La Sardegna riaffida la linea con il Lazio
Entro il 5 maggio le compagnie di navigazione interessate dovranno presentare offerta per l’affidamento delle tratte da assicurare a tariffe agevolate dietro compensazioni pubbliche per 42,4 milioni più sette in caso di proroga
di Davide Madeddu
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La frequenza non sarà quotidiana ma i collegamenti marittimi da Cagliari a Civitavecchia saranno garantiti. Seppure con un periodo di ritardo e a ridosso della stagione estiva, arriva il bando per le tratte in continuità territoriale, ossia a tariffe agevolate e dietro compensazioni pubbliche, tra la Sardegna e il Lazio. Entro il 5 maggio le compagnie marittime interessate a garantire il servizio, oggi assicurato in regime di proroga dalla Grimaldi Euromed, potranno partecipare alla partita che prevede una sovvenzione pubblica di 42,4 milioni di euro per 36 mesi, oltre a una possibile proroga di altri sei mesi per un valore di 7 milioni di euro. Un punto fermo nel panorama del trasporto delle merci tra il sud dell’isola e la penisola.
Per Marco Santoru, direttore di Confindustria Sardegna meridionale si tratta di un passo importante dato che «le tratte marittime Civitavecchia, Arbatax Cagliari e viceversa, attualmente oggetto di ridefinizione in ambito della continuità territoriale marittima, sono di vitale importanza dal punto di vista della movimentazione e del trasporto delle merci e delle rilevantissime ricadute sull'intero sistema economico e sociale della Sardegna». Basti giusto un dato: «quasi il 50% del traffico merci totale del porto di Cagliari, espresso in metri lineari, relativo all'anno 2019 è sulla tratta Cagliari Civitavecchia, mentre l'altro 50% è suddiviso tra le rotte di Cagliari-Napoli (35%) e la parte residuale su Cagliari Palermo (15%)».
A dimostrare l'importanza della linea anche un'indagine condotta da Confindustria che, come sottolinea il direttore, ne ha confermato l’importanza. «Il bacino di fabbisogno di trasporto merci è prettamente ubicato nel sud dell'isola nel quale risiede la maggior parte della popolazione dell'intera regione 50% circa, alla quale sono destinati beni di prima necessità, come derrate alimentari e beni per la produzione, quindi consumi e ove sono presenti anche gli stabilimenti produttivi di grosso rilievo che hanno come mercati finali regioni quali il Lazio». Per Santoru sarebbe opportuno poi istituire almeno la quarta corsa e, in prospettiva pensare di «introdurre, almeno per il traffico merci» un collegamento Cagliari Genova, «in modo da ridurre le emissioni di CO2 nei collegamenti stradali dal nord al sud dell’isola».
Nel capitolato del bando è prevista una frequenza minima di tre volte la settimana con almeno due approdi nello scalo di Arbatax, distanziati di almeno due giorni. E poi un viaggio in notturna con partenza non prima delle 19. E durate massine di 13 ore per la Civitavecchia Cagliari e di 9 ore per la Civitavecchia Arbatax, di 5 ore per la Cagliari Arbatax.
«La linea dovrà essere operata con un ro-pax di non più di 30 anni con capacità di trasporto passeggeri non inferiore a 900 persone - si legge nel bando -, di cui 500 in posti fissi (cabina o poltrona) e 1.200 metri lineari di corsia per auto e trailer». Definito anche il tariffario con gli importi massimi che potranno essere applicati sia ai residenti sia ai non residenti.
Nel bando anche quelle che sono state definite luci e ombre. «È sicuramente positiva la notizia della durata di 36 mesi – dice Arnaldo Boeddu, segretario della Filt trasporti della Sardegna – però spiace registrare che non sia stato previsto neppure un collegamento diretto Arbatax - Civitavecchia così come la previsione di una sola corsa in notturna».
Un elemento considerato positivo e previsto dal bando riguarda la clausola sociale. «Questo, consentirà una maggiore tranquillità a tutti i marittimi impiegati in tale tratta - aggiunge -. Inoltre il porto di Arbatax dovrà essere maggiormente accogliente e più funzionale alle esigenze di tutti i fruitori del servizio marittimo e portuale ad iniziare dall’apertura della stazione marittima».
Guarda positivamente al provvedimento, anche se non ha un riflesso sulla stagione turistica, Paolo Manca, presidente di Federalberghi. «La continuità non ha un'influenza perché le rotte sono tutte gestite in un'ottica stagionale - dice - e tutti viaggiano in estate. Il vero ragionamento da fare è che ci sia una programmazione di rotte soddisfacente per il fabbisogno turistico». Il bando non ha comunque una natura esclusiva come avviene per il trasporto aereo. Con il risultato che se nel periodo estivo una compagnia marittima vuole viaggiare può farlo. Per il presidente di Federalberghi «l'importante è che le scelte di continuità non vadano a creare barriere nella fruibilità delle rotte sulla stagione turistica e che non si creino alterazioni alla libera concorrenza».
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