italiana adulta con età pari o superiore a 18 anni.
Se, a livello nazionale, la percentuale di chi ha dichiarato di abbandonare il contante per paura del contagio è pari al 19%, guardando più da vicino i dati emerge che ad essere più propensi a questa scelta sono gli uomini (21% rispetto al 17% rilevato nel campione femminile), gli over 55 (24%) e i residenti nelle aree Nord-Ovest (24%).
Gli italiani e il contante
Se oggi per le piccole spese quotidiane il 64% degli italiani usa in via esclusiva o preferenziale il denaro contante, alla luce di alcuni provvedimenti del Governo, primi fra tutti cashback e la lotteria degli scontrini, qualcosa potrebbe cambiare.Il 59,4% del campione intervistato ha dichiarato che, visti questi incentivi, da ora in avanti userà maggiormente carte di credito, bancomat e prepagate. Ma c’è un 20,4% di rispondenti (addirittura 26,1% nei centri abitati con oltre 100.000 residenti) che non ha alcuna intenzione di rinunciare a monete e banconote se la spesa è di piccolo taglio.
Zero commissioni richieste a gran voce
iUn altro provvedimento sul quale l'indagine condotta per Facile.it da EMG Acqua ha voluto indagare è l'opinione che i consumatori italiani hanno sull'abolizione delle commissioni a carico degli esercenti per importi inferiori a 5 euro pagati con moneta elettronica. La stragrande maggioranza degli intervistati (89,6% del campione) è favorevole all'eliminazione ma quasi 1 su 3 (31,3%) afferma di essere favorevole perché ritiene questo possa fare emergere una buona parte di evasione fiscale. Appena meno (29,6%) sono i favorevoli che sostengono che con questo provvedimento gli esercenti non avrebbero più scuse per non accettare pagamenti con carte elettroniche anche per piccoli importi.
Italiani ancora legati alla cultura del contante
Ma c’è un 26% (più di un rispondente su quattro pari a 12.492.268 individui) che è favorevole al provvedimento perché ciò consentirebbe di limitare l'uso del denaro contante contenendo la diffusione del Covid. Ma siamo davvero pronti per dire addio al contante?Non sembra. Se come detto, ad oggi, sempre secondo le dichiarazioni rilasciate nel corso dell'indagine, per le piccole spese il 64% degli italiani usa in via esclusiva o preferenziale il contante, nello specifico più di un italiano su quattro (27,1% degli intervistati) oggi usa solo ed esclusivamente denaro contante, mentre Il 36,9% preferisce usare il contante e ricorre alla carta unicamente se si trova a non avere in tasca monete o banconote.C'è poi quella che potremmo definire l'altra metà del cielo dei pagamenti, ovvero chi usa prevalentemente la carta elettronica e ricorre al denaro contante solo se il commerciante non accetta pagamenti elettronici (29,4%) e chi, addirittura, usa esclusivamente la carta elettronica e se il commerciante non accetta bancomat o carte di credito prende la porta e cambia negozio (6,6% del campione intervistato).
Perché non si dice addio al contante
Fra le ragioni che portano gli oltre 16 milioni, in toto o in parte, a non rinunciare a monete e banconote, c’è il fatto che il contante sia percepito come più comodo rispetto alle carte elettroniche (18%), la difficoltà a controllare le proprie spese personali (17,2%) o la paura di furti e clonazioni (16,8%).Da evidenziare anche che il 4% dei rispondenti (circa 675.000 individui) non vuole dire addio al contante per paura di essere controllato; da banche, governo o chissà chi altro.
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