La Pmi dei gasometri punta su sviluppo tech e acquisizioni
Lorenzo Spedini. Dopo la quotazione in Borsa parla il fondatore e ad di Ecomembrane, azienda cremonese che produce cupole in Pvc per la produzione di biogas e sistemi per lo stoccaggio
di Enrico Netti
3' di lettura
Nove brevetti, oltre mille impianti in attività in tutto il mondo, due siti produttivi, uno a Gadesco Pieve Delmona, in provincia di Cremona, e l’altro in Arkansas a North Little Rock, nel sud degli Stati Uniti. Sono alcuni numeri di Ecomembrane, Pmi che è riuscita a ritagliarsi una posizione di leadership nel settore delle energie rinnovabili e dei biogas. «Ci consideriamo tra i padri fondatori dei gasometri a membrane dell’era moderna - racconta Lorenzo Spedini, fondatore e amministratore delegato di Ecomembrane -. Siamo specializzati nella produzione di gasometri, cupole gasometriche per digestori anaerobici, coperture anti-emissioni realizzate con membrane in tessuto spalmate Pvc e di ogni componente dei prodotti, necessari per la combustione del biogas e la produzione di energia elettrica».
Nell’area delle fonti alternative che soluzioni avete sviluppato per la produzione di energia rinnovabile?
Nell’arco di oltre vent’anni di attività abbiamo sviluppato, progettato e installato componenti per impianti di produzione biogas e biometano oltre ai sistemi di stoccaggio di biogas, metano, CO2, idrogeno. Soluzioni in produzione in oltre 40 paesi tra cui Usa, Corea del Sud, Turchia, Malesia oltre l’Italia.
Quali sono i mercati chiave per il vostro business e quali paesi considerate emergenti?
Oltre a quello italiano, in veloce espansione grazie agli incentivi finanziati dal Pnrr per gli impianti a biometano, i mercati chiave per il nostro sviluppo sono gli Usa e il Canada, aree core dove la nostra tecnologia è stata adottata e finanziata e dove vediamo enormi potenzialità di crescita. Ora il focus è concentrato sui mercati del Nord Europa in cui gli obiettivi sulle rinnovabili sono ambiziosi. Infine, puntiamo anche a mercati emergenti per le energie alternative come Giappone e Sud Corea, dove abbiamo già venduto le nostre soluzioni e registriamo un crescente interesse, in prospettiva, anche l’India e l’Australia.
Come utilizzerete i capitali raccolti con la quotazione all’Euronext Growth Milan? Cosa prevede il piano industriale?
La quotazione è stato un passo importante per la nostra crescita e siamo molto contenti di avere al nostro fianco Private Equity Partners nel ruolo di advisor finanziario. Con i fondi raccolti faremo anche acquisizioni funzionali ad accelerare la crescita guardando anche a chi opera nel nostro specifico campo di produzione. Il focus è sul mercato Usa e, in un secondo tempo, nel centro Europa. In questo modo, saremo in grado di ampliare il nostro mercato di riferimento e raggiungere una dimensione aziendale tale da generare economie di scala e positivi effetti sulla redditività. Al centro del piano industriale c’è l’innovazione continua dei prodotti e vogliamo aumentare gli investimenti in ricerca e sviluppo. Da un lato svilupperemo appieno il nostro mercato primario degli impianti di biogas e biometano. Dall’altro, svilupperemo le vendite nei nuovi campi dello stoccaggio della CO2 per uso energetico e per la cattura delle emissioni di CO2. Esploreremo inoltre il mercato dello stoccaggio dell’idrogeno per il quale abbiamo già pronto un prodotto altamente innovativo e performante.
È noto il deficit dell’Italia nel trattamento delle acque reflue delle città. State studiando anche questo particolare mercato?
Possiamo dare un grande, enorme contributo per mitigare l’impatto odorigeno generato dagli impianti di depurazione delle acque reflue. Per fare un esempio concreto, entro l’estate copriremo con una nostra copertura brevettata tutte le vasche di raccolta e trattamento dei fanghi del depuratore di Mercato San Severino, in provincia di Salerno, per limitare gli odori che storicamente impattano sul paese e sui comuni limitrofi. Inoltre, mediante l’utilizzo dei nostri gasometri a membrana permetteremo ai depuratori più grandi di stoccare il biogas prodotto nel processo e di poterlo riutilizzare per produrre energia o metano in grado di ridurre i costi di gestione degli impianti stessi con beneficio per le bollette dei cittadini.
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