la voglia di riprendere

Il coronavirus ora mette a rischio la stagione di MotoGp e Formula 1

La speranza è quella di poter riaccendere i motori da fine giugno, ma Dorna e Liberty Media (gestiscono i Circus a 2 e 4 ruote) temono che salti tutta la stagione

di Marco Bellinazzo

(Agf)

2' di lettura

C’è chi lo ammette esplicitamente e chi lo lascia intendere sperando di poter riaccendere i motori a luglio. Fatto sta che i massimi campionati mondiali motoristici, a due e quattro ruote, potrebbero veder cancellata la stagione 2020 a causa della pandemia di coronavirus. Con danni economici ancora tutti da calcolare.

La MotoGp

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Sulla possibilità di non disputare il motomondiale 2020 Dorna, la società che organizza l’evento e ne detiene i diritti economici, è stata chiara: «La pandemia ha già portato a revisioni del calendario per la stagione in corso, monitoriamo da vicino la situazione, mantenendo aperti tutti i canali di comunicazione. L’obiettivo principale è sempre stato e rimarrà il tentativo di organizzare la stagione con il maggior numero possibile di gran premi, concludendo entro l’anno solare 2020». Tuttavia, se la pandemia si protrarrà «più a lungo di quanto nessuno di noi sia in grado di anticipare e le restrizioni di viaggio restano in vigore, solo come ultima risorsa si prenderebbe in considerazione la possibilità di discutere la cancellazione della stagione 2020 con la Fim, Irta e Msma». Gli ultimi gran premi a essere stati rinviati, lo scorso 7 aprile, sono quelli del Mugello e della Catalogna. A questo punto in calendario la prima gara è prevista il 21 giugno al Sachsenring.

Formula 1
Il team principal della Ferrari, Mattia Binotto, in una intervista alla britannica Sky Sports News ha spiegato che «non c’è certezza sulla ripartenza. Abbiamo parlato questa settimana con Liberty Media e stiamo cercando di organizzare il miglior campionato possibile, magari potremmo partire a luglio se le condizioni lo permetteranno. A fine maggio, comunque, il quadro dovrebbe essere più chiaro». Per il momento Liberty Media, la società che gestisce il Circus, ha cancellato tutti i gran premi di Formula 1 fino a metà luglio, cioè fino al Canada.
A questo punto si sta pensando per compensare le perdite economiche a una profonda revisione dei costi. «Sono sicuro che molti team, fornitori, produttori potrebbero dover rivedere i loro programmi», ha detto il presidente della Federazione internazionale dell’automobile (Fia), Jean Todt. «Spero che proprietari di team o sponsor manterranno la motivazione. Ecco perché dobbiamo assicurarci di non scoraggiarli». La Fia non spingerà per la ripresa della stagione. «Non metteremo nessuno in pericolo di riprendere un campionato. Riprenderemo solo quando avremo garanzie che il rischio di contaminazione è zero.»

Nuova filosofia

«Dovremo ricominciare da zero e fare le cose in modo diverso. Dovremo essere determinati perché alcuni sono contrari alle proposte che sono essenziali per la sopravvivenza di questo sport», ha aggiunto Todt. I team hanno deciso di abbassare il limite di bilancio 2021 da 175 a 150 milioni di dollari e la Fia avrebbe spinto per abbassarlo ulteriormente a 125 o 100 milioni.

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