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La questione centrale del mercato dei capitali italiano e la funzione di sostegno al rafforzamento e alla crescita delle Pmi italiane

Un mercato dei capitali adeguato ad accompagnare la crescita del sistema delle PMI italiane è un fattore portante imprescindibile per la definizione e attuazione della politica industriale

di Franco Gaudenti

(Adobe Stock)

3' di lettura

Un mercato dei capitali adeguato ad accompagnare la crescita del sistema delle PMI italiane è un fattore portante imprescindibile per la definizione e attuazione della politica industriale. La questione è centrale per la competitività del Paese e richiede azioni concrete e rapide non più rinviabili. A questo scopo la Borsa di Milano è una infrastruttura strategica del Paese, al pari di altre, ma è necessario che i policy makers e le istituzioni decidano e implementino interventi e misure mirate all’espansione del “public equity", com’è stato negli anni passati e già fatto da CDP con azioni per favorire lo sviluppo di venture capital, bond, basket bond, strumenti di debito, private equity.

Lo stato attuale del mercato italiano è ampiamente sottodimensionato al confronto con altre piazze finanziarie europee. Per questo occorre che la stessa determinazione e capacità decisoria venga dedicata all' "Equity"  promuovendo e accompagnando la nascita di  fondi di fondi e  fondi chiusi che investano in strumenti finanziari dedicati al ”public equity", allo scopo di  incrementare significativamente  il numero - oggi insufficiente - di investitori professionali e istituzionali,  società di gestione,  asset manager  con prodotti e strumenti  specializzati nella asset class delle PMI \Small Cap quotate e quotande,  che si identificano frequentemente come “innovative growth SMEs".

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Un simile intervento consentirebbe di risolvere alcune attuali croniche criticità che danneggiano il mercato azionario italiano quali sottovalutazione, ridotte capitalizzazioni di mercato, scarsa liquidità, innestando così anche l'attività di operatori professionali sul secondario, oggi inesistente se non per effetto minore del "retail market". Inoltre, tali azioni innescherebbero rapidamente effetti positivi arricchendo anche il bacino di investitori specializzati attivi sulla piattaforma comune di mercato.

Da questo discende che attori importanti quali assicurazioni, fondi pensione, casse di previdenza e fondazioni dovranno essere coinvolti e disporre senza indugio risorse significative da investire in PMI quotate nei mercati Growth dedicati e realizzare strategie di asset allocation congruenti.

Attualmente esiste un problema sia di domanda, in quanto sono pochissimi gli investitori professionali specializzati con prodotti \fondi e competenze per investire in Small Cap, che di offerta, dato che le aziende che si quotano sono pochissime rispetto al bacino disponibile con caratteristiche adeguate. Il tutto senza dimenticare il fenomeno dei delisting sempre più frequenti - che tuttavia sono anche un segnale di vitalità del mercato e rappresentano fattispecie specifiche del ciclo aziendale di un emittente - e delle imprese che si dirigono su piazze estere per normative e tempi di esecuzione attraenti e certi.

Il confronto sui princìpi riguarda tutti, dal Governo alle aziende, dagli imprenditori al management team, dagli investitori agli intermediari, allo scopo di espandere il mercato dei capitali a favore delle aziende italiane sia famigliari che di prima generazione. 

In sostanza, ben vengano le nuove importanti raccomandazioni della Commissione Europea ai fini dello sviluppo della Capital Markets Union in materia di market abuse, infrastrutture di clearing, prospetti, azioni a voto multiplo e ricerca finanziaria; proposte che seguono il fondamentale lavoro di impulso del Libro Verde del MEF, cui hanno fatto seguito le modifiche normative di Consob e Borsa Italiana.

Tuttavia, allo stato dell'arte del mercato dei capitali in Italia, non è più rinviabile una precisa azione di politica industriale che ponga al centro della competitività del nostro Paese gli investimenti in equity per PMI|Small Cap quotate e quotande, ossia interventi nel capitale di rischio che vanno considerati e interpretati correttamente come investimenti "pazienti e attivi" da parte di un ampio numero di operatori specializzati al fianco di imprese e imprenditori.

Franco Gaudenti - Presidente EnVent Capital Markets

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