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La rivoluzione a Maranello: il debutto della prima crossover del Cavallino

E' una Ferrari purosangue, ma non chiamatela suv. 4 posti, 4 porte, segna una svolta epocale che comincia dalle ruote alte e da soluzioni tecnico-stilistiche d'avanguardia.

di Mario Cianflone

Le porte posteriori che si aprono controvento permettono di spalancare la vista su un abitacolo mai visto su una Ferrari con 4 poltrone singole. In plancia tanta tecnologia digitale e la linea filante è il frutto della sintesi tra forma e funzione.

3' di lettura

Salone di ginevra, marzo 2012. Dieci anni fa, Ferrari era guidata da Luca Cordero di Montezemolo e alla conferenza stampa, appuntamento classico di un tempo che fu nel più bel salone del mondo, noi del Sole 24 Ore osammo chiedere «Ferrari farà un suv?». La risposta fu un secco e sdegnato «No! mai!». E anche tra i colleghi, molti illustri, si alzarono cori tra lo stupefatto e l'indispettito: «Oddio! Un suv Ferrari, che orrore!». In realtà sapevamo che, per le leggi del mercato le cose cambiano e nulla è scritto sulla pietra. Poi arrivò Sergio Marchionne, il quale all'inizio inorridiva all'idea di un suv, poi, comprendendone, le potenzialità, per la crescita del marchio. Voleva andare bel oltre quota 7 mila imposta da Montezemolo e i suv, si sa sono di gran moda, e una casa non può andare contro la domanda di mercato. E cosi aprì all'ipotesi di una sportiva a ruote alte. Siccome il termine suv sapeva di eretico allora si optò per «Fuv, Ferrari utility vehicle» e progressivamente il progetto, iniziato 48 mesi fa, prese forma: stava nascendo Purosangue. E ora eccolo al debutto. Il nome, Purosangue, noto da tempo, è tutto un programma, come se volesse dire. «Lo so che sono una Ferrari diversa da tutte, ma il mio DNA è denso dei geni del Cavallino». La prima 4 porte a 4 posti di Maranello con 4 ruote motrici esibisce linea mozzafiato con porte che si aprono ad armadio, soluzioni tecniche uniche per prestazioni da GT 2 posti, senza compromessi, grazie a V12 aspirato da 725 cavalli, senza elettrificazione con una coppia massima di 716 Nm a 6250 giri/min, ma l’80% è disponibile da 2100 giri/min.

Il cambio, posto sull’asse posteriore, è automatico a doppia frizione e 8 rapporti.Il V12, nuovo secondo la casa, è stato scelto perché è un motore iconico che offre continuità storica a un modello che segna un punto di non ritorno.

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Il tutto si traduce in numeri di assoluto rilievo. Velocità massima superiore ai 310 km/h, uno zero 100 di 3.3 secondi, scatta da 0 a 200 in 10,6 secondi. Non male per un oggetto lungo quasi 5 metri e con un peso a secco di 2 tonnellate.

Ed è difficile inserire Purosangue in una categoria. I vertici di Ferrari non amano chiamarlo suv, e in effetti esibisce, non solo i tratti di un super suv coupé o di un crossovere ma anche quelli di una fastback. Infatti è alto 1.589, meno di altri concorrenti, come Lamborghini Urus, che in realtà veri competitori non sono. Purosangue, per prestazoni, stile, architettura meccanica e tecnica costruttiva, soprattutto delle super innovative sospensioni attive, è definito dai vertici di Ferrari “like no other”, come nessun altro. E anche il prezzo lo conferma: si parte da 390 mila euro.

È un game changer, un modello che cambia le regole del gioco (come Porsche Cayenne nel 2003), crea un segmento inedito grazie all’architettura con motore centrale anteriore, posto dietro l’asse, cambio al posteriore transaxle.

Il progetto è partito da un foglio bianco dove sono state scritte nuove regole e paradigmi per creare una supercar versatile (473 litri bagagliaio) ma in grado di esprimere prestazioni, ed emozioni, da GT a 2 posti. Lo stile, curato dallo chief designer Flavio Manzoni ha come punto chiave le porte le posteriori controvento. Una scelta che abbina forma e funzione: la porta posteriore incernierata dietro facilita l’accessibilità senza dover allungare il passo con problemi di dinamica e anche di stile che è filante e sinuoso, con un’aerodinamica “nascosta nelle forme”, come le canalizzazioni dell'aria che dal frontale passano sotto il “cofango” e fluiscono sulle fiancate scavate.

L'abitacolo, infine, con quattro poltrone e non si era mai visto su una Ferrari. Spicca la plancia a doppio cockpit con un cluster strumenti digitale e il volante con Manettino (ora ci sono driving mode per fondi offroad.Dal lato del passeggero, un display da 10.2”.

La vettura non è connessa per scelta sulla sicurezza dei dati: la connettività è affidata all'intgrazione con lo smartphone.

Scheda tecnica

Motore: Dodici cilindri a V.
Angolo tra bancate: 65°
 Carter: a secco
Cilindrata: 6.496 CC
Potenza massima: 725 cv @ 7750 giri/min
Coppia massima:716 Nm a 6250 giri/min
Cambio: F1 automatico a doppia frizione 8 rapporti
Trazione: integrale
Sospensioni: Attive a 48 Bolt
Potenza specifica: 111 cv/l
Velocità max: > 310 km/h
Acc. 0-100 km/h: 3,3 s
Acc. 0-200 km/h: 10,6 s
Lunghezza: 4.973 mm
Larghezza: 2.028 mm
Altezza: 1.589 mm
Passo: 3.018 mm
Peso a secco: 2.033 kg
Volume bagagliaio: 473 litri
Prezzo: da 390.000 euro

Riproduzione riservata ©

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