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La Reggia di Caserta apre ai privati per riattivare le Serre Borboniche

È on line l’avviso publico che punta a raccogliere adesioni e progetti per il restauro e la gestione di 8mila mq del Giardino inglese

di Vera Viola

3' di lettura

Saranno valorizzate e riutilizzate le Serre Borboniche, area storica nel cuore del Giardino Inglese della Reggia di Caserta. A questo scopo la Direzione dell’imponente monumento ha pubblicato un avviso pubblico con cui apre anche al partenariato con soggetti privati. A partire da oggi e fino al 5 dicembre 2022 sarà possibile partecipare al bando. Si tratta del primo avviso pubblico dell'incubatore SEMI (Sviluppo e Meraviglia d'Impresa) ufficialmente online.

Restauro e riattivazione

Oggetto dell'intervento le serre borboniche: da anni in disuso per difficoltà gestionale, data anche l'assenza di giardinieri, la Direzione della Reggia punta al recupero, in chiave culturale e produttiva. Si tratta del primo passo di un ambizioso progetto che punta a riattivare l'originario ruolo produttivo di manufatti di significativa importanza all'interno del complesso borbonico. Per farlo si vuole far perno su una forma di partenariato pubblico privato (come previsto dall'articolo 151 comma 3 del Decreto Legislativo 18 aprile 2016, n. 50).

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Maffei: Un istituto a servizio della società e del suo sviluppo

«La Reggia di Caserta è il luogo della meraviglia, ma anche d'ispirazione avendo tutte le caratteristiche per essere un luogo di impresa attiva – spiega il direttore della Reggia di Caserta, Tiziana Maffei, – Un istituto al servizio della società e del suo sviluppo: è il principio ispiratore nella gestione di un museo che ha nel suo dna la funzione produttiva. La Reggia è il più importante complesso del sistema delle reali delizie borboniche che, come è noto, univano il bello all'utile. Le fabbriche di questa magnificenza sono state spesso veri e propri volani economici. Oggi la funzione museale è occasione per operare in un'ottica di responsabilità condivisa: le istituzioni devono farsi carico di promuovere e dirigere processi sperimentali di salvaguardia del patrimonio culturale, coinvolgendo i privati, sulla base di progettualità partecipate che pongano al centro professionalità, ricerca e innovazione».

Progetto su 8mila mq

L’avviso riguarda una vasta area a vocazione produttiva delle antiche serre borboniche: quasi 8000 mq che comprendono la serra borbonica in muratura, la serra a botte, quella del XIX secolo e quella moderna (XX secolo). La speciale forma di partenariato scelta permetterà di lavorare allo stesso tempo su processi di salvaguardia, recupero, manutenzione, gestione, produzione, apertura, fruizione, sperimentazione e ricerca: nei fatti, verrà promossa una valorizzazione completa del patrimonio culturale realizzata in concerto con la pubblica amministrazione. I soggetti che sceglieranno di partecipare avranno quindi diverse azioni da svolgere: dovranno costruire un rapporto stabile e strutturato con i centri di ricerca e le università, in particolar modo con i due poli già coinvolti nella valorizzazione e nella conservazione del Museo Verde della Reggia di Caserta, l'Università degli Studi di Bologna e l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Dovranno prevedere un investimento finalizzato al restauro conservativo degli edifici e impegnarsi a co-progettare insieme alla direzione della Reggia di Caserta un piano di rilancio delle attività produttive.

Disponibile l’ archivio per riprodurre la vegetazione storica

Per fare questo, la Reggia di Caserta metterà a disposizione i documenti di archivio e i cataloghi storici, in cui è possibile identificare moltissimi esemplari della collezione storica delle serre, come la collezione delle celebri camelie. Sempre all'interno dell'avviso è esplicitata anche la pianificazione di attività indirizzate ad incrementare la fruizione degli spazi, la divulgazione delle tematiche ambientali, la riproduzione del patrimonio vegetale storico, la diffusione del concetto di cura al fine promuovere la necessaria consapevolezza del complesso quanto mai attuale rapporto uomo-ambiente.

La convenzione con il Credito sportivo

È in corso di definizione un'apposita Convenzione tra la Reggia di Caserta e l'Istituto per il Credito Sportivo, banca pubblica per lo sviluppo dei sistemi sportivi e culturali, finalizzata a supportare finanziariamente i progetti di riqualificazione e valorizzazione della Reggia, a partire dalle Serre Borboniche. Dice il presidente dell'ICS Andrea Abodi: «L'Istituto, banca sociale per lo sviluppo sostenibile dell'Italia attraverso lo Sport e la Cultura, accompagnerà i progetti di riqualificazione del patrimonio culturale della Reggia di Caserta, valuterà la possibilità di assistere finanziariamente i partner privati impegnati in rapporti di cooperazione pubblico privato con la Reggia, anche attraverso la concessione, di concerto con il suo Comitato Gestione Fondi Speciali, di garanzie e contributi in conto interesse». Vista la particolarità dell'avviso pubblicato, la Reggia di Caserta organizza per giovedì 29 settembre un evento in presenza a Caserta, all'interno del complesso vanvitelliano: un momento di dialogo e networking per tutti coloro che sono interessati all'avviso.

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