ServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùFondi Ue

La Sicilia prova a non perdere risorse e mette in mostra le opere realizzate

Dall’Ismett all’osservatorio Idmar, visita a Palermo della commissaria alla Coesione e le riforme Elisa Ferreira. Incontro di un’ora con Schifani

di Nino Amadore

4' di lettura

Le opere realizzate ma soprattutto i nodi da sciogliere. Sono le due facce della medaglia del viaggio a Palermo di Elisa Ferreira, la commissaria Ue per la Coesione e le riforme. Una visita blindata, praticamente chiusa ai giornalisti, con un fitto calendario di incontri istituzionali e visite in alcuni luoghi chiave: dall’Ismett ai cantieri dell’anello ferroviario. Momento cruciale della giornata, ovviamente, l’incontro di quali un’ora a Palazzo d’Orleans con il presidente della Regione siciliana Renato Schifani con cui, si apprende da una nota della presidenza della Regione, è stato affrontato il tema della chiusura della programmazione 2014/2020, la cui attuazione, si legge nel comunicato, è stata in parte rallentata, negli scorsi anni, dall’emergenza Covid e dal conflitto russo-ucraino. «L’accoglimento della proposta di riprogrammazione da noi avanzata - ha concluso il presidente -, in costante raccordo con gli uffici della commissaria Ferreira, che ringrazio, concorrerà a ridurre l’area di rischio che, all’indomani del mio recente insediamento, era stata valutata in circa un miliardo di euro, puntando dunque al pieno assorbimento delle risorse».

Fondi Ue: la Sicilia prova a non perdere risorse

La manovra “correttiva” è stata messa a punto con l’individuazione e l’introduzione di misure per oltre 800 milioni di euro, a sostegno, innanzitutto, dei cittadini (bonus energia famiglie) e delle imprese siciliane (bonus energia, contributo a fondo perduto per le imprese, fondo di garanzia per gli investimenti), duramente colpiti dagli eventi nefasti del recente passato. Misure anche per la tutela del territorio, attraverso la lotta al dissesto idrogeologico e al potenziamento degli interventi nel campo della depurazione delle acque, per agevolare l’uscita della Sicilia dalla procedura di infrazione attivata dall’Ue.

Loading...

Nella prossima programmazione, ciclo 2021-2027, saranno a disposizione dfell’Isola 12 miliardi di euro tra fondi dell’Ue e quelli del Fondo Sviluppo e coesione. «Per poter finalmente aggredire in modo efficace alcune delle problematiche più rilevanti che affliggono il territorio regionale – ha detto Schifani – c’è ancora del lavoro da fare e su questo fronte gli uffici della Regione sono pienamente impegnati. Mi riferisco in particolare al settore dei rifiuti, idrico e dei trasporti».

Ismett esempio di eccellenza

Particolarmente interessante la visita all’Ismett (nato dalla partnership internazionale fra la Regione Siciliana, e l’University of Pittsburgh Medical Center) dove è stato presentato il progetto “Laboratori di ricerca e strumenti innovativi per la medicina di precisione, diagnostica avanzata e cure personalizzate”, il Good Manufacturing Practice (Gmp Facility) realizzato in partenariato con la Fondazione Ri.Med. Il progetto “GMP Facility”, realizzato in collaborazione con il centro medico dell’Università di Pittsburg (Upcm), nel suo complesso ha previsto una spesa di 16 milioni. L’attività prevedeva la realizzazione di un centro di ricerca clinica, biomedica e traslazionale che, attraverso approcci e sistemi di intelligenza artificiale, sia in grado di identificare soluzioni e implementare strategie e sistemi diagnostici, terapeutici e preventivi, per l’applicazione della medicina di precisione. «Il dipartimento delle Attività produttive, nell’ambito delle risorse del Po Fesr 2014/2020, ha cofinanziato con un contributo di circa 7,8 milioni di euro la realizzazione dell’opera, che rientra tra quelle ritenute prioritarie dal Piano nazionale delle infrastrutture di ricerca predisposto dal Miur – ha spiegato l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo –. Valorizzare e potenziare la infrastrutture in campo medico-sanitario con laboratori e servizi diagnostici e terapeutici innovativi è uno degli obiettivi strategici per garantire alla Sicilia uno spazio di eccellenza nel panorama nazionale e internazionale in questo campo».

L’anello ferroviario

Altra visita, nella centrale Piazza Politeama, ai cantieri dell’anello ferroviario. « Almeno la parte inferiore dell’anello, quello che transita per il porto e arriva al centro della città, stando agli ultimi aggiornamenti avuti da Ferrovie dello Stato, dovrebbe essere pronto entro il 2024 – spiega il sindaco di Palermo Roberto Lagalla –. Si tratterà di un’importante semplificazione del trasporto pubblico in città e già sufficiente a decongestionare una significativa parte del traffico in città, soprattutto se accompagnato dall’avvio dei lavori della linea C del tram che è quella che metterà finalmente in connessione i due sistemi attualmente attivi su linea ferrata. In questi momenti, l’amministrazione sta accelerando su tutti i progetti finanziati anche con fondi Pnrr e risorse extra-comunali nel rispetto della relativa tempistica e ovviamente su tutti quegli interventi di infrastrutturazione che sono alla base del completamento della pianificazione precedente e ovviamente da introdurre nella programmazione 2021-2027».

Il progetto Idmar

Tra le altre cose prevista anche la presentazione del progetto Idmar (il Laboratorio marino più grande d’Europa, con un telescopio di neutrini a 3500 metri di profondità al largo delle coste siciliane), che sarà tra i protagonisti della European Week of Regions and Cities in programma a Bruxelles dal 9 al 12 ottobre prossimi. Idmar è il più grande Laboratorio multidisciplinare per la ricerca scientifica e tecnologica marina d’Europa, cofinanziato dalla Regione Siciliana con l’azione 1.5.1 (potenziamento delle Infrastrutture di ricerca) del Po-Fesr 2014-2020. Idmar ha permesso l’ampliamento e il potenziamento delle principali infrastrutture tecnologiche che permetteranno la gestione e acquisizione dei dati provenienti dal più grande laboratorio sottomarino cablato del Mediterraneo Km3Net (gia inserito nella rete internazionali degli osservatori profondi), posizionato a 3.500 mt di profondità a 100 km ad Est, dalla punta meridionale della Sicilia al largo di Portopalo di Capo Passero. Il rivelatore è già in operazione e ha permesso la rivelazione dei primi segnali provenienti dall’Universo.

Riproduzione riservata ©

loading...

Loading...

Brand connect

Loading...

Newsletter

Notizie e approfondimenti sugli avvenimenti politici, economici e finanziari.

Iscriviti