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«La Pmi nel 2030», primo di una serie di webinar dell’Unione industriali Napoli

Gli esperti indicano come prioritari l’innovazione e l’utilizzo dei dati ma sopratutto la presenza di manager

di Vera Viola

2' di lettura

«È urgente accelerare i tempi del cambiamento modificando la struttura delle aziende. Non solo di quelle grandi e medie, ma anche delle piccole realtà». Un invito rivolto alle Pmi quello del presidente di Unione Industriali Napoli, Maurizio Manfellotto, espresso in occasione del webinar «La tua Impresa nel 2030. Fattori di competitività per l'Impresa del Futuro», che si è svolto a Napoli. L'iniziativa ha dato l'avvio a un ciclo di incontri – dal titolo “Pmi Re-Action” –che punta a sollecitare e sostenere il cambiamento necessario per le piccole imprese.

Ad approfondire il tema sono intervenuti, fra gli altri, Alberto Mattiello, Head of Future Thinking Project, J. Walter Thompson, Miami, e Paolo Taticchi, Omri, Professor (Education) in Strategy and Sustainability & School's Deputy Director (Mba and Global Engagement), Ucl School of Management.

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Quale cambiamento attuare? «Gli imprenditori devono avere una vision del futuro delle loro aziende – ha detto la presidente della Piccola industria di Unione industriali Napoli, Anna Del Sorbo – che non si limiti alla digitalizzazione di prodotti e processi, ma investa aspetti culturali e organizzativi».

Tecnologie e big data

«Le imprese – ha sottolineato Mattiello – hanno la possibilità di essere predittive e proattive. La disponibilità enorme di dati abbatte i tempi delle previsioni e consente applicazioni come gli emulatori digitali, che testano i processi prima di applicarli nella realtà».

Cambiamento dell’organizzazione

Ma è necessario soprattutto trasformare gli assetti delle imprese. Per Paolo Taticchi, serve ‘La Tempesta Perfetta'. Soprattutto dopo che la pandemia ha dimezzato gli orizzonti temporali per la realizzazione dei cambiamenti rispetto alle aspettative pre-covid. «L'innovazione non basta più. Bisogna resettare, ripartire in modalità startup, ed è un discorso che vale per tutto l'universo delle aziende. Di qui l'indifferibilità di adottare strumenti per la riorganizzazione. Sviluppare nuove competenze all'interno delle aziende ma anche acquisirle dall'esterno. Superare un limite culturale presente soprattutto nel Mezzogiorno. Le aziende devono managerializzarsi. La formazione è fondamentale. Raddoppiare i costi in un'azienda significa aumentare la produttività del 12%, con un enorme vantaggio in termini di valore aggiunto».

Il Digital Innovation Hub punta a favorire la trasformazione

Uno degli strumenti messi a disposizione dal sistema confindustriale locale per favorire la trasformazione delle aziende è Campania Digital Innovation Hub. A concludere i lavori, una testimonianza di successo imprenditoriale, quella dell'ad di Adler Plastic, Paolo Scudieri. L'imprenditore ha parlato della necessità di profondi cambiamenti organizzativi, nella direzione della crescita dimensionale e qualitativa delle imprese, ma anche nella tutela dei valori del Made in Italy.


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