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La Sec accusa Binance: violate leggi sui prodotti finanziari. La società: ci difenderemo con forza

La Security and exchange commission accusa Binance, la maggiore piattaforma di scambio di criptovalute, di cattiva gestione dei fondi dei clienti

di Vittorio Carlini

(REUTERS)

2' di lettura

La Sec mette nel mirino il bersaglio grosso. La Security and exchange commission ha accusato Binance, la più grande piattaforma di scambio di criptovalute, e il suo ceo e fondatore Chagpeng Zhao di avere violato le leggi federali sui prodotti finanziari. L’affondo della Commissione è particolarmente duro: «blatant disregard of the federal securities laws», si legge nel documento d’accusa presentato presso la corte distrettuale della Columbia. In parole: «palese disprezzo» delle norme federali e delle protezioni che queste offrono all’investitore e al mercato.

Le accuse

Tra le altre cose la Sec imputa all’exchange di avere sollecitato gli investitori statunitensi a «comprare, vendere e scambiare» cripto asset securities (cioè prodotti finanziari) attraverso piattaforme di scambio online non registrate e disponibili presso Binance.com e Binance.Us. Non solo. Sempre a detta della Commissione presieduta da Gary Gensler Bam Trading e Bam Management (che controllano l’operatività di Binance.Us platform) hanno falsamente rappresentato agli investitori i controlli, sulla stessa Binance.com, che avevano indicato di avere implementato. Di più. Binance avrebbe mischiato “miliardi di dollari” di fondi dei clienti e li avrebbe inviati segretamente a una società separata controllata dal fondatore e amministratore delegato della società, Changpeng Zhao. «Sosteniamo che Zhao e Binance conoscessero le regole ma hanno scelto consapevolmente di evaderle e mettere a rischio loro clienti e gli investitori», afferma la Sec.

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La reazione

La più importante piattaforma cripto centralizzata, dal canto suo, ha reagito duramente. «La causa è infondata» ha detto. «Ogni accusa che gli asset degli utenti su Binance.Us sono stati messi a rischio è semplicemente sbagliata». Inoltre Binance, ha detto sempre la società, «non può essere considerata una Borsa statunitense e», quindi, «il potere d’azione della Sec è limitato». Quindi il gruppo è intenzionato a difendersi «vigorosamente».

Inutile dire che, a fronte della notizia, il mondo delle cripto ha reagito negativamente. Il bitcoin, che viaggiava intorno ai 26.700 dollari, è crollato fino a quota 25.600 dollari. La stessa ether è scesa da 1.868 dollari a 1.784.

Il commento

«La mossa della Sec -spiega Andrea Conso, giurista esperto di cripto asset - non può cogliere di sorpresa». Al di là del fatto che l’exchange era già stato accusato dalla Cfct (il controllore del mercato dei derivati), «le authority negli Usa da tempo hanno mostrato la volontà, anche in assenza di una norma generale sul settore, di intervenire sul cripto mondo». Ci sono stati «troppi scandali, in particolare lo scorso anno, nel comparto ed era chiara la strategia interventista». Peraltro, proprio la mancanza di regole, «ha contribuito al “movimentismo” di Gary Gensler. In Europa è stato da poco approvato il regolamento MiCa. Seppure migliorabile e da applicare quanto prima, mi auguro che la presenza di un sistema normativo ad hoc possa mitigare i rischi che vediamo negli Usa».

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