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Il piano si chiama La Spezia Green Hydrogen, è stato messo a punto da Enel e contempla la progettazione, la costruzione e la gestione di un impianto di elettrolisi da 2 megawatt per la produzione di idrogeno verde, che verrà distribuito ad alcune utenze finali industriali, con l’obiettivo di accelerare i loro rispettivi percorsi di decarbonizzazione. Si tratta di un progetto unico, al momento, in Liguria.
L’elettrolizzatore sarà alimentato da energia elettrica rinnovabile, che sarà fornita da due nuovi impianti di generazione di energia rinnovabile: uno, fotovoltaico, localizzato all’interno delle aree della centrale Eugenio Montale della Spezia e un secondo, da sviluppare nella stessa area di mercato, che sarà connesso tramite ppa (power purchase agreement, ndr) virtuale.
Gli impianti fotovoltaico e a idrogeno che saranno sviluppati all’interno della centrale della Spezia, peraltro, consentiranno di recuperare e riqualificare circa 50mila metri cubi di aree attualmente in disuso o dismesse.
Emergono , dunque, per la prima volta, dettagli del piano al centro del bando su fondi Pnrr lanciato nel febbraio scorso dalla Regione Liguria e aggiudicato (per la maggior parte della disponibilità) a Enel in aprile. Il progetto dell’azienda, valutato col punteggio più alto dalla commissione regionale, ha saturato, quasi per intero, i 14 milioni di euro previsti dalla misura.
Enel, in effetti si è aggiudicata 13,72 milioni del totale a gara (mentre i restanti 280mila sono andati a un progetto di Autotrasporti Pensiero). Il piano, come si è visto, prevede lo sviluppo e la costruzione di un impianto di elettrolisi in un’area industriale parzialmente dismessa della centrale Eugenio Montale. In particolare, il progetto mette sul piatto una produzione di circa 134 tonnellate annue di idrogeno e un consumo di circa 7,7 gigawattora di energia rinnovabile asservita.
La gara che Enel si è assicurata sul territorio spezzino fa parte di una recente tranche di bandi che l’azienda ha aggiunto al suo carniere (la società, infatti, ne ha vinti, relativi al Pnrr, per quasi 4 miliardi di euro complessivi). Gli ultimi tre, per 38 milioni in totale, sono stati aggiudicati a fine marzo e riguardano tutti la produzione di idrogeno verde da energia rinnovabile in aree industriali dismesse: in Puglia, Calabria e Liguria. Tutte zone in cui c’erano vecchie centrali fossili che saranno sostituite da impianti di generazione di elettricità da fonti rinnovabili.
Le gare vinte da Enel riguardano in prevalenza la missione Rivoluzione verde e transizione ecologica del Pnrr e la fetta più grande, quasi 3,5 miliardi, è andata alle reti di distribuzione, in ottica smart grid.
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