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La soletta smart che misura il sovraccarico

Innovazione

di Michelangelo Bonessa

2' di lettura

In tre anni sono passati dall’idea al progetto compiuto. Ntr Biosensors è una società che ha sviluppato la soluzione Orme a supporto di pazienti in fase di riabilitazione dopo un infortunio agli arti inferiori: nata nel 2019, nel 2022 è diventata una piccola impresa innovativa in grado di suscitare l’interesse di organizzazioni di prestigio come il dipartimento di Ortopedia dell’ospedale San Gerardo di Monza.

Un passo indietro: nel 2019 Andrea Introzzi, uno dei fondatori, ha subìto un brutto incidente sugli sci che ha portato alla rottura del piatto tibiale. Per riprendersi ha dovuto affrontare un lungo percorso di riabilitazione durante il quale ha scoperto il problema del sovraccarico degli arti operati: i dati mostrano una importante recidiva in questo genere di interventi che arriva a punte del 30%. Visto che per questo tipo di operazioni i rimborsi previsti dal sistema sanitario nazionale sono di circa 6mila euro, è emerso che se si potesse evitare anche solo la metà delle seconde operazioni, la sanità pubblica risparmierebbe circa 120 milioni all’anno.

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Ecco, dunque, la decisione di elaborare una soluzione ad alta tecnologia. Una plantare in grado di misurare in tempo reale il carico sulla gamba operata durante la camminata e una app per smartphone ad esso collegata. Ntr Biosensors da progetto diventa una Start Up Innovativa nel 2020. Entro il 2021 è stato prodotto il primo prototipo funzionale e l’anno successivo è partita anche un pre accordo di collaborazione strutturata con l’ospedale San Gerardo di Monza, l’ipotesi attuale è di sviluppare uno studio di ricerca su 100 pazienti operati agli arti inferiori. Allo stesso tempo il team sta lavorando anche con il team di Ricerca della Clinica Igea (ex Clinica Dezza del Policlinico di Milano) per una possibile adozione del sistema Orme in ambito neurologico per diagnosticare disturbi legati alla perdita di equilibrio e di coordinamento motorio. Ma non sono i soli campi in cui Ntr Biosensors sperimentando le possibili applicazioni: sono in corso accordi per provarlo in ambito sportivo, in particolare per il golf e il rugby.

Uno dei vantaggi della soletta è che può essere venduta direttamente al paziente, mentre l’app può essere gestita dal medico curante.

La corsa di Ntr Biosensors non è finita: i soci fondatori hanno già raccolto 55mila euro per continuare lo sviluppo dell’azienda, ma si pongono obiettivi molto più ambiziosi. Introzzi e i suoi soci hanno qualificato il progetto per essere inserito per una campagna di raccolta fondi sulla piattaforma di Crowdfunding BackToWork24. «La soletta, l’elettronica e la App sono state sviluppate in base alle nostre idee e del nostro progetto, oggi siamo pronti alla sperimentazione clinica – spiega Introzzi – . Stiamo anche continuando la ricerca di sensori per possibili nuove applicazioni e stringendo accordi con importanti centri scientifici ed universitari. Gli elementi fondamentali della nostra strategia di crescita – conclude Introzzi - sono: il lancio della campagna di Crowdfunding sulla piattaforma BackToWork24 e la collaborazione con l’Università Bicocca in particolare con BiUni Crowd (iniziativa a sostegno delle idee innovative)».

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