La perizia non valida rinvia l’iperammortamento
di Luca Gaiani
1' di lettura
In relazione a un investimento inferiore all’importo limite di 500mila euro effettuato nel 2018 per poter sfruttare l’iperammortamento è possibile derogare alla perizia già eseguita ma da un soggetto che solo in seguito si è rilevato essere privo dei requisiti (ingegnere cancellato dal relativo Albo), sostituendola ora per allora con un’autocertificazione? Nel caso in questione, tutti gli altri requisiti risultano rispettati.
Perizia giurata o autocertificazione entro il 31 dicembre 2018 se si vuole avviare la deduzione dell’iperammortamento in Redditi 2019. Un’autocertificazione successiva al 31 dicembre, in sostituzione di una perizia giurata rivelatasi non valida, non possedere i requisiti di legge, assume rilevanza solo dall’esercizio 2019.
Tra i requisiti richiesti per dedurre le quote maggiorate del 150%, è necessaria una perizia giurata (o per i beni di costo unitario inferiore a 500 mila euro, un’autocertificazione del legale rappresentante) che attesti l’esistenza dei requisiti oggettivi e di interconnessione.
Un quesito al forum di Dichiarazioni 24 chiede se, qualora la perizia giurata entro il 31 dicembre 2018 si riveli successivamente non valida, in quanto sottoscritta da soggetto non abilitato, si possa, avendo il bene un costo inferiore a 500 mila euro, sostituirla con l’autocertificazione, avviando comunque la deduzione nel modello Redditi 2019.
La risposta è a nostro avviso negativa. L’Agenzia ha chiarito che la perizia e l’autocertificazione vanno acquisiti entro la fine dell’anno di avvio dell’interconnessione. Laddove ciò non avvenga e dunque la documentazione sia predisposta per qualunque motivo nell’anno seguente, il beneficio non è perso ma potrà essere fruito solo dall’esercizio di giuramento della perizia o di stesura dell’autocertificazione (risoluzione 27/E/2018).
- Argomenti
- Redditi 2019
- Dichiarazioni 24
loading...