AnalisiL'analisi si basa sulla cronaca e sfrutta l'esperienza e la competenza dell'autore per spiegare i fatti, a volte interpretando e traendo conclusioni. Scopri di piùintervista al padre della modern monetary theory

L’euro-ricetta di Mosler: «Tassi a 0 per sempre, via lo spread e più deficit»

di Vito Lops

(Bloomberg)

3' di lettura

Lo spread? «Non dovrebbe esistere. Sale perché la Bce minaccia di rimuovere la garanzia sul debito pubblico per tutti quei Paesi membri che non rispettano le regole di politica fiscale». Il deficit? «Non è un problema espanderlo se un’economia è lontana dal suo potenziale e se nel frattempo il tasso sul debito è fissato e garantito dalla banca centrale». Le tasse? «Non è necessario aumentarle se alle porte non ci sono rischi di inflazione». L’euro? «Un’unica valuta può anche essere una buona idea, ma per far accettare a tutti l’euro è stato necessario introdurre tutta una serie di vincoli. E siamo arrivati al paradosso che, per mantenere l’euro in vita, questi vincoli hanno portato a una depressione economica in Europa».

Nella chiacchierata concessa al Sole 24 Ore Warren Mosler dimostra di avere una visione chiara su come cambiare le regole e riportare l’economia nel sentiero della prosperità. Nato 70 anni fa nel Connecticut, è noto nel mondo della finanza. Fino a metà anni ’90 ha gestito tre fondi di investimento (il primo fondato nel 1982). Oggi vive da pensionato alle Isole Vergini americane. In Italia è stato visiting professor all'Università di Bergamo (nel 2014 e nel 2015) e in quella di Trento (2015). Ha ricevuto la laurea honoris causa alla Franklin University di Lugano. E oggi sostiene organizzazioni no profit e il progetto di formazione economico-finanziaria di Fef Academy.

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La Mmt “conquista” i democratici Usa
Recentemente la sua notorietà è aumentata di pari passo alla diffusione della sua visione dell’economia sintetizzata nella “Modern monetary theory”. Una teoria fuori dagli schemi classici ma ormai entrata nel dibattito mainstream negli Stati Uniti, soprattutto dopo l’endorsment del senatore democratico Bernie Sanders che potrebbe inserirla nel programma elettorale per le presidenziali del 2020 per estendere il piano sanitario “Medicare” a tutti.

La critica della Mmt alla teoria ortodossa
Se la Mmt sta conquistando consensi è anche perché i fatti più o meno recenti stanno sollevando il beneficio del dubbio sul funzionamento delle teorie ortodosse oggi in voga. Restando in Europa, ad esempio, nonostante la Bce abbia portato i tassi a 0 e acquistato bond per oltre 3mila miliardi è lontanissima dall’obiettivo di portare l’inflazione nel medio periodo intorno al 2% (i future nei prossimi 10 anni sono all’1,2%). «La politica monetaria coi tassi sottozero ha fallito, il modello di crescita guidato dall’export sta mettendo in ginocchio in primis la Germania - spiega Mosler -. Pertanto la Bce dovrebbe fissare il tasso d’interesse a 0 in modo permanente, spostando il focus solo sulle misure di policy a livello fiscale». Insomma, la politica monetaria non sarebbe più in grado con i suoi modelli di risollevare l’Eurozona. Un film già visto in Giappone. «Lì la banca centrale ha comprato quasi la metà del debito pubblico e sta ancora lottando per far risalire l’inflazione - ricorda Mosler -. Il Giappone dimostra che la dimensione del debito pubblico non influenza i rendimenti dei titoli di Stato perché questi dipendono dal tasso di interesse fissato dalla banca centrale».

Mmt, cosa pensano investitori e business man
La Mmt divide i grandi personaggi. Bill Gates la definisce “spazzatura”. Il governatore della Fed Jerome Powell e il guru degli investimenti Warren Buffett temono che porti all’ iperinflazione. Allo stesso tempo la Mmt ha fatto breccia nell’alta finanza. Per Jan Hatzius, capo economista di Goldman Sachs, «presenta alcuni aspetti corretti ed importanti». Secondo il re dei fondi hedge Ray Dalio è solo questione di tempo ma non c’è alternativa all’implementazione della Mmt che subentrerà al Qe. «Qe e taglio dei tassi aiutano le fasce sociali più agiate perché fanno salire le quotazioni degli asset finanziari – spiega Dalio -. Ma in questo modo la liquidità non approda agli investimenti buoni, come istruzione, infrastrutture e ricerca e sviluppo».

La ricetta Mmt per la “rinascita” dell’Eurozona
Proprio i punti cardine della Mmt. Ma la ricetta può funzionare anche nell’Eurozona? In che modo? «La Bce dovrebbe acquistare obbligazioni emesse dalla Banca europea per gli investimenti pari a circa il 5% del Pil, non contabilizzate nei debiti nazionali, e destinare i fondi ai Paesi membri per finanziare investimenti. Basterebbe questo per far diminuire la disoccupazione e ripartire l’ economia - conclude il padre ideatore della Teoria della moneta moderna -. Inoltre, dal momento che questi fondi sarebbero distribuiti agli Stati membri in proporzione al loro Pil, si eviterebbe il “moral hazard” che è ciò che spaventa di più gli Stati del Nord Europa».

twitter.com/vitolops

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