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La smorfia che inverte il tempo: obiettivo benessere naturale

Stimolando i muscoli degli zigomi e il muscolo risorio, una nuova tecnica antiage promette di contrastare il cedimento nella parte centrale del viso.

©Gianni Penati/Condé Nast/REX/Shutterstock

4' di lettura

Emface è un trattamento antiage per il viso radicale e non invasivo che combina, per la prima volta, radiofrequenze ed elettrostimolazione (HIFES, high intensity facial electromagnetic stimulation), e dichiara di ridurre le rughe del 36,8 per cento e di aumentare la densità muscolare. È indolore, non richiede tempi di recupero e si effettua in sedute di 20 minuti ciascuna. Io ho deciso di provarlo appena è arrivato nel Regno Unito: per scegliere di farlo mi ci è voluto meno tempo di quanto ne abbiate impiegato voi a leggere questo paragrafo. Lanciato lo scorso settembre da BTL, l'azienda cecoslovacca di Emsculpt ed Emtone, è un dispositivo che al momento è proposto da alcune cliniche in Italia e nel Regno Unito, per esempio a Londra dalla Dr Rita Rakus Clinic, dal dottor Costas Papageorgiou alla The Wellness Clinic, Harrods, e anche dal professor Ali Ghanem nella sua clinica in Upper Wimpole Street. Il professor Ghanem, che è chirurgo plastico, sostiene che Emface rappresenti una vera svolta per chi vuole evitare il bisturi. «La maggior parte dei dispositivi che produce un aumento fibrosi e aderenze», spiega quando gli chiedo perché sceglie di usare un device che un giorno potrebbe rubargli il mestiere. «Questa è una tecnologia straordinaria, che rispetta la struttura della pelle e assicura che non ci siano, appunto, quelle aderenze che potrebbero compromettere il successo di trattamenti futuri». Il dottor Papageorgiou di The Wellness Clinic, che supervisiona il mio trattamento, sostiene che Emface è una svolta per chi vuole arrestare il cedimento dei tessuti del viso. E chi mai non vorrebbe farlo? chiedo io. Stimolando i muscoli degli zigomi e il muscolo risorio, Emface promette di aiutare a contrastare il cedimento nella parte centrale del viso e di risollevare la piega naso-labiale. «È ciò che si chiama un game changer, perché è l'unico dispositivo capace di agire sui muscoli facciali che sorreggono il viso e di rafforzarli», precisa. «È un device in grado di agire su molteplici elementi anatomici, come il derma profondo e i legamenti del volto, strati che un decennio fa venivano affrontati solo per via chirurgica. Negli anni a venire possiamo aspettarci ulteriori tecnologie che alla fine renderanno il bisturi superato». Chiariamo: io non credo nei miracoli. Però, come ogni donna che si avvicina ai 50, mi concedo lo struggimento della speranza. Emface, che potrebbe puntellare il muscolo della mia fronte che sta cedendo in fretta – e agire come una sorta di mini lifting degli occhi –, è troppo irresistibile per essere rifiutato. In clinica mi viene fissato un cosiddetto “grounding pad”, una specie di cuscinetto freddo, sui reni; poi me ne vengono attaccati con cura sul viso altri più piccoli (uno sulla fronte, due che coprono l'area tra le orecchie e il naso). Ogni trattamento richiede un nuovo set di adesivi monouso, cosa che forse spiega in parte il costo del trattamento, 3.600 sterline per un totale di quattro sedute. Una volta acceso, la temperatura della radiofrequenza raggiunge velocemente i 40-42 gradi centigradi. Il calore è accompagnato dai primi formicolii dovuti alla stimolazione dei muscoli ad alta intensità, che aumenta fino a 250 impulsi al secondo e provoca discrete vibrazioni-contrazioni. Non è doloroso, ma neppure piacevole: lo sento anche sulle gengive, come una strana fitta metallica. Intanto il mio viso viene stiracchiato in tutte le direzioni: la fronte tirata fino all'attaccatura dei capelli, la bocca allargata in un ghigno alla Joker. E quando mi guardo allo specchio, sono sorpresa dal fatto che ogni stimolazione provochi in realtà soltanto una piccola smorfia-sorrisetto. Rosie, l'assistente del dottore, è molto divertita dalle mie smorfie: il mio viso è più elastico di quello di altri clienti che lei ha seguito (per inciso, per chi se lo stesse chiedendo, preciso che il dottor Papageorgiou mi ha assicurato che, poiché Emface non è mirato ai muscoli dove viene iniettato il Botox, la maggior parte dei pazienti che lo ha fatto avrà comunque risultati con questo dispositivo). Dopo, la mia pelle è calda e ha un colorito roseo deciso, come se fossi appena stata in palestra. I muscoli delle guance sono indolenziti, come se avessi masticato un grande chewing gum. Sebbene non sia necessario del tempo di recupero, mi consigliano di non fare esercizio fisico e bagni caldi per le 12 ore successive. Con i primi due trattamenti non noto un cambiamento significativo. Dopo la terza seduta, invece, si vede un deciso miglioramento del tono. Il dottor Papageorgiou sostiene che ci vorranno 90 giorni per vedere l'effetto completo e raccomanda di fare Emface una volta all'anno, insieme ad altri trattamenti, come quello per le macchie dell'età. Io ho un aspetto più “sveglio” (sarà l'effetto lifting agli occhi?) e le rughe sulla fronte sono decisamente attenuate. Non mi sarò tolta degli anni, ma appaio più fresca e meno grigia. Spenderei questa somma per un'altra serie di trattamenti? Vorrei riconsiderare il tema tra sei mesi. Il fatto è che con i trattamenti preventivi non saprai mai come saresti stata se non li avessi fatti. È iniziata la seconda settimana dalla mia ultima seduta, e per adesso posso dichiarare che la mia pelle si sente molto bene. Se non altro, Emface ha risollevato la fiducia in me stessa, almeno quanto mi ha letteralmente risollevato la pelle.

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