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La quinta serie della Cooper nasce elettrica

Bmw Group. Versioni a zero emissioni o termiche L’hi tech è immerso in uno stile minimalista

di Pagina a cura diSimonluca Pini

2' di lettura

Iconica. Non c’è aggettivo più corretto per descrivere la Mini Cooper, auto capace nel 1959 di ridefinire i canoni del design automobilistico grazie a soluzioni meccaniche e di stile mai viste in precedenza. A 64 anni di distanza arriva la quinta generazione e lo fa, per la prima volta, debuttando in versione completamente elettrica costruita in Cina fino al 2026 (e successivamente a Oxford, dove sono assemblate le versioni termiche elettrificate).

Del tutto aggiornata nello stile rispetto al modello attualmente in commercio, ma con misure simili a partire da una lunghezza inferiore ai 4 metri, l’ultima nata della famiglia Cooper si caratterizza per i forti richiami al passato, tratti decisi e interni minimalisti e tecnologici.

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Anteriormente debuttano: nuova grande griglia ottagonale, fari ovali e sbalzi ridotti. Completamente inedita la coda, a partire dal taglio dei fari fino alla forma del portellone.

Salendo a bordo si apprezza il grande lavoro fatto per unire passato e futuro: il design della plancia, infatti, riprende l’impostazione minimal del primo modello progettato da Alec Issigonis dove era presente un quadro strumenti rotondo al centro e sotto la caratteristica tastiera con gli interruttori a leva. Soluzione che ritroviamo anche sulla quinta generazione ma in versione tecnologica e connessa. Reinventato il classico strumento rotondo: ora è uno schermo Oled (tecnologia dei miglior smartphone) da 240 mm, battezzato Mini Interaction Unit. Questo infotainment dice addio ai software proprietari e infatti utilizza il nuovo Mini Operating System 9, basato su una versione Open source di Android che assicura anche l’integrazione con gli smartphone tramite CarPlay e Android Auto. Cambia anche il volante, ora a due razze dotate di comandi fisici, e la plancia può essere personalizzata tramite la proiezione di temi grafici.

Tre sono le modalità di guida (Core, Green e Go-Kart), ciascuna con il proprio design specifico dell’interfaccia utente, disponibili di serie. Si arriva un massimo di quattro modalità aggiuntive disponibili con l’equipaggiamento opzionale Mini Experience Modes. La capacità di carico passa, abbattendo il sedile posteriore, da 200 litri fino a 800 litri.

Passando alle versioni disponibili, la Cooper E è spinta da un motore elettrico da 135 kW (184 cavalli) e 290 Nm di coppia, che assicura uno 0/100 km/ in 7,3 secondi. La Cooper SE arriva a 160 kW (218 cv e 330 Nm, impiegando 6,7 “ per raggiungere i 100 km/h con partenza da fermo. . L’autonomia arriva fino a 305 km per la Cooper E con batteria 40,7 kWh di capacità e cresce a 402 km per la SE grazie ad una capacità della batteria di 54,2 kWh. La ricarica in corrente alternata arriva fino a 11kW, mentre in continua (nelle prese fast) a 75 kW nella E e fino a 95 kW nella SE.

Cresce anche l’offerta di sistemi hi tech di ausilio alla guida, con l’arrivo del Parking Assist Plus che permette di parcheggiare l’auto utilizzando lo smartphone. Sempre il telefono può essere utilizzato per aprire l’auto, grazie alla Mini Digital Key, e visualizzare le immagini delle telecamere esterne ed interne tramite l’app Mini.

L’arrivo su strada è previsto entro primavera 2024.

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