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La Piadineria al riassetto: Permira studia la cessione

Il processo dovrebbe partire nelle prossime settimane con l’invio dei «teaser». Il dossier sarebbe già entrato nel radar di alcuni fondi

di Carlo Festa

2' di lettura

Il private equity internazionale Permira studia la cessione del gruppo La Piadineria. Secondo indiscrezioni, il gruppo finanziario avrebbe infatti affidato un mandato esplorativo alle banche d’affari Mediobanca e Rothschild.

Il processo, ancora all’inizio, dovrebbe partire nelle prossime settimane con l’invio dei «teaser», cioè della documentazione iniziale con le informazioni economico-finanziarie sull’azienda, per entrare poi nel vivo nei prossimi mesi. Il dossier sarebbe già entrato nel radar di alcuni fondi di private equity, che potrebbero essere ancora una volta i compratori dell’azienda.

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Il gruppo finanziario Permira, guidato in Italia da Francesco Pascalizi, è presente in La Piadineria da oltre cinque anni. L’investitore internazionale, tra i più attivi in Italia, si era infatti aggiudicato il controllo de La Piadineria tra la fine del 2017 e l’inizio del 2018 per la cifra , secondo alcune ricostruzioni, di 250 milioni di euro, vincendo la concorrenza di altri private equity, come ad esempio Bain Capital, Clessidra Sgr, L Catterton, ma anche Carlyle, Lion Capital, Bc Partners e TA Associates.

La catena di piadinerie, prima dell’ingresso di Permira, era invece controllata dal 2015 dal fondo Idea Taste of Italy, veicolo gestito da Dea Capital Alternative Funds sgr (società del gruppo De Agostini). Allora la catena fatturava circa 70 milioni di euro.

Dall’ingresso di Permira l’azienda è cresciuta in modo rilevante e anche durante il periodo della pandemia da Covid, malgrado le chiusure dei negozi, sono stati effettuati investimenti in tecnologia che hanno portato importanti benefici nel tempo dal punto di vista dei risultati economici.

Il fondo Permira ha, dal 2018, supportato il gruppo in un percorso di crescita in Italia e all’estero, con il duplice obiettivo di ampliare la base clienti e di consolidare l’identità del brand. Il giro d’affari è così triplicato in questi anni. Nel 2023 le attese sono per un fatturato di circa 200 milioni di euro, con oltre 300 ristoranti lungo tutto il territorio nazionale.

Fondato nel 1994, il gruppo La Piadineria è attualmente leader nel territorio nazionale in un mercato – quello del fast casual food – che è in grande sviluppo non solo in Italia, ma anche in Europa. L’amministratore delegato dell’azienda è il manager Donato Romano.

Il format ha portato al successo un nuovo approccio alla ristorazione veloce che unisce le caratteristiche tipiche del fast food, la velocità del servizio e il prezzo accessibile, con le tendenze più salutiste ed esperienziali, in voga negli ultimi anni.

La formula proposta nei ristoranti a marchio La Piadineria si basa sull’offerta di oltre trenta tipologie di piadina, preparate con un impasto fresco, interamente prodotto nello stabilimento di Montirone (in provincia di Brescia).

Nel 2021 è stato lanciato anche lo spin-off Tasty&Free, nato dall’esigenza di accontentare chi segue un regime alimentare privo di glutine e di lattosio.

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