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La startup Helios promette il sole in una scatola: fusione nucleare nel 2028

Microsoft compra in anticipo i primi 50 megawatt che saranno prodotti dall’azienda di Everett (Washington) con la rivoluzionaria fusione nucleare

di Elena Comelli

Turchia inaugura il primo impianto nucleare (costruito dai russi)

3' di lettura

È una corsa contro il tempo. Fin dagli anni Cinquanta i fisici puntano a mettere il Sole in scatola per produrre energia con la fusione nucleare anche sulla Terra, ma ora c’è una prima promessa concreta. La startup americana Helion Energy si è impegnata a produrre elettricità dalla fusione a livello commerciale a partire dal 2028 e Microsoft si è già assicurata i primi 50 megawatt, con un classico “power purchase agreement”, un contratto di acquisto che include una penale in caso di mancata fornitura, di cui non sono stati resi noti i dettagli.

Microsoft prenota 50 megawatt

«Cinquanta megawatt è un primo passo importante verso la fusione su scala commerciale e questa prima entrata ci darà la possibilità di costruire nuove centrali elettriche e di diffondere l’energia della fusione sia negli Stati Uniti che a livello internazionale il più velocemente possibile», ha detto David Kirtley, fondatore e Ceo della società, basata nello Stato di Washington. Contratti di questo tipo sono molto comuni nel mondo delle fonti rinnovabili, dove un impianto solare può già vendere anni di produzione prima ancora di essere costruito, ma non erano mai stati conclusi per un impianto così innovativo come un reattore per la fusione.

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Brad Smith, presidente di Microsoft, ha dichiarato che il lavoro di Helion Energy «sostiene i nostri obiettivi di decarbonizzazione e farà avanzare sul mercato un metodo nuovo ed efficiente per immettere rapidamente in rete più energia pulita». Microsoft ha l’obiettivo di diventare CO2-negativa entro il 2030.

La corsa alla fusione nucleare

Helion Energy è agli avamposti di una coorte di una trentina di startup in gara per arrivare prime alla fusione nucleare, che un giorno potrebbe aiutare il mondo a ridurre drasticamente le emissioni di gas serra del settore energetico. La fusione è il modo in cui il Sole, che è composto principalmente da idrogeno, produce energia. A differenza della fissione nucleare, la fusione non genera scorie di lungo periodo, come quelle delle centrali nucleari attuali, che restano radioattive anche per migliaia di anni. Ecco perché i sostenitori della fusione la descrivono come il Sacro Graal dell’energia: una tecnologia che potrebbe teoricamente fornire elettricità quasi illimitata, a zero emissioni di carbonio e zero scorie.

Come funziona la fusione nucleare

La forza di gravità schiacciante al centro del Sole riesce a fondere gli atomi in quello che è noto come plasma, un gas caricato elettricamente in cui le particelle subatomiche possono muoversi liberamente. Senza l’estrema gravità del nucleo solare, la creazione del plasma sulla Terra richiede temperature molto più elevate di quelle presenti nel Sole, di almeno 150 milioni di gradi Celsius. Il processo viene innescato sparando particelle ad alta energia nel reattore e fulminandole con onde laser ad alta frequenza. Gli atomi di due isotopi di idrogeno vengono così schiacciati insieme, per superare la forza che normalmente respinge due nuclei atomici. Quando i due nuclei collidono, si fondono per formare un nucleo di elio, rilasciando i neutroni, che vengono catturati per produrre energia.

Il processo dev'essere contenuto con una forte pressione esterna, attraverso potenti magneti. Finora, le reazioni di fusione terrestre sono state brevissime e hanno assorbito più energia di quanta ne abbiano rilasciata, ma le startup in gara hanno raccolto 5 miliardi di dollari in finanziamenti privati nel tentativo di ottenere un guadagno netto di energia.

La raccolta fondi

Helion ha raccolto oltre 570 milioni di dollari di capitale privato, inclusi 375 milioni di dollari dal Ceo di OpenAI Sam Altman. Con questi finanziamenti ha costruito Polaris, un acceleratore al plasma di settima generazione che dovrebbe entrare in funzione il prossimo anno e produrre così la prima elettricità. Nel 2021, Helion è stata la prima azienda privata a raggiungere stabilmente i 100 milioni di gradi Celsius e la temperatura ottimale per la fusione è circa il doppio.

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